Cerca e trova immobili

ITALIAScossa di magnitudo 3.6, le repliche complessivamente sono 2280

29.08.16 - 12:24
I funerali solenni delle vittime reatine si terranno domani all'aeroporto di Rieti
Scossa di magnitudo 3.6, le repliche complessivamente sono 2280
I funerali solenni delle vittime reatine si terranno domani all'aeroporto di Rieti

ROMA - Ancora eventi sismici nell'area colpita dal terremoto di magnitudo 6.0 avvenuto alle ore 3:36 italiane del 24 agosto. La scossa più forte si è registrata questa mattina alle 8:20 con un sisma di magnitudo 3.6 nella provincia di Rieti a pochi chilometri da Accumoli.

A partire dalle 18:00 di ieri sera la rete sismica nazionale dell'Istituto Nazionale italiano di Geologia e Vulcanologia (Ingv) ha registrato 3 eventi di magnitudo superiore a 3, di cui 2 nella provincia di Rieti e 1 in quella di Ascoli Piceno.

A partire dal sisma di magnitudo 6.0 del 24 agosto sono stati registrati complessivamente 2'280 eventi: 125 i terremoti di magnitudo compresa tra 3.0 e 4.0, 12 quelli di magnitudo compresa tra 4.0 e 5.0 ed uno di magnitudo maggiore di 5.0 (quello di magnitudo 5.4 avvenuto il 24 agosto con alle 04:33 nella zona di Norcia).

Funerali solenni all'aeroporto di Rieti - La cerimonia solenne per le vittime reatine del sisma del 24 agosto si terrà domani alle 18:00 non più ad Amatrice bensì all'aeroporto Ciuffelli di Rieti, dove si trovano attualmente anche una parte delle salme. Lo ha appreso l'agenzia di stampa italiana Ansa da fonti della protezione civile.

Renzi: «L'Italia è una famiglia colpita» - «In queste ore l'Italia è una famiglia colpita. Le storie che Amatrice, Accumoli, Arquata, Pescara del Tronto ci consegnano sono storie di disperazione e di morte. Non basterà una vita ad asciugare le lacrime di quella mamma che ha perso il marito e i figli. Di quei genitori che non abbracceranno più la loro piccola creatura. Di quella bambina salvata dalla sorellina più grande a prezzo della vita». Lo scrive nella enews il premier italiano Matteo Renzi.

Renzi aggiunge che «l'Italia sa come fare a reagire. Siamo bravi e generosi, specie nei momenti di difficoltà. La gestione dell'emergenza da parte della Protezione Civile è stata efficace e tempestiva. Ci sono 238 persone che sono state strappate dalle macerie dalla professionalità dei Vigili del Fuoco e dei soccorritori: un numero impressionante. Siamo orgogliosi di questa reazione. Siamo fieri di questo meraviglioso popolo italiano».

Nella fase della ricostruzione «dovremo soprattutto tenere viva la presenza delle comunità sul territorio. I luoghi hanno un'anima, non sono semplicemente dei borghi da cartolina. E l'anima gliela danno le storie delle persone, vecchi e bambini, il vissuto quotidiano, gli spazi di una comunità a cominciare dal circolo, dalla chiesa, dalla scuola». 

«L'impegno del governo è che questi luoghi così ricchi di un passato prezioso possano avere un futuro. E per farlo occorrerà lavorare tutti insieme, senza proclami, senza annunci, senza effetti speciali, ma con l'impegno rigoroso di tutti», aggiunge Renzi.

«La storia italiana ci consegna pagine negative nella gestione del dopo-terremoto, come l'Irpinia, ma anche esempi positivi. Su tutti il Friuli del 1976, certo. Ma anche l'Umbria di vent'anni fa. E soprattutto penso al modello emiliano del 2012. Quel territorio ha 'tenuto botta', come si dice da quelle parti, ricostruendo subito e bene», sottolinea il premier italiano.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE