Il Consiglio di Stato e la Commissione della concorrenza hanno approfondito la situazione del mercato del lavoro ticinese
BELLINZONA - Il Consiglio di Stato ha ricevuto oggi a Bellinzona una delegazione della Commissione della concorrenza (COMCO), guidata dal Presidente Vincent Martenet. L’incontro ha offerto l’occasione per approfondire la situazione del mercato del lavoro ticinese e per discutere alcune disposizioni legislative introdotte recentemente dal Canton Ticino.
Il Consiglio di Stato ha anzitutto presentato un quadro sintetico della situazione del mercato del lavoro ticinese, e delle peculiarità che lo distinguono significativamente rispetto al resto della Confederazione e agli altri Cantoni di frontiera. È stata posta particolare evidenza sulle dinamiche che caratterizzano l’economia transfrontaliera del nostro Cantone, in particolare per quanto riguarda la forte concorrenza delle imprese estere e il suo impatto sull’evoluzione dei salari. Il Governo ha pertanto ribadito la volontà di utilizzare tutti gli spazi di manovra a propria disposizione – nei margini concessi dalla legislazione federale – per gestire problematiche che oggi sono tipicamente ticinesi, ma che hanno già dimostrato di potersi velocemente diffondere al resto del Paese; alla COMCO è stato quindi chiesto – come in passato alle altre autorità federali – di dimostrare comprensione e sensibilità per la posizione del tutto particolare del Cantone.
La discussione si è quindi concentrata sulla Legge ticinese sulle imprese artigianali (LIA), entrata in vigore il 1. febbraio 2016, contro la quale la Commissione della concorrenza ha presentato un ricorso al Tribunale amministrativo cantonale. Il Consiglio di Stato ha riaffermato la propria soddisfazione per i risultati ottenuti a partire dall’introduzione della LIA, e ricordato che non vi sono stati problemi per le 230 ditte di altri Cantoni che, a oggi, hanno completato la procedura di iscrizione all’Albo cantonale delle imprese artigianali; più in generale, sono state fornite rassicurazioni riguardo alla volontà del Ticino di garantire il libero accesso delle imprese svizzere e straniere al mercato ticinese, in un contesto di concorrenza leale che tutela gli imprenditori scrupolosi. La COMCO ha ribadito la propria posizione sulla questione, e riaffermato il proprio impegno per vigilare sull’apertura del mercato interno, in particolare per evitare il ritorno di barriere fra i Cantoni – e prevenire così effetti negativi tanto per l’economia quanto per la coesione nazionale, e in particolare il rischio di una spirale di ritorsioni reciproche.
Le parti si sono lasciate con l’impegno di proseguire la discussione in maniera aperta e franca, con l’obiettivo di trovare rapidamente soluzioni equilibrate e soddisfacenti, tanto per il mercato interno svizzero quanto per l’economia ticinese.