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BERNANessun "turismo elettorale" a Moutier

24.03.17 - 10:56
Le autorità bernesi non hanno constatato alcun cambiamento di rilievo nel registro degli elettori in vista del voto del 18 giugno
Keystone
Nessun "turismo elettorale" a Moutier
Le autorità bernesi non hanno constatato alcun cambiamento di rilievo nel registro degli elettori in vista del voto del 18 giugno

BERNA - Le autorità bernesi non hanno constatato alcun cambiamento di rilievo nel registro degli elettori in vista del voto del 18 giugno, quando Moutier (BE) deciderà della propria appartenenza cantonale. Da novembre il numero degli aventi diritto di voto è aumentato soltanto di 20 persone (+0,5%).

Per il momento altre misure per individuare eventuali irregolarità ed evitare il cosiddetto "turismo elettorale" sono giudicate superflue, hanno indicato oggi in una nota congiunta il canton Berna e il comune di Moutier.

Per poter votare, un cittadino deve essere domiciliato da almeno tre mesi nella città del Giura Bernese. Il registro elettorale per il voto sul futuro istituzionale di Moutier, che conta attualmente 4'579 aventi diritto (2374 donne e 2205 uomini, compresi coloro che avranno raggiunto la maggiore età civica il giorno dello scrutinio), è stato chiuso il 18 marzo.

Da qui al 18 giugno, il numero dei votanti può quindi solo diminuire a causa di eventuali partenze o decessi. La cancelleria di Stato bernese controllerà comunque regolarmente le mutazioni nel registro degli elettori, si legge nel comunicato.

Dispositivo eccezionale
In vista del voto il canton Berna ha varato un dispositivo eccezionale volto ad impedire eventuali irregolarità. Oltre al controllo del "turismo elettorale", a Moutier saranno presenti osservatori della Confederazione, si rinuncerà allo spoglio anticipato e si informerà scrupolosamente le direzioni delle case per anziani. Inoltre il personale della Posta sarà sensibilizzato riguardo all'eliminazione del materiale di voto che sarà gettato dai clienti in prossimità delle caselle postali.

A causa dell'importanza del voto, i provvedimenti sono stati messi a punto d'intesa con l'Ufficio federale di giustizia (UFG) e le autorità locali. L'obiettivo è di porre un termine "in modo esemplare" alla Questione giurassiana, nonché di evitare azioni giudiziarie che metterebbero in discussione il risultato della consultazione.

Contrariamente a quanto auspicato dalle autorità comunali, il governo bernese non ha invece voluto rinunciare al voto per corrispondenza. Le disposizioni legislative - è stato precisato - riservano questa possibilità esclusivamente in determinate situazioni: servizio postale problematico, scoperta di tentativi di manipolazione o turbamenti dell'ordine pubblico.

Per garantire un trattamento irreprensibile del materiale di voto, le buste di trasmissione del voto per corrispondenza avranno tuttavia quale recapito l'UFG. Le buste saranno conservate nelle urne sigillate a Berna, prima di essere trasportate a Moutier per essere conteggiate.

 

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