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GUERRA IN UCRAINAKiev non smentisce il New York Times

19.09.23 - 13:44
La pubblicazione «richiederà un'ulteriore valutazione legale da parte delle autorità investigative», spiega Mykhailo Podolyak
keystone-sda.ch / STF (Evgeniy Maloletka)
Fonte Ats Ans
Kiev non smentisce il New York Times
La pubblicazione «richiederà un'ulteriore valutazione legale da parte delle autorità investigative», spiega Mykhailo Podolyak

KIEV - Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, non smentisce l'inchiesta del New York Times secondo cui il missile al mercato della città di Kostiantynivka sarebbe partito per errore dall'esercito di Kiev.

Su Telegram Podolyak ha scritto che «la pubblicazione di articoli sui media stranieri che mettono in dubbio il coinvolgimento della Russia nell'attacco a Kostyantynivka ha portato alla crescita di teorie cospirative, e quindi richiederà un'ulteriore valutazione legale da parte delle autorità investigative».

Questo, ha specificato il consigliere ucraino, «come in migliaia di altri casi di attacchi russi al nostro Paese nell'ambito di una guerra non provocata». Podolyak precisa che le forze dell'ordine, normalmente, «conducono un'indagine approfondita e dettagliata su ogni incidente come parte della registrazione e della documentazione dei crimini di guerra russi».

Infine, il consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha sottolineato che «non dobbiamo dimenticare che è stata la Russia a lanciare l'invasione dell'Ucraina, ed è la Russia a essere responsabile di aver portato la guerra nel nostro Paese» oltre al fatto che «è la Russia che lancia regolarmente massicci attacchi con missili, bombe e droni contro infrastrutture e civili».

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COMMENTI
 

dipi 7 mesi fa su tio
In pratica ha detto tutto e non ha detto niente... :D

SelT 7 mesi fa su tio
Propaganda, nazionalismo e religione sono usati per motivare, convincere che è lecito e doveroso andare in guerra, distruggere, rubare e uccidere. Pur di dimostrare di essere dalla parte della ragione i governi ne sparano e fanno delle grosse! Leggere un po’ di storia recente dell’Ucraina per capire che già linguisticamente e culturalmente è un paese diviso in due (ovest lingua Ukraina - est lingua Russa), viene da pensare ma chi ha aggradito chi? Forse un governo fantoccio imposto grazie a un golpe filo-occidentale che ha emesso leggi anti cultura/lingua russa? È già che c’erano un po’ di pogrom? Oppure un dittatore che da solo ha imposto tutta una nazione a invadere una nazione ‘cugina’? E che già c’erano anche loro un po’ di sterminio e distruzione? Lo zar neanche può dichiarare guerra, poverino, per paura che sia la terza mondiale! I vincitori scrivono la storia, no non è più così, oggi con la possibilità dell’olocausto nucleare: non c’è più storia ne vinti né vincitori e neanche più colpevoli. Il colmo della politica estera Americana: referendum delle regioni separatiste Ucraine: rifiutati perché violano i trattati internazionali territoriali, Taiwan che non vuole tornare a far parte della Cina, accettato anche se in violazione dei trattati internazionali territoriali. Paradossale come politica estera. Ricordo che in Afganistan hanno tradito tanti ideali e speranze. Oggi Americani e NATO più che mai disposti a fregarsene gli equilibri mondiali pur di distruggere quello che resta del ‘mostro comunista’ e mi raccomando ‘gli affari sono affari’. Un esempio di propaganda, quando si parla genocidio cosa vine in mente? E si,,proprio quello lì, insegnato a scuola! Pensarci bene e solo un esempio visto che genocidio è lo sterminio di un popolo verso un’altro popolo di culture o etnie diverse. Non è un esclusiva. Di genocidi nella storia ce ne sono molti e ce ne sono ancora in atto! Qui su Tio ho visto una foto di un americano sorridente che annunciava il prossimo ‘pacchetto’ di aiuti in armamenti. Ma davvero tutti contenti, felici e convinti?

falco8 7 mesi fa su tio
Poche ore dopo l'episodio orchestrato dal regime di Kiev, circolavano filmati, ed era chiaro per tutti quelli che volevano vedere che qualcosa non quadrava, quindi anche per il NYT. sulle foto si vedeva l'esp losione a forma di ciambella nera con un nucleo di fuo co, tipico dell'AGM-88 HARM americano, inoltre sui video si vedeva a pochi secondi prima dell'impatto la gente guardare in alto ma dalla parte opposta, probabilmente nel cielo c'erano dei caccia ukraini o elicotteri ed uno di loro ha lanciato il mis sile sul mercato su ordine di Zel, é il loro modus operandi, donne e bambini sa ¦cri¦fi¦ca ti per incolpare gli altri il giorno stesso della visita di Blinken e chiedere così ancora più sistemi di difesa missilistica.

Mat78 7 mesi fa su tio
Risposta a falco8
"Su ordine di Zel..."...complimenti, dove l'hai letto su telegram? Il fuoco amico purtroppo fa parte della guerra. Fosse successo ai russi non avrebbero manco ammesso l'errore, quindi per piacere...basta spandere m...senza alcun fondamento.

Roggino 7 mesi fa su tio
Risposta a falco8
Sei libero di credere a quello che vuoi, ma se queste sono le prove che porti… 😂😂😂 Riconosci anche che salsicce stanno cuocendo sul grill in base alla forma ed al colore del fumo? 😂😂😂

falco8 7 mesi fa su tio
Risposta a Mat78
fuoco amico? come no, ad oltre 30 km prima del fronte russo in una località fin'ora risparmiata viene lanciato un missile terra-aria proprio sul mercato in piazza, il tutto sincronizzato con l'arrivo di Blinken e dopo pochi minuti post su X del regime, ulteriore propaganda al vitriolo come per la diga esplosa, e per 2 giorni é stato l'isterismo su gran parte dei media EU e tra i suoi politici; l'obiettivo é raggiunto e su questo sono imbattibili. ma i russi almeno quando fanno saltare in aria un locale sono precisi e all'interno c'é sempre un obiettivo militare degno di ricevere uno o due missili Kalibr da 1milione. per il regime di Kiev é tutto un business ed il boss ora presidente a vita da neanche milionario é diventato miliardario in pochissimo tempo.

T-34 7 mesi fa su tio
Che simpatici gli u c r o n a z i, che bella gente! Prima tirano il sasso, poi nascondono la mano. Non contenti si affrettano ad incolpare gli altri e si mettono pure a fare le vittime, tanto per celebrare all'estremo la loro ipocrisia congenita. E' l'ennesima volta che ci provano, nel tentativo di coinvolgere tutti quanti in una nuova guerra mondiale. E' l'ormai famoso Zelensky-style, tipico atteggiamento da stato canaglia. Poi, una volta presi con le mani nella marmellata, si sforzano di fare buon viso a cattivo gioco e a denti stretti si vedono costretti a fare un passo indietro, senza però perdere l'arroganza di additare la Russia come responsabile ultima delle loro malefatte. Se non fossero stati smascherati da indagini indipendenti, sarebbero ancora lì a depistare e a ghignarsela alla grande, alla faccia dei creduloni occidentali e nel compiacimento dei relativi media di disinformazione corrotti che, all'occasione, si sperticano con articoli tendenziosi montati ad arte, smaniosi di reggere il gioco perverso del criminale cocainomane di Kiev. Non escluderei che il missile sul mercato l'abbiano tirato di proposito applicando lo schema del terrorismo al contrario, così da fare passare i russi per i soliti cattivoni assetati di sangue e pervenire alla tango agognata escalation senza punto di ritorno. Ecco un altro esempio di "valori" condivisi con le democrazie occidentali. Meno male che Zelensky (colui che ha eliminato tutti i partiti d'opposizione, chiuso tre reti televisive all'insegna della pluralità dell'informazione, varato la nuova legge sui media in stile Pinochet, ecc., ecc., ecc.,) ha appena ribadito che quella per l'Ucraina banderiana è una lotta per la democrazia e per la libertà.

Mat78 7 mesi fa su tio
Risposta a T-34
Fai proprio pena, fatti aiutare.

pori_num 7 mesi fa su tio
Risposta a T-34
Il fuoco amico in guerra purtroppo può capitare e forse, prima di determinare le effettive cause tramite indagini, si ipotizza la causa più probabile. Non è necessario il terrorismo al contrario, in quanto la Russia è chiaramente responsabile di aver avviato una guerra di aggressione e invasione e quindi non sono necessari sotterfugi per dimostrarlo. Se non avessero avviato la guerra non ci sarebbe fuoco amico, non ci sarebbero incidenti, non ci sarebbero nemmeno sotterfugi o espedienti per dispensare colpe a destra e sinistra. Basta con questa disinformazione per distrarre dalle vere responsabilità di tutto questo scempio.

T-34 7 mesi fa su tio
Risposta a pori_num
pori_num: se l'occidente democratico e difensore della libertà, nonchè del diritto all'autodeterminazione dei popoli (v. sdoganamento immediato senza sì e senza ma della cosiddetta "secessione" del Kosovo, tanto per dirne una...) non avesse avallato con tanto compiacimento il colpo di stato del 2014 ai danni del presidente ucraino democraticamente eletto ad opera di una cosca di nazistelli a vocazione cleptocratica messi lì dalla CIA e compagnia bella in funzione anti-russa, adesso non dovreste scomodarvi ogni tre per due nel dare la colpa alla Russia anche per ogni subdolo crimine reiterato dal regime dittatoriale di Kiev. La dinamica (e, guardacaso anche il mandante) è identica a quella del golpe cileno del 1971, ma per uno strano motivo di opportunismo il colpo di stato di piazza Maidan ve lo raccontate come un evento democratico. Poi la storiella del fuoco amico lascio che siate voi a trastullarvela, personalmente non mi convince che per una fatalità viene colpito con accuratezza millimetrica un mercato proprio nell'ora di punta, e casualmente nell'istante in cui arriva il solito funzionario-Nato ad elargire elemosine in termini di armamenti. Se non sbaglio è la vostra propaganda che dipinge i soldati ucraini come i più abili e competenti al mondo; sono in grado di colpire un piccione con una fionda a 10 km di distanza o giù di lì... Pare logico che "per sbaglio" indirizzano un missile di alta precisione ad una quarantina di Km dall'obiettivo militare nemico più vicino? Sarei anche tentato di convincervi che babbo natale non esiste, ma per questa volta lasciamo perdere, non vorrei traumatizzarvi troppo.

pori_num 7 mesi fa su tio
Risposta a T-34
Boh! A me questa narrativa del colpo di stato del 2014 provocato da Occidente e CIA non convince. Mi ricordo meglio, sempre nel 2014, l’invasione della Crimea, rubata sempre dalla Russia. Poi il tutto detto da qualcuno che si rivolge con “voi”, come dell’occidente non facesse parte, mi convince ancora meno!

T-34 7 mesi fa su tio
Risposta a pori_num
pori_num: Purtroppo riguardo al suo problema di memoria selettiva non posso aiutarla, si dice che la storia proceda in sequenza lineare ma non pretendo che tutti abbiano consapevolezza di questa evidenza. Se le fa piacere diciamo pure tutti in coro, all'unisono, che Porosenko è stato eletto democraticamente dagli abitanti russofoni del Donbass unitamente ai membri del Battaglione Azov, che si sono recati alle "urne" a braccetto scambiandosi amorevoli effusioni inneggiando alla ritrovata pace sociale. E aggiungiamo che Yanukovic se ne è andato spontaneamente così per sport, schifato dal fatto di essere stato eletto in seguito ad una regolare consultazione popolare. Senza dimenticarci che l'annessione della Crimea è avvenuta dopo il colpo di stato democratico del 2014, e che chi ritiene che la cosa sia una conseguenza dei fatti di piazza Maidan è in torto marcio. Così va meglio? Quanto al "voi" non mi riferisco a parametri geografici, intendo voi che saggiamente avete accolto la verità dei media Nato senza esitazione e senza porvi nessuna domanda - il che è cosa buona e giusta - e quindi siete nella ragione. Io non faccio parte di voi perchè ho arbitrariamente incluso il divenire storico all'interno di un arco temporale antecedente il 2022, ed ammetto che è un grave errore. Per quello leggo i vostri commenti rivelatori, lo faccio a mo' di redenzione e piano piano sto imparando anch'io che la guerra in Ucraina è cominciata improvvisamente senza una vera ragione, solo perchè Putin un giorno si è alzato col piede sbagliato e non aveva nessuno di più prossimo degli ucraini su cui sfogare la propria frustrazione, quindi se l'è presa coi santarellini dell'Azov, assurti ad innocenti capri espiatori di giornata.

pori_num 7 mesi fa su tio
Risposta a T-34
Qualche domanda me la faccio, proprio perché non sono in grado di documentarmi in modo oggettivo e completo e quindi la mia è solo un’opinione personale e non ho la presunzione che sia la verità assoluta. La mia idea me la sono fatta su quanto credo sia probabile o meno e quindi ci sono posizioni che mi convincono e altre meno. Non mi convince per esempio cosa giustificherebbe USA e Occidente a voler provocare una guerra alle porte dell’Europa per indebolire una Russia già “debole”, quando un’eventuale minaccia molto più consistente per l’egemonia occidentale (commerciale) la vedrei più che altro dalla Cina. E non riesco a capire come una nazione democratica, civile e giusta verso i propri cittadini, per quanto si senta minacciata, possa decidere che l’unica soluzione sia invaderne un’altra e impossessarsi dei suoi territori!

T-34 7 mesi fa su tio
Risposta a pori_num
pori_num: comprendo il tuo pensiero, l'hai esposto in modo chiaro e lineare. Io ho un'altra rappresentazione mentale in merito alla faccenda, ma posso sbagliarmi ovviamente. Grazie per l'interessante scambio di opinioni e alla prossima... Buona serata.

T-34 7 mesi fa su tio
Risposta a T-34
Pori_num: scusa se intervengo nuovamente, ma mi è venuta in mente una cosa dopo aver letto il tuo ultimo post. Giustamente ti domandi perchè gli oligarchi Nato scambiano la Russia per l'avversario principale, quando c'è la Cina che ha tutte le caratteristiche per essere considerata un avversario economico di maggiore valenza. Ovviamente l'occidente smania di indebolire la Cina che rappresenta il principale incomodo per quanto attiene al mercato dei beni su scala mondiale e piazza investimenti a destra e a manca sottraendo mercati che fanno gola all'imperialismo vecchio stampo, vedi per esempio il caso africano. Non a caso Biden e Co. speculano alla grande sulle prospettive che il caso Taiwan è suscettibile di offrire, e fanno di tutto per esasperare le relazioni fra i due stati. Ma l'occidente, a sua volta, è diviso in due fazioni. Gli americani questa cosa l'hanno ben chiara; gli europei invece, come dei polli, devono ancora accorgersi che gli USA stanno conducendo una guerra economica anche - e per il momento soprattutto - contro l'Europa. E come perfetti beoti gli eurpoei si stanno facendo strumentalizzare alla grande dagli "alleati" di oltre oceano, smaniosi - questi ultimi - di rigirarci quanto prima il pugnale nella schiena. Ma veniamo al dunque: per quanto attiene al mercato energetico, la Russia - molto più che la Cina - prima della guerra aveva un ruolo centrale per quanto attiene allo sviluppo e alla tenuta economica entro lo scacchiere dell'Eurozona e dei paesi limitrofi situati subito ad est. Le forniture energetiche della Russia all'Europa garantivano una discreta competitività dell'Eurozona (trascinata dalla "locomotiva" Germania, che trainava il resto del continente grazie alle forniture energetiche a basso costo costituite in primis dal gas russo, vedi Nordstream per esempio). Per spezzare questo sconveniente sodalizio, che andava a vantaggio di Europa e Russia allo stesso tempo, l'America ha pensato bene di applicare il principio "dividi e impera": mandare l'Europa in recessione e allo stesso tempo tentare di mandare la Russia in rovina. L'occasione di mettere in ginocchio due macrozone concorrenti, prendendo due piccioni con una fava. Una guerra continentale contro la Russia rappresentava l'occasione perfetta: nel migliore dei casi avrebbe portato al collasso il regime dittatoriale di Putin e dissanguato l'Europa, che grazie alle sanzioni boomerang e alla rottura dei rapporti commerciali con la Russia, si sarebbe ritrovata in recessione, in condizioni disperate di iperinflazione, e privata dei rifornimenti energetici a basso costo, perdendo così quel margine di competitività che tanto dava fastidio agli USA (oltre al vantaggio aggiuntivo, per gli amici USA, di sostituirsi alla Russia quale principale fornitore energetico, rifilandoci il proprio gas al triplo del prezzo precedente, conquistandosi così un nuovo lucroso mercato). Per arrivare a tanto bisognava spingere la Russia in guerra, e l'Ucraina rappresentava lo strumento perfetto. Oltretutto, contrariamente ai paesi confinanti, l'Ucraina non fa parte della Nato, e quindi un conflitto con la Russia non avrebbe implicato il coinvolgimento diretto degli USA in ossequio all'art. 5 del Trattato atlantico, col rischio di rimanerci impantanati. Solo l'Ucraina, a livello geopolitico, garantiva le condizioni per un comoda e relativamente distaccata guerra per procura. Questo ci fa capire che la lezione dell'Afghanistan, per lo meno, gli USA l'hanno imparata. E così è stato. Gli anglosassoni hanno trasformato l'Ucraina da paese amico a paese ostile alla Russia cominciando col determinare il colpo di stato di piazza Maidan nel 2014, mandando al potere il più classico dei governi fantoccio. E' quello che hanno fatto per mezzo secolo in America Latina, quindi non si può dire che in questo mancassero di abilità. Guarda caso, l'identikit del perfetto governo fantoccio USA - oggi come nel secolo scorso - è un'impresentabile cricca improvvisata di estrema destra...

T-34 7 mesi fa su tio
Risposta a T-34
... con chiara vocazione fascistoide-dittatoriale dedita all'arricchimento personale, poco importa se a costo della svendita delle risorse del proprio paese. Black Rock e Monsanto, tanto per citarne due, te lo possono confermare. In men che non si dica i nostri simpatici alleati hanno militarizzato l'Ucraina all'inverosimile con armamenti Nato ed aizzato il governo ucraino contro la Russia per il tramite di provocazioni - che per una superpotenza sono semplicementi intollerabili - consapevoli che, provocazione dopo provocazione, ad un certo punto Putin - sentendosi seriamente minacciato - avrebbe scatenato una guerra preventiva. Una guerra suicida, secondo le loro rosee aspettative. Il non rispetto degli accordi di Minsk e la dichiarazione di adesione alla Nato, con l'eventualità certa di missili al confine puntati su Mosca, erano parte integrante del copione stabilito da Washington. Anche le reiterate vessazioni nei confronti delle popolazioni russofone del Donbass facevano parte di questa strategia della tensione. La regia è stata affinata come di consueto da Victoria Nuland, l'"ispiratrice" delle cosiddette rivoluzioni colorate e non propriamente spontanee pilotate dall'esterno nei paesi non allineati agli interessi USA, ma per chi si informa su Tio questo nome non suggerirà granchè. Come volevasi dimostrare, alla fine la tanto agognata guerra su suolo europeo gli USA l'hanno ottenuta. Come hanno ottenuto tutti i vantaggi che si erano prefissati di ottenere alla faccia nostra e del popolo ucraino; l'unico obiettivo mancato per loro è stata la sconfitta della Russia. Ma nel complesso è comunque stata una mossa vantaggiosa; gli unici a farne le spese per il momento sono stati l'Europa e l'Ucraina stessa. Alla faccia dei valori comuni democratici condivisi, aggiungerei. Questa sarebbe la mia risposta alla tua domanda "cosa giustificherebbe USA e Occidente a voler provocare una guerra alle porte dell’Europa per indebolire una Russia già “debole”, quando un’eventuale minaccia molto più consistente per l’egemonia occidentale (commerciale) la vedrei più che altro dalla Cina". Chiaramente, ammesso che alla fine rimanga ancora qualcosa dell'Ucraina, gli appalti per la ricostruzione sono appannaggio delle multinazionali americane, of course! Quindi, nel citare USA e occidente come fossero qualcosa di monolitico, prima di abbozzare un discorso farei un doveroso distinguo: solo noi europei pensiamo che siano la stessa cosa e che gli interessi siano in comune. Chiaramente, come ho già scritto un anno fa avendone praticamente la certezza, quando la Russia sarà in procinto di appioppare il colpo di grazia all'Ucraina, gli USA si accontenteranno degli enormi vantaggi già ottenuti e si defileranno allegramente abbandonando i cari alleati in braghe di tela, nel caos e nella disperazione più totale. Esattamente come successo in Afghanistan, casualmente.

pori_num 7 mesi fa su tio
Risposta a T-34
Grazie per la dettagliata esposizione. Su questo punto però mi sono sempre chiesto, perché Putin ha trovato conveniente scatenare la guerra, quando aveva già in mano ottimi elementi per contrastare i tentativi di egemonia USA: il rifornimento di materie prime a prezzi vantaggiosi (il gas su tutti) era un ottimo elemento per rinforzare sempre di più i rapporti tra Russia ed Europa, e pian piano altri elementi sarebbero potuti nascere. Per i dissensi in donbass avrebbe potuto insistere a puntare il dito verso gli USA cercando di dimostrare di aver ragione verso la comunità internazionale, senza promuovere nessun tipo di aggressione. In questo modo sarebbe stato molto difficile convincere l’Europa a mettersi contro la Russia e, anche se lentamente, avrebbe contribuito a screditare la politica estera americana. Mi sono chiesto, nel caso lo scenario fosse stato davvero questo: ma possibile che uno statista come Putin sia caduto così ingenuamente in una tale trappola? Oppure lo scenario non è così e la propaganda che distorce la realtà arriva dall’altra parte? Magari poi la verità starà nel mezzo! Affaire à suivre! Grazie comunque per l’interessante scambio. Messo così, con posizioni anche nette e convinte, nonostante siano opposte, sono comunque possibiliste concedendo il beneficio del dubbio e risulta quindi costruttivo. 😊

T-34 7 mesi fa su tio
Risposta a pori_num
Caro pori_numm, è con piacere che aggiungo due cosette dopo aver letto il suo post. Dapprima una premessa: non ho nessun contatto con la propaganda russa che, da quel che ho sentito, opera principalmente su certi social tipo telegram o twitter. Io non sono iscritto nè all'uno nè all'altro e non ho neanche mai aperto una volta le relative pagine. E non sono nemmeno iscritto a facebook. La situazione che ho descritto è la sintesi di una variegata serie di informazioni assunte in modo indipendente, provenienti esclusivamente dal fronte occidentale e in buona parte dagli USA. In particolare dal colonnello Douglas Mc Gregor, ex consigliere del segretario alla Difesa USA (sostenitore a suo tempo della necessità del ritiro delle truppe USA dall'Afghanistan). E' stato comandante di truppe corazzate nel contesto della guerra del Golfo e uno dei pianificatori dei bombardamenti Nato in Jugoslavia. Quindi persona non sospettabile di filo-putinismo. Essendo ora in pensione si dedica alla divulgazione in materia di questioni militari. Altra fonte è Scott Ritter, ex marine USA, ex ispettore delle armi delle Nazioni Unite e analista del Corpo dei Marines durante l'invasione sovietica dell'Afghanistan. Anche lui adesso fa il divulgaore. Aggiungo Jacques Baud, ex colonnello dell'esercito svizzero, analista strategico dei servizi di informazione specializzato in terrorismo. Ha pubblicato un paio di libri sulla guerra in Ucraina. Costoro sono in controtendenza per rapporto al mainstream occidentale che ci racconta che i russi sono rimasti con le pale, che la controffensiva è un successo e che i russi sono demotivati. Avendo a cuore gli interessi occidentali ci mettono in guardia sugli errori suicidari che l'Europa sta commettendo e sui surreali errori strategici e di valutazione della Nato. Posso aggiungere che a grandi linee il quadro esposto è condiviso anche dal prof. Alessandro Orsini e da Marco Travaglio, ma loro non sono ex militari del blocco occidentale ed essendo stati screditati dalla propaganda Nato godono di una considerazione pressoché nulla. Posta questa premessa vorrei ora dedicarmi alle questioni da lei sollevate: perchè Putin è caduto nella trappola della guerra, perchè non ha avuto un approccio diverso relativamente alla questione dei russofoni del Donbass e come mai non ha promosso gli interessi del suo paese sul piano delle forniture energetiche all'Europa. Per prima cosa direi che Putin si è rivolto più volte alla comunità internazionale per denunciare la situazione nel Donbass e il mancato rispetto degli accordi di Minsk. Si è lamentato in modo ricorrente del fatto che gli accordi del 1991 (siglati con l'accondiscendenza di Gorbaciov) conseguenti allo scioglimento dell'Unione sovietica escludevano categoricamente l'allargamento della Nato ai paesi dell'ex blocco sovietico e sono stati disillusi alla grande. Il blocco occidentale a trazione USA ha sistematicamente snobbato i suoi proclami e non ha mai dato seguito alla sua richiesta di intavolare discussioni e trattative in merito. Ha più volte avvertito che se l'occidente avesse perseverato nel fare orecchie da mercante alle sue richieste e rimostranze avrebbe adottato una linea meno accomodante e avrebbe agito per altre vie. I giorni precedenti all'invasione, si è finanche sgolato a tal proposito. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la paventata adesione dell'Ucraina alla Nato. La questione del Donbass è secondaria; più che altro è stata strumentalizzata dallo stesso dittatore per manipolare l'opinione pubblica ed ottenere sostegno interno in merito all'invasione dell'Ucraina. Sia Putin che l'occidente hanno commesso un errore di valutazione. Putin speculava sul fatto che il governo ucraino si sarebbe sgretolato quasi subito a seguito della sua "operazione speciale" e che avrebbe accettato un trattato di pace che implicasse la demilitarizzazione del paese e lo statuto di stato neutrale...

T-34 7 mesi fa su tio
Risposta a T-34
...Credeva che l'occidente si sarebbe disinteressato della faccenda (come nel caso dell'annessione della Crimea nel 2014) e non prevedeva che si formasse una simile coalizione anti-russa a sostegno dell'Ucraina. L'occidente riteneva invece la Russia uno stato più debole di quello che si è rivelato, sia a livello economico, che militare, che di coesione interna. All'inizio sembrava che Putin potesse raggiungere il suo obiettivo senza troppi sforzi, infatti a fine marzo 2022 Russia e Ucraina erano giunti ad un trattato di pace (vertice di Istanbul) che prevedeva da un lato la neutraità dell'Ucraina, e dall'altro i ritiro delle truppe di Mosca dal paese. Il trattato era molto dettagliato e prevedeva che sia la Russia, che gli altri stati occidentali, assumessero il ruolo di garante per quanto attiene alla neutralità ucraina e all'integrità/indipendenza del paese. Appena prima della firma, gli occidentali (Biden e Johnson in particolare) hanno indotto Zelensky a rigettare il trattato, garantendogli che se avesse proseguito la guerra, USA e UE avrebbero sostenuto l'Ucraina senza se e senza ma (sia a livello finanziario che militare) fino alla vittoria. Zelensky si è prestato al gioco nell'illusione di poter così mantenere intatto il suo potere, ed ha deciso di proseguire i combattimenti. A quel momento UE e USA erano convinti che, grazie alla ritrovata unità dell'occidente, il gioco era fatto, e che presto la Russia si sarebbe trovata isolata e senza più risorse. Putin si è trovato spiazzato e non ha avuto altra scelta che proseguire la guerra. Gli sviluppi successivi sono quelli che determinano l'attuale situazione che, per ironia della sorte, vede la Russia in netto vantaggio. L'esercito russo è diventato veppiù competitivo e sofisticato, l'economia russa ha tenuto egregiamente il colpo e la presunta isolazione di Mosca è rimasta solo nei sogni occidentali. Farei notare che i paesi del BRICS messi assieme detengono il 70 % delle risorse mondiali. E che oltre 6 miliardi di persone sul pianeta non vogliono saperne di far parte della coalizione anti russa. Aggiungo che la Russia non ha nessun interesse nell'annettersi l'intera Ucraina e la cosa non è mai stata fra i suoi obiettivi. A Mosca sono consapevoli che la parte occidentale del paese è visceralmente anti-russa e nessuno ha voglia di imporre e soprattutto di mantenere il controllo su un territorio ostile a priori, con la prospettiva di un'occupazione contrastata da una guerriglia permanente. Ne hanno già avuto abbastanza con l'esperienza dell'invasione dell'Afghanistan del 1978. Rispetto alla situazione di fine marzio 2022, quando gli accordi di pace sono stati mandati a monte, la Russia controlla ora una porzione di territorio maggiore e dispone di risorse militari nettamente superiori. Attualmente la strategia di Mosca è di annientare letteralmente l'esercito ucraino (cosa che in buona parte è avvenuta a Bakhmut e si sta verificando nell'ambito della controffensiva, che vede ingenti quantità di uomini e mezzi ucraini inceneriti nella zona grigia che precede la prima linea di difesa russa. Tra l'altro Robotine e Andriivka, che ultimamente vengono citate dalla propaganda occidentale quali decisive conquiste dell'esercito ucraino a dimostrazione del successo della controffensiva, sono a decine di km dalla prima linea di difesa russa)...

T-34 7 mesi fa su tio
Risposta a T-34
... Quando a breve la controffensiva si esaurirà nel completo fallimento ed avrà mandato in fumo il grosso dell'esercito ucraino, vedremo quale sarà la mossa successiva dei russi. Che nel frattempo dispongono di riserve di uomini e di armamenti in abbondanza mentre l'apparato industriale bellico lavora a pieno regime e con un efficienza da fare impalidire l'impianto industriale Nato. L'organizzazione centralizzata e statalizzata delle industrie belliche russe consente una produttività, una coordinazione ed un efficienza che in occidente ci si sogna. Da noi la filiera produttiva è decentralizzata e disomogenea, impostata secondo i principi del libero mercato che presenta vantaggi in tempo di pace, ma che sono un ostacolo in tempi di guerra: per implementare un determinato sistema di armamento bisogna coordinare tutta una miriade di industrie private che fino a ieri non erano predisposte per questo sforzo. Inoltre bisogna convincere i manager privati delle potenziali industire utili a riconvertire in produzione di armamenti interi settori produttivi, il che richiederebbe investimenti enormi senza la garanzia di un ritorno finanziario. Se la guerra finisce fra un mese ed ho investito milioni per produrre decine di obici entro un anno, poi chi me li compra? Gli stati europei che nel frattempo sono entrati in recessione, ai quali non servono più e nel contempo non hanno più i mezzi finanziari necessari per fare fronte alle commesse? Gli unici che hanno interesse affinchè la guerra continui sono gli USA, che vedono così l'Eurozona concorrente dissanguarsi ad oltranza e nel contempo mettono pure in parziale difficoltà la Russia, che è costretta a buttare via risorse strategiche altrimenti utilizzabili in funzione di un sano sviluppo economico e della sua competitività sul mercato mondiale. In poche parole gli USA si dicono: indipendentemente dall'esito, finchè la guerra continua i nostri concorrenti russi ed europei subiscono un danno economico che sicuramente, in un modo o nell'altro, va tutto a nostro vantaggio, poi si vedrà. Concludo aggiungendo che quanto scritto non pretendo che sia la verità, anche se personalmente sarei pronto a scommetterci senza esitazione. Cari saluti.

pori_num 7 mesi fa su tio
Risposta a T-34
Grazie ancora per queste interessanti informazioni, che sicuramente prenderò in considerazione assieme ad altre informazioni per costruirmi un’idea del quadro della situazione. Le posizioni sostenute con argomentazioni sono molto rispettabili, anche se magari opposte alla propria opinione, che sparate aggressive buttate lì senza fondamento. Bello scambio di opinioni. Cari saluti e una buona serata

W.Bernasconi 7 mesi fa su tio
Risposta a Mat78
Mi scusi, nonostante praticamente non mi trovo mai d’accordo con T-34, lei però non può rispondere in modo così maleducato a una persona.

T-34 7 mesi fa su tio
Risposta a Mat78
Mat78: buona idea, ma non so a chi rivolgermi. Mi dai l'indirizzo del team allargato di psichiatri che segue il tuo caso? Ah, magari anche quello del tuo tutore.

T-34 7 mesi fa su tio
Risposta a W.Bernasconi
W.Bernasconi: almeno sul fatto dell'educazione minima sindacale ritengo che ci troviamo d'accordo. Ed è un elemento che secondo me ha più valore rispetto al trovarsi d'accordo in merito all'interpretazione, più o meno soggettiva, dei fatti di cronaca. Il suo garbato modo di porsi, oltremodo pacato e signorile, è un esempio per tutti quanti, me compreso s'intende. Con rinnovata stima le auguro una buona serata.

W.Bernasconi 7 mesi fa su tio
Risposta a T-34
Grazie. È solo che ci rimango male che si arriva a offendere pesantemente le persone per commenti che non sono lineari coi nostri pensieri. Mi sono sentito ferito al posto suo per quel “fai proprio pena, fatti aiutare”. Non dico di fare i bravi ma le persone rispettose questo si. Buona serata anche a lei.

medioman 7 mesi fa su tio
Risposta a W.Bernasconi
Concordo pienamente con quello che ha scritto 👍🏼

s1 7 mesi fa su tio
mmmmiiiii ancora la retorica aggressore aggredito....

W.Bernasconi 7 mesi fa su tio
Buon segno da parte di Kiev!
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