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LUGANO"Consigli per il voto", cosa ne pensate?

07.03.15 - 20:43
Il direttore delle AIL, con una nota interna, ha indicato ai propri dipendenti una lista di candidati al gran Consiglio da votare. Prati si difende e Chiesa attacca.
Il direttore di Ail ex consigliere Comunale PS a Lugano
"Consigli per il voto", cosa ne pensate?
Il direttore delle AIL, con una nota interna, ha indicato ai propri dipendenti una lista di candidati al gran Consiglio da votare. Prati si difende e Chiesa attacca.
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LUGANO - La polemica che sta investendo la direzione delle AIL ha assunto ormai valenza cantonale. La reazione politica alla nota interna, svelata da Teleticino giovedì scorso, con la quale la direzione delle AIL invita i propri dipendenti a votare alle prossime elezioni cantonali i rappresentanti dell'azienda (6 del Cda e un dipendente), che si sono candidati al Gran Consiglio alle elezioni cantonali, ha fatto inviperire PS, UDC e PPD luganesi. E se Raoul Ghisletta, il primo a sollevare il polverone, nella sua interpellanza sollecita il Muncipio a rispondere alla sua mozione risalente al 2013, in cui chiede di fermare i finanziamenti ai partiti tramite pubblicità pagate dal Comune e da aziende, l'UDC Tiziano Galeazzi invita il Municipio a riferire sul caso alla prossima seduta di Consiglio comunale, prevista per il prossimo 16 marzo. Il PPD, invece, parla apertamente di "galopinaggio" e ricorda che un'azienda pubblica come AIL dovrebbe fare gli interessi di tutti i cittadini.

Il direttore Andrea Prati ha confermato a LaRegione di aver dato indicazioni di voto "nella massima trasparenza". Il consiglio di votare sei componenti del CdA di AIL (due di AIL e quattro di AIL servizi), un dipendente di AIL e il direttore dell'associazione mantello del settore elettrico ticinese è stato giustificato da Prati "in considerazione dell'importanza del settore dell'energia elettrica, fondamentale per lo sviluppo del cantone". Al Cdt Prati ha ricordato che "le raccomandazioni di voto sono già state fatte in passato". Una prassi non nuova. E allora perché tutto questo stupore?

Le parole non sono servite a smorzare la polemica, al contrario. Oggi è giunta, via Facebok questa volta, un'aspra critica da parte di Marco Chiesa, candidato al gran consiglio per l'UDC, proprio nei confronti del direttore Prati, accusato di avere assunto una "posizione ridicola" e che "Prati e chi lo sostiene sono il peggior esempio della mafietta in salsa ticinese". "Una mafietta" che secondo Chiesa sarebbe da estirpare per il bene pubblico e il Ticino.

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