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Lo scorso settembre il corpo di un immigrato è stato trovato nel letto della casa che lo accoglieva... diversi giorni dopo la sua morte
LOSANNA - Il 4 settembre, un richiedente asilo è stato trovato morto in un centro gestito a Losanna dall'Etablissement vaudois d'accueil des migrants (EVAM). I supervisori hanno scoperto il suo corpo diversi giorni dopo la morte. L'uomo, separato, era padre di una bambina di meno di 10 anni, che gli faceva visita di tanto in tanto.
La presenza dei residenti viene controllata ogni sera, tra le 20 e le 22. Secondo il quotidiano "La Liberté" , diversi impiegati si sono dati il cambio durante quella settimana. Un agente di sicurezza ha visto l'uomo nel suo letto, lunedì 4 settembre. Lo stesso un suo collega il giorno seguente. Mercoledì e giovedì è stato dichiarato assente dalla struttura (non è stata controllata la stanza). La morte è stata registrata solo il venerdì.
Dei membri dell'EVAM spiegano al quotidiano friburghese che tale situazione può verificarsi quando una persona è in isolamento. Un'indagine, intanto, è stata aperta per far luce sull'accaduto. Stando alle prime costatazioni medico-legali, sarebbe dovuta a cause naturali.
Un migrante che abita presso la stessa casa racconta lo shock provato dai residenti al momento dell'intervento della polizia. «Non siamo considerati come esseri umani», racconta. «Nessuno ci ha detto cosa stava succedendo. Quando la polizia ha aperto la porta e ho sentito l'odore, però, ho capito». L'uomo ha anche messo in discussione l'atteggiamento della direzione della struttura in seguito all'accaduto: «Quando l'ho guardato (il direttore), ha distolto lo sguardo. E mi ha fatto male».
