Cerca e trova immobili
Dopo il divieto di ospitare un evento presso il World Trade Center, l’organizzazione voleva annunciare la nuova location. Ma anche l’albergo che doveva ospitare la conferenza si è tirato indietro
ZURIGO - Solo porte chiuse per il Consiglio centrale islamico svizzero (CCIS). L’organizzazione, che aveva pianificato per il prossimo mese di maggio una conferenza presso il World Trade Center di Zurigo - con tanto di un migliaio di ospiti previsti e di qualche controverso oratore -, si è vista rifiutare l’affitto della sala da parte del fondo pensionistico BVK, proprietario della struttura, che ha proibito l’evento.
Ovviamente la decisione non ha dissuaso le intenzioni del CCIS, deciso a organizzare altrove la conferenza “Longing for Peace”. L’annuncio della nuova location selezionata avrebbe dovuto essere comunicato nel corso di una conferenza stampa prevista per venerdì presso l’Hotel St. Gotthard, noto 4 stelle della Bahnofstrasse zurighese. Avrebbe, per l’appunto, perché la direzione dell’albergo ha a sua volta deciso di chiudere le proprie porte in faccia all’organizzazione. «Il direttore dell’albergo prima ci ha confermato la prenotazione e poi ci ha comunicato la cancellazione», ha spiegato la portavoce dell’organizzazione, Janina Rashidi, in quanto il management «non voleva essere coinvolto in problematiche di natura politica», come confermato dallo stesso direttore Martin Santschi.
Ennesima decisione che ha fatto storcere il naso al CCIS: «È un bel problema. Dopo tutto, ci troviamo in Svizzera. Ci dovrebbe essere libertà di espressione», ha commentato Rashidi.
La conferenza stampa, in ogni caso, avrà luogo come previsto. Il luogo esatto sarà comunicato nella giornata di venerdì, un'ora prima dell’inizio dell’incontro.
