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ITALIAFiorello, ombre sulla beneficenza pro-terremoto: «La storia insegna»

29.08.16 - 16:00
Il cantante si chiede dove vadano a finire i soldi devoluti ai territori colpiti dal terremoto e punta il dito contro gli "organizzatori" di spettacoli per raccogliere dei fondi
Foto Bang ShowBiz
Fiorello, ombre sulla beneficenza pro-terremoto: «La storia insegna»
Il cantante si chiede dove vadano a finire i soldi devoluti ai territori colpiti dal terremoto e punta il dito contro gli "organizzatori" di spettacoli per raccogliere dei fondi

ROMA - Fiorello getta delle ombre sulla "macchina della solidarietà", attivatasi dopo il terremoto catastrofico abbattutosi la scorsa settimana sul Centro Italia, provocando la morte di 290 persone.

Lo showman siciliano - che ammette di esser stato «invitato a quattro spettacoli» per raccogliere fondi - ha esortato colleghi e artisti di vario genere ad effettuare delle donazioni privatamente e non mediante eventi di massa, in cui si rischiano di spendere inutilmente dei soldi preziosi per ragioni di natura logistica e organizzativa.

«La macchina della solidarietà è partita alla grande - ha affermato con un video diffuso su Facebook - Stiamo mandando un sacco di soldi per gli amici del Centro Italia. Però occhio, attenzione, sono stato già invitato ad almeno quattro manifestazioni per raccogliere fondi. Occhio a queste manifestazioni che facciamo noi del mondo dello spettacolo perché il gioco deve valerne la candela. Perché se per organizzare le cose devi spendere soldi, non devolvi tutto. O fanno tutti beneficienza o non ne vale la pena perché le spese sono tante. Occhio a chi organizza questi spettacoli».

Fiorello infine chiede trasparenza sull'utilizzo che viene fatto dei soldi. «Visto che ho ricevuto questi inviti mi fiderei di più se lo spettacolo fosse organizzato da una onlus o da una associazione affidabile, altrimenti la storia insegna... mi piacerebbe avere nome e cognomi. Lo so come funziona: troppa gente dietro, troppi organizzatori, mi fanno paura. Per la serie: sì, metà l'abbiamo data in beneficienza, ma l'altra metà l'abbiamo impiegata per montare questo, abbiamo dovuto chiamare quello... l'affitto o il noleggio e tutta questa roba qua. Io la beneficenza la faccio privatamente... sono fatti miei, la faccio io e senza che nessuno sappia niente... Senza bisogno di dire "andiamo e cantiamo". Se dobbiamo dirla tutta non c'è bisogno di cantare. I soldi li dai e basta».

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