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BELLINZONABruschi festeggia: «Riconsegno il disonore al mittente»

17.11.17 - 12:30
Il Consiglio di Stato ha stralciato il ricorso dell’ex municipale in considerazione dell’aggregazione, ma gli ha concesso 500 franchi di ripetibili a carico della Nuova Bellinzona
Bruschi festeggia: «Riconsegno il disonore al mittente»
Il Consiglio di Stato ha stralciato il ricorso dell’ex municipale in considerazione dell’aggregazione, ma gli ha concesso 500 franchi di ripetibili a carico della Nuova Bellinzona

BELLINZONA - Per Flavio Bruschi «la partita è terminata» e il vincitore è lui. È questo il tono del comunicato stampa trasmesso alle redazioni dal suo avvocato Loris Zanini.

Il Consiglio di Stato, con sentenza del 23 agosto 2017, ha stralciato il suo ricorso (con cui contestava la decisione del Municipio di Giubiasco di togliergli la gestione di due dicasteri, ndr.) e ha concesso 500 franchi a titolo di ripetibili che saranno versati a Bruschi dal comune di Bellinzona. L’indennità gli è stata assegnata «in ragione dell’esito del procedimento in ambito provvisionale» (il Presidente del Consiglio di Stato, nel mese di marzo, aveva concesso l’effetto sospensivo richiesto dall'ex municipale) e «tenuto conto, secondo un giudizio di mera verosimiglianza, del probabile esito della lite nel merito del contendere»

Nel suo commento Flavio Bruschi si dice «sollevato» e prova «un senso di rivalsa verso chi in quella circostanza ha usato termini quali il “disonore”», aggettivo che viene «rispedito al mittente». E ribadisce la sua posizione iniziale: «Il provvedimento» del municipio di Giubiasco «è stato un torto e, di fatto, un errore».

L’ex municipale PS di Giubiasco - che si era candidato per la Nuova Bellinzona con la Lega - era accusato, lo ricordiamo, di avere violato gli obblighi istituzionali contravvenendo all’obbligo di riserbo. Bruschi avrebbe fotografato con il cellulare la bozza di risoluzione municipale con cui si stabiliva la designazione del vicesindaco Plr Marco Nobile - anziché lui - nel Consiglio di fondazione del Parco del Piano di Magadino. La foto sarebbe poi stata inviata a due consiglieri comunali per provare che la decisione non gradita era stata presa a maggioranza e non all’unanimità.

Riproponiamo di seguito, come richiesto, il commento integrale di Flavio Bruschi:

«Non nascondo di provare sollievo e, perché no, un senso di rivalsa verso chi in quella circostanza ha usato termini quali il disonore. Dopo 21 anni di attività municipale, di costante impegno e ineccepibile condotta, riconsegno quel “disonore” al mittente. La lettura della sentenza del Governo conferma che il discutibile provvedimento di togliermi la responsabilità di due dicasteri su tre a qualche settimana dalla fine della legislatura e della vita del Municipio, è stato un torto e, di fatto, un errore da parte dei miei ex colleghi. A loro che operano ancora e ricoprono un ruolo pubblico, non mancherà di certo il buon senso di non caricare sui cittadini di Bellinzona le spese di questa vertenza. Sarebbe, infatti, ingiusto se il nuovo Comune di Bellinzona pagasse per un’”infrazione” commessa dal Municipio di Giubiasco. Caso contrario destinerò volentieri il mio rimborso ai bellinzonesi.
Detto ciò, non ho bisogno di altro, sono uscente e in prepensione, consapevole di essere sempre stato sostenuto e votato dai cittadini di Giubiasco e della Valle Morobbia: ciò vale molto per me, poiché sono gli stessi che per anni hanno potuto verificare in concreto i risultati ottenuti. Non è questo che chi opera nel settore pubblico dovrebbe considerare per ritenersi soddisfatto? Questa vicenda non fa che confermarmi che fare buona Politica non ha colori di partito. Se si ritiene di essere nel giusto meglio non tacere. Opporsi legalmente è un diritto, sebbene non sia ne piacevole ne facile trovarsi soli contro una maggioranza”».

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