La piattaforma di prenotazioni online ha voluto prendere posizione dopo la mozione approvata dal Nazionale che mira ad evitare le disparità nei prezzi del settore alberghiero
LUGANO - Il Consiglio nazionale ieri ha approvato una mozione presentata dal deputato Ppd solettese Pirmin Bischof che chiedeva di evitare le disparità nei prezzi del settore alberghiero. In particolare, gli albergatori dovrebbero poter offrire le camere a tariffe più vantaggiose sul proprio sito web rispetto alle piattaforme di prenotazione come Booking.com o Expedia.
La decisione, accolta favorevolmente anche dal presidente di hotelleriesuisse Ticino Lorenzo Pianezzi, non è però piaciuta a Booking. com, che si dichiara «rammaricata» per la risoluzione del Parlamento. «Essa danneggia le strutture di ogni dimensione, crea ulteriori impedimenti alla sana concorrenza sul mercato e ostacola la trasparenza dei prezzi per i consumatori. La nuova legislazione sarà dunque analizzata per capire le implicazioni per il business», si legge nella presa di posizione della piattaforma di prenotazione.
Perdita di tempo per i consumatori - La mozione accolta dal Nazionale - secondo Booking.com - è negativa per i consumatori in quanto al posto di consultare un unico sito web, saranno costretti a controllare centinaia di siti alla ricerca del miglior prezzo, perdendo tempo prezioso.
Impedimenti alla sana concorrenza - Oltre ai problemi legati ai consumatori, per Booking.com vi è anche la questione della concorrenza fra strutture che dispongono di mezzi finanziari assai diversi. «Il mantenimento della parità tariffaria ristretta garantisce inoltre che Booking.com possa continuare a fornire a un hotel indipendente o una guest house a conduzione familiare nella campagna svizzera pari possibilità di attirare clienti e competere con una catena alberghiera globale situata nella stessa area, indipendentemente dal loro budget di marketing, in un contesto in cui il viaggio è sempre più internazionale e mobile», si legge nel comunicato.