Sotto terra da decenni, il veicolo risale agli anni '60. Lo stupore del kayakista Teo Camponovo, che percorre abitualmente il fiume Ticino. Le autorità: «Stiamo valutando come fare per rimuoverla»
CLARO – Un vecchio maggiolino bianco, sotto terra da decenni, torna alla luce. Accade tra Claro e Arbedo, lungo l'argine del fiume Ticino, dove il veicolo era nascosto. La pioggia, e probabilmente qualche smottamento, l'hanno fatto riaffiorare, suscitando la curiosità di bagnanti ed escursionisti. Sorpresa anche per Teo Camponovo, kayakista che percorre abitualmente il fiume e che ha documentato la situazione con un video. «Il maggiolino – spiega – è visibile solo da una decina di giorni. Probabilmente la terra ha ceduto, facendolo riemergere».
La vettura, stando alle prime stime, sembra risalire alla metà degli anni Sessanta. Difficile stabilire con esattezza da quanto tempo fosse sepolta. «Sono già in diversi ad averla notata – sostiene Camponovo – anche perché dall'altra parte del fiume c'è una spiaggetta in cui la gente si reca per prendere il sole e per rilassarsi. Passando di lì, si ha una sensazione strana. Come se fosse saltato fuori un pezzo di storia dal passato. Tutti si chiedono come quella macchina possa essere finita lì. La mia ipotesi è che possa essere stata trascinata a valle da una buzza».
Il singolare caso è seguito da Fabio Gervasoni, direttore del Dicastero opere pubbliche e ambiente di Bellinzona. «Si tratta di un ritrovamento isolato – dice – forse l'auto era stata posteggiata lungo l'argine in occasione di un'alluvione. È difficile trovare spiegazioni al momento. Quel posto, tra l’altro, si trova in una porzione di terreno in cui i confini non sono particolarmente tracciati. È un po’ una terra di nessuno». Una cosa è certa, l'auto andrà rimossa. «Ma anche questo non è evidente – precisa Gervasoni – stiamo valutando come procedere».