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CANTONE«Ho perso la fiducia in tutto»

23.04.17 - 10:21
La deputata socialista Bosia Mirra si racconta in una memoria difensiva di quaranta pagine
Tipress
«Ho perso la fiducia in tutto»
La deputata socialista Bosia Mirra si racconta in una memoria difensiva di quaranta pagine

LUGANO - «Un amico mi dice: “Lisa, vieni a vedere cosa sta succedendo a Como…”, io ci vado e trovo la stessa umanità dolente che avevo lasciato in Grecia. Solo che invece di essere bianchi, sono neri, invece di essere curdi e siriani, sono etiopi ed eritrei». Queste sono le parole della granconsigliera socialista Lisa Bosia Mirra, che in una memoria difensiva di quaranta pagine pubblicata oggi dal Caffè, racconta la sua esperienza coi migranti. E lo fa dopo che un decreto d’accusa l'ha ritenuta colpevole di aver aiutato alcuni di loro ad attraversare illegalmente il confine con la Svizzera.

La «disumanità» in Grecia - Quando Bosia Mirra era stata invitata a Como, era da poco rientrata da Idomeni, in Grecia. Là aveva vissuto un’esperienza che - come scrive lei stessa - l’aveva «travolta» e «mutilata». Da là era tornata profondamente toccata: «A Idomeni le persone erano state fermate e costrette a vivere per quattro mesi in condizioni disumane, che nemmeno le bestie». Questo è quello che la granconsigliera voleva dunque evitare a Como.

Il suo impegno quotidiano a Como - Da qui le sue quotidiane trasferte nella cittadina a ridosso del confine: «Abbiamo distribuito coperte, culle, sapone, organizzato il pranzo per cinquecento persone ogni giorno. Abbiamo avviato un monitoraggio e tentato in ogni modo di parlare con le autorità. Abbiamo avuto la certezza che alla dogana succedevano cose ingiuste e contrarie alla legge, che degli accordi per riammissioni semplificate c’erano stati».

«Non potevo più girare la testa» - Per la deputata Bosia Mirra, a un certo punto non era dunque più possibile «girare la testa né andare altrove per riprendere fiato». Ma l’intervento delle autorità, il decreto d’accusa nei suoi confronti, le hanno fatto perdere la fiducia: «Ho perso fiducia in tutto: ho perso fiducia nelle istituzioni, ho perso fiducia nelle organizzazioni umanitarie, ho perso fiducia in me stessa». E parla quindi della situazione come di «patetico teatrino dove i forti vincono e i deboli soccombono».

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