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LOCARNOViaggio nei corpi liberi che ballano

10.08.23 - 09:30
Nel pomeriggio di venerdì verrà presentato per la prima volta al pubblico il documentario del Lugano Dance Project, firmato da Elettra Fiumi
Dancing Free - Elettra Fiumi
Viaggio nei corpi liberi che ballano
Nel pomeriggio di venerdì verrà presentato per la prima volta al pubblico il documentario del Lugano Dance Project, firmato da Elettra Fiumi

MURALTO - Ballare liberamente. Un concetto che, in Ticino, trova radici sul Monte Verità e che è stato nuovamente esplorato nell’edizione del festival di danza contemporanea Lugano Dance Project svoltosi dal 25 al 29 maggio scorsi, oggi sfociata in un film: "Dancing Free".

Realizzato dalla regista Elettra Fiumi, il documentario è stato prodotto da Fiumi Studios in coproduzione con Franklin University Switzerland, Manitou Fund e LAC Lugano Arte e Cultura. E verrà presentato per la prima volta al pubblico - nell'ambito del 76a edizione del Locarno Film Festival - al cinema PalaVideo di Muralto questo venerdì alle 15.

In un comunicato diramato dal Lac di Lugano, la cineasta spiega che «realizzare Dancing Free ha significato un invito agli spettatori ad approfondire il loro concetto di utopia». Perché? «La perfezione, piuttosto che essere il passo finale di un viaggio, sta nel processo di creazione. Attraverso questo percorso ci immergiamo tra il nostro immaginario e l’universo pragmatico della sua realizzazione».

Quindi, esattamente come nel suo primo lavoro, Fiumi si è immersa nella visione dei materiali di archivio con cui ha potuto studiare l'evoluzione delle ballerine - la canadese Virginie
Brunelle, l’anglo americana Annie Hanauer e la svizzera Lea Moro - al centro della narrazione.

«Uno scarto temporale che mi ha permesso un affondo magico-realistico nell’immaginario femminile. Nonostante le tre artiste abbiano differenti concetti di utopia e perfezione, ma anche di danza, le tre hanno evoluzioni che rivelano somigliarsi nei loro esiti professionali e personali. Le loro storie, come il loro sguardo sul mondo, si intrecciano partendo dal punto comune del Monte Verità, luogo in cui artisti e intellettuali si riunirono intorno alla figura carismatica del coreografo ungherese Rudolf von Laban, che immaginava una danza libera dalle costrizioni della dottrina tradizionale».

Anche il prossimo anno Lugano Dance Project tornerà sulle rive del Ceresio. Curato da Michel Gagnon, Carmelo Rifici e Lorenzo Conti, il prossimo festival si concentrerà sul binomio corpo e architettura e si svolgerà dal 12 al 16 giugno 2024.

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