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GIAPPONEProfilo social triste e solitario? La svolta con gli amici "da affittare"

29.03.17 - 06:00
Per "movimentare" le foto è nato Real Appeal, un servizio che riscuote successo e che «racconta molto del mondo in cui viviamo»
Family-Romance
Profilo social triste e solitario? La svolta con gli amici "da affittare"
Per "movimentare" le foto è nato Real Appeal, un servizio che riscuote successo e che «racconta molto del mondo in cui viviamo»

TOKYO - In un'epoca nella quale si cura in modo maniacale la propria immagine sui social, pubblicare un lungo elenco di selfie solitari e anche un po' tristi è un modo certo di tarpare le ali al successo del proprio profilo. Per scongiurare ciò in Giappone è nato Real Appeal, un servizio che permettere di "noleggiare" finti amici per animare le foto da condividere su Facebook oppure Instagram.

La storia è raccontata da Repubblica: la società Family Romance fornisce un vero proprio listino di prezzi e possibilità per la scelta dei cosiddetti "fake friends". Si possono scegliere età, sesso e aspetto esteriore delle comparse che un cliente vuole attorno a sé nel momento di scattare una foto. Il tutto alla modica cifra di 4mila yen (circa 35 franchi) l'ora, con un tempo minimo di "affitto" di due ore. Real Appeal può diventare utile anche per scopi meno social: si possono ingaggiare figuranti per rianimare una festa che rischia di diventare un flop, o per creare qualsiasi tipo di situazione che ha bisogno della presenza di persone. Capita, spiegano dalla società, che ci siano organizzatori di convegni che ingaggiano comparse per far sembrare meno vuoti seminari o convention. Oppure - altro servizio della Family Romance - i "finti genitori", per chi ha un delicato incontro con madre e padre della fidanzata, e non può (o non vuole) portare mamma e papà.

Finora sono circa 100 le richieste mensili, comunicano da Family Romance. Un business legato esclusivamente all'apparenza, «un fenomeno certo raggelante ma che racconta molto del mondo in cui viviamo», osserva Simone Cosimi sul quotidiano italiano.

Non bisogna poi pensare che sia un fenomeno esclusivamente giapponese: esistono siti simili che operano a livello globale (quindi, in linea teorica, anche in Svizzera) e che offrono "amici" o addirittura "parenti" a contratto, pronti ad abbracciare il cliente per una foto, e poi andare via.

Il punto chiave di tale fenomeno è «lo storytelling, la narrazione che facciamo di noi stessi e che definisce l’idea degli altri» spiega lo psicologo e psicoterapeuta Alberto Rossetti. «Paradossalmente, per i più giovani è difficile modificarla, perché vivono cerchie il più delle volte reali, nonostante il gran parlare dell’isolamento: la scuola, la palestra, il paese. Fra gli adulti questa ricerca della compagnia a tutti i costi diventa più evidente: un effetto lampante è a costante condivisione, direi quasi documentazione, che facciamo delle nostre vite quotidiane. Anche una banale cena diventa una photo opportunity da non perdere per arricchire la propria immagine».

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