L'iniziativa ha preso il via oggi. Toyota vaccinerà 80'000 persone. Rakuten 60'000.
In tutto sono finora 3'500 le aziende che hanno presentato un piano per la somministrazione dei vaccini anti-Covid presso i propri stabilimenti o uffici.
TOKYO - I giochi olimpici si avvicinano e in Giappone, dove ieri è stato revocato in diverse prefetture lo stato di emergenza, si tenta ora di premere sul pedale del gas della campagna vaccinale anti-Covid. E così da oggi entrano in gioco anche le aziende, che hanno iniziato a somministrare dosi di siero a dipendenti e familiari.
Finora sono circa 3'500 le società che hanno aderito all'iniziativa, per un totale di oltre 13 milioni di persone da vaccinare. A queste società è stato chiesto di presentare un piano di somministrazione per almeno mille persone. L'adesione è aperta anche alle università e alle aziende più piccole, che possono organizzarsi attraverso le proprie associazioni.
Tra le realtà aziendali iscritte, riferisce l'Associated Press, figura ad esempio il colosso automobilistico Toyota, che prevede di vaccinare ben 80'000 persone presso i suoi stabilimenti. L'azienda di commercio online Rakuten ha presentato un piano per somministrare il vaccino anti-Covid a 60'000 persone, tra dipendenti e i loro familiari, mentre Uniqlo ne vaccinerà 18'500.
Le richieste di adesione per prendere parte all'iniziativa resteranno aperte fino al mese di febbraio dell'anno prossimo. E il Giappone spera così di recuperare il terreno perduto negli scorsi mesi, segnato da una campagna vaccinale che è andata assai a rilento. E le cifre lo dimostrano: da febbraio a oggi, nel Paese nipponico è stato completamente immunizzato solo il 6% della popolazione.