Il gruppo - che controlla aziende quali Franke e Feintool - ha realizzato un fatturato di 2,5 miliardi
ZURIGO - Artemis archivia un 2015 giudicato positivo, considerato lo shock provocato dal brusco rafforzamento del franco: il gruppo - attivo sia in ambito industriale, attraverso il controllo di aziende quali Franke (cucine) e Feintool (macchine utensili), sia in quello finanziario, con una società di partecipazione in imprese quotate in borsa o private - ha realizzato un fatturato di 2,5 miliardi, in flessione del 5,2% rispetto al 2014.
Al netto degli effetti dei cambi vi è stata una crescita dell'1,8%, ha indicato oggi la società. L'utile operativo Ebit è progredito di un quinto a 194,8 milioni, mentre il risultato netto si è attestato a 186 milioni di franchi, 8 milioni in più dell'esercizio precedente.
La principale unità del gruppo, Franke, ha visto il giro d'affari scendere del 6,5% a 2 miliardi di franchi. Il calo è dovuto alla forza della moneta elvetica e a una flessione delle vendite a grandi clienti, spiega l'azienda. Ha inoltre continuato ad avere un impatto negativo la difficile situazione degli stati dell'Europa meridionale.
Il 2016 è cominciato bene per Artemis: nel primo trimestre il fatturato è aumentato (su base annua) del 9,9%, raggiungendo 628 milioni. Per l'insieme dell'anno è atteso un netto incremento sia delle vendite che della redditività.