Navigazione Lago Maggiore ha annunciato il licenziamento collettivo di 14 dipendenti fissi e 20 stagionali. I sindacati: «Inaccettabile risparmiare sulle persone»
LOCARNO - Dal 1. gennaio 2018 la Navigazione LagoMaggiorecesserà il servizio pubblico di navigazione di linea nel bacino svizzero del lago Maggiore. Il risultato è il licenziamento collettivo di 34 dipendenti previsto per il 31 dicembre 2017: 14 dipendenti fissi e 20 stagionali, tutti residenti in Ticino. SEV, Unia, OCST e la commissione del personale NLM sono stati informati nella serata di ieri.
La recente concessione emanata dall’Ufficio federale dei trasporti prevede una possibile collaborazione della NLM con la Società navigazione Lugano con il fine ultimo di migliorare la qualità dei servizi sfruttando le competenze e sinergie delle due concessionarie. «Questi gli intenti - indicano i sindacati -, ma oggi di concreto si constatano unicamente 34 licenziamenti programmati per fine anno».
Sindacati, lavoratrici e lavoratori si ritroveranno in assemblea venerdì 16 giugno. «La reazione dei dipendenti rischia di essere proporzionale all’attacco subito».
Attualmente il servizio della NLM è garantito 365 giorni all’anno. Il servizio regolare Magadino – Locarno, apprezzato dai pendolari, sgrava la rete stradale di una Regione già particolarmente sollecitata dal traffico. La NLM garantisce 34 posti di lavoro a residenti nella regione. 14 collaboratori in pianta stabile e 20 collaboratori stagionali per far fronte all’aumento del traffico durante il periodo di alta stagione. Tutti sono residenti in Ticino. I salari sono salari svizzeri e la NLM rispetta il contratto collettivo delle FART.
«È inaccettabile - conclude la nota congiunta di SEV, UNIA E OCST - che venga firmato un accordo internazionale tra Stati volto a migliorare l’offerta e si cominci licenziando tutti. Sindacati, lavoratrici e lavoratori sono pronti a difendere impieghi e condizioni di lavoro evitando che si risparmi sulle spalle dei dipendenti».