Cerca e trova immobili
Lo ha affermato l'ex componente Kaya Jones. La fondatrice Robin Antin: «Disgustose bugie»
LONDRA - Le Pussycat Dolls non erano un gruppo musicale, ma piuttosto «un giro di prostituzione». Lo ha affermato Kaya Jones, ex componente del gruppo pop al femminile sulla scia delle rivelazioni seguite allo scandalo sessuale di Harvey Weinstein.
Jones ha spiegato che le Pussycat Dolls erano un affare molto remunerativo per chi le gestiva, anche perché parte del suo ingaggio le veniva sottratto. Inoltre, per poter far parte del gruppo, lei e altre ragazze sono state costrette ad andare a letto con pezzi grossi dell'industria discografica.
La fondatrice delle Pussycat Dolls, Robin Antin, ha seccamente smentito le affermazioni di Jones, affermando che nel periodo indicato dalla cantante lei non faceva nemmeno parte del gruppo. «Sono ridicole, disgustose bugie». Una querelle che arriva mentre il gruppo sta per riformarsi, e che probabilmente finirà in tribunale.
