Durante un’escursione bisognerebbe ad esempio fare una pausa ogni ora, appena rientrati è da evitare la carne rossa
LUGANO - La montagna è bella d’inverno ed è bella d’estate. Nella stagione fredda gli appassionati si cimentano soprattutto negli sport sulla neve, in quella calda è soprattutto l'escursionismo a farla da padrone. Un’attività che tuttavia richiede conoscenza, preparazione, un equipaggiamento adeguato e molta prudenza.
Paolo De Luca, maestro di escursionismo che ha contattato la redazione dopo aver letto il nostro articolo “Un escursionista su due è impreparato” (vedi articolo correlato), ci ha fornito 10 consigli - alcuni dei quali sconosciuti ai più - per effettuare le camminate in montagna in tutta sicurezza.
La scelta del percorso - Scegliere un itinerario adatto alle proprie possibilità. Non bisogna strafare, ma optare per un percorso con difficoltà e lunghezza adeguati.
Consultare la meteo - Prima di intraprendere anche una semplice passeggiata in montagna, è opportuno consultare i bollettini meteo, considerando anche che il tempo in montagna può cambiare in pochi minuti.
Mai soli - In montagna è preferibile non avventurarsi mai da soli. Se non si è sicuri delle proprie capacità, è importante rivolgersi ad un professionista della montagna. Se si ha una certa esperienza è opportuno andare almeno in due; in caso di necessità è sempre meglio avere qualcuno al proprio fianco.
Cosa mettersi ai piedi - Dopo il cervello, la scarpa è l’elemento più importante dell’escursionista e dev’essere scelta con cura. Deve avere una suola flessibile e dev’essere della giusta misura. Da non sottovalutare l’importanza dei calzini: meglio lana o fibra perché si bagnano meno e riducono l’attrito con lo scarpone; niente cotone perché tende a bagnarsi e a scaldare troppo il piede.
Cosa indossare - Si suggerisce un abbigliamento a strati: alla partenza la temperatura può essere gradevole, ma in altura può calare bruscamente.
Cosa portare con sé - Nello zaino non deve mai mancare una borraccia d’acqua perché in montagna si perdono molti liquidi. In montagna il sangue tende a divenire più denso a causa della produzione di globuli rossi da parte del corpo nel tentativo di “catturare” la massima quantità di ossigeno possibile. E’ inoltre importante avere sempre gli occhiali da sole con protezione laterale, la crema protettiva solare, lo stick per le labbra, la giacca antivento (possibilmente impermeabile), gli indumenti di scorta, tra i quali guanti e cappello perché la dispersione termica avviene maggiormente dalla testa e dalle mani.
Un’applicazione utile - Particolare attenzione merita la scelta del telefonino. Negli smartphone, si possono scaricare diverse applicazioni. Alcune di esse contengono un nuovo servizio di geolocalizzazione e d’inoltro delle richieste di soccorso che tiene traccia del percorso comunicandolo a chi volesse seguirci da casa e per inoltrare tempestivamente la richiesta di soccorso alla centrale operativa attiva 24 ore su 24.
La partenza - Prima di incamminarsi, è importante comunicare preventivamente e con precisione a parenti o amici la meta, l’itinerario scelto, l’ora prevista del rientro in modo da dare la possibilità concreta, in caso di un eventuale soccorso, di essere localizzati il prima possibile.
Fare delle pause - L’ideale sarebbe fare una pausa di 5-10 minuti per ogni ora di camminata anche per abituare l’organismo alla nuova altitudine e alle quantità progressivamente inferiori di ossigeno. Per quanto riguarda l’alimentazione, è consigliabile fare più spuntini con cibi leggeri.
Dopo l’arrivo - Rientrati a casa, mai abbuffarsi con cibi abbondanti, ricchi di grassi e con scarso valore nutrizionale. Per un rapido recupero fisico e per avvertire meno il senso di stanchezza sono da preferire pasta, legumi, cereali, frutta & verdura e acqua a volontà. Sconsigliabile nelle ore successive l’escursione assumere carne rossa perché facilita il processo di acidificazione dei muscoli, al limite è preferibile scegliere quella bianca.