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LOCARNOSfida gli integralismi con l’arma del velo

09.08.17 - 08:36
Fischiato al Kursaal Giorgio Ghiringhelli. In diretta TV davanti a milioni di persone e in un reality declinato tutto al maschile, la poetessa Hissa Hilal dà voce alle donne.
Sfida gli integralismi con l’arma del velo
Fischiato al Kursaal Giorgio Ghiringhelli. In diretta TV davanti a milioni di persone e in un reality declinato tutto al maschile, la poetessa Hissa Hilal dà voce alle donne.

LOCARNO - Presentato in prima mondiale nella sezione Settimana della critica al Locarno Festival, il film “The Poetess” ha entusiasmato la sala, che ha omaggiato la saudita Hissa Hilal con una lunga standing ovation. Un segno di riconoscimento per il suo coraggio e per le sue lotte in favore dei diritti delle donne in Arabia Saudita.

Nel film e durante il breve dibattito in sala, la poetessa scioglie subito i nodi sull’eterno e controverso dibattito sul velo mettendo a tacere tutti: “Il niqab non mi piace: è
un’imposizione, non una scelta. Ma so che se me lo togliessi non avrei l’ascolto e l’appoggio che ho oggi, da donna velata, dimostrando di rispettare le tradizioni. Farmi ascoltare è più importante che mostrare la mia faccia”. Ed è questa la vera forza di questa donna che ha sfidato i rigidi codici maschili, occupando lo spazio pubblico e lo spazio televisivo. 

“Ora se mi copro davanti a voi in questo frangente (Hissa Hilal arriva inizialmente sul palco a volto scoperto, ndr.) è perché ci sono molti giornalisti e devo pensare a proteggermi”, ha precisato all’interno del Teatro Kursaal, dove c’è chi (Giorgio Ghiringhelli) le ha fatto presente che in Ticino è vietato coprisi il volto in luogo pubblico. Per una donna che ha ricevuto diverse minacce di morte, il desiderio di non esporsi davanti ai media è del tutto comprensibile. E i fischi contro il censore del volto coperto sono arrivati puntuali. 
Ma torniamo al film. Siamo nel 2010 e tutto parte da uno dei reality di maggiore successo nel mondo arabo, conosciuto in moltissimi paesi, dall’Egitto agli Emirati. Si tratta di “The Million’s Poet”, trasmesso dalla televisione di Abu Dhabi e seguita ogni mercoledì sera da milioni di persone. A contendersi il premio finale e i favori del pubblico che vota da casa, non sono personaggi da Grande Fratello o Isola dei famosi, bensì veri poeti. Poeti che si sfidano a suon di versi. E lei è la prima donna a partecipare al concorso, arrivare in finale e ad aggiudicarsi il terzo posto.

Hissa Hilal, che si presenta con il nome d’arte Remia, sorprende tutti. La vediamo sullo schermo sempre avvolta nel velo nero, dalla cui stretta fessura emergono due occhi neri con la luce della brace. All’inizio della sua avventura, la vediamo accomodarsi con timidezza ed esitazione nella sontuosa poltrona inserita in una scenografia opulenta e sfavillante. Man mano che la sfida prosegue, i suoi ingressi sulla scena diventano sicuri, forti, decisi. Come decise e taglienti sono le sue parole. I suoi versi inchiodano il tradizionalismo, mettono in luce le contraddizioni, denunciano la censura, la repressione del dissenso, la volontà di sottomettere e opprimere le donne. L’apparizione di una poetessa saudita in una trasmissione televisiva seguita da 20 milioni di persone e per di più nel contesto di un concorso letterario – l’arte declamatoria nel mondo arabo, contrariamente al passato, è considerata una prerogativa maschile – ha immediatamente suscitato forti reazioni e sentimenti discordanti soprattutto tra i suoi connazionali. Le denunce in versi contro estremismi e perfino contro alcune fatwa, hanno avuto l’effetto di una bomba: le minacce di morte hanno infatti raggiunto più volte la poetessa coraggiosa.

Malgrado pressioni e minacce, Hissa ha tirato dritto: “Ho rotto un tabù. Sapevo che mi sarei esposta anche a critiche feroci e che avrei corso dei pericoli, ma ho sentito il dovere di dare voce a chi non ce l’ha, a cominciare dalle donne”. Alla fine non ha raggiunto l’obiettivo di vincere la competizione letteraria, ma ha comunque condiviso con il mondo la sua indiscussa maestria poetica in stile nabati, una forma lirica beduina a cui Hissa Hilal è molto legata. Nel film dice spesso che nel deserto e tra i beduini gli uomini erano liberi come uccelli; oggi invece questi uccelli sono in gabbia. E parlando delle donne, afferma che isolarle a livello sociale, significa isolare l’intera società.
Hissa Halil ha avuto parole di elogio per i due registi che l’hanno seguita e filmata, Stefanie Brockhaus e Andrea Wolff : “Sono una poetessa e quando incontro le persone sento dentro di me se posso o non posso fidarmi. Vi posso dire – afferma rivolgendosi a Stefanie Brockhaus – che è brava, onesta. Ha condiviso con me ogni fase delle riprese, mi ha sempre mostrato tutto prima, perché non voleva urtare la cultura del mio paese, la mia storia, il mio essere donna”. Ossia, rispettare senza giudicare.

Da vedere mercoledì 9 agosto, ore 18.30, L’altra Sala

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COMMENTI
 

Zico 6 anni fa su tio
La solita annuale provocazione dei responsabili del festival di Locarno. L'importante é parlarne, se no va nel dimenticatoio e gli intellettuali caviar e champagne non sanno piú come passare le serate in agosto. Se notate ogni anno é la stessa storia e comincia pure un pó a stufare

lo spiaggiato 6 anni fa su tio
Aha aha aha aha ... ho letto ora la intervista del ghiro su questo fatto... A l'è propi un gran macaco!...i male in peggio... aha aha aha aha aba aha aha aha

GIGETTO 6 anni fa su tio
Grande Ghiringhelli!

Meno 6 anni fa su tio
Risposta a GIGETTO
Cercava il suo palco per farsi notare. in linea con tutti gli altri politici nostrani. C'è riuscito.

maocr 6 anni fa su tio
Risposta a Meno
Di sicuro ha fatto notare che le leggi si applicano a seconda della convenienza, rimarcando un certo declino in quello che era il potere e il rispetto della democrazia Svizzera.

Meno 6 anni fa su tio
Risposta a maocr
Certo, per fortuna abbiamo persone in carne e ossa a decidere come e quando applicare una legge. Vedi tutti i malumori per via sicura? Ebbene quello è il risultato di una legge fatta applicare senza se né ma....

nath 6 anni fa su tio
manca sempre di più il buon vecchio "zio"

nath 6 anni fa su tio
Dando il suo nome e cognome il niqab non serve più a nulla... quindi... che rispetti le leggi e punto!!

daniele77 6 anni fa su tio
Risposta a nath
vuole sicuramente evitare che il suo volto giri su internet e non appena un pazzo la vede per strada gli fa la pelle.

Thor61 6 anni fa su tio
Risposta a daniele77
Allora tutti con la maschera, poliziotti, magistrati ecc....

Meno 6 anni fa su tio
Risposta a Thor61
Certo, perché è risaputo che da noi è pratica comune fare la pelle alla gente in strada. Ma va la...

Thor61 6 anni fa su tio
Risposta a Meno
Vedo la chiarezza nei tuoi occhi!!! ;o((( Ma hai almeno capito il senso della mia frase? Era la risposta all'affermazione di daniele77!!!

Meno 6 anni fa su tio
Risposta a Thor61
Appunto. Dai ti parafraso la risposta: Daniele77 ha detto che è per evitare che un pazzo la vede in strada e le fa la pelle. E tu hai detto allora tutti con la maschera. Io ti ho fatto notare come da noi non ci siano questi rischi. Quindi cosa sarebbe che non ho capito? In ogni caso, in Italia, dove la situazione è un po diversa, non vedrai mai il volto di poliziotti che arrestano i mafiosi. Anche loro sono incappucciati proprio per la loro sicurezza.

Thor61 6 anni fa su tio
Risposta a Meno
Infatti sono così incappucciati (Lo saranno i reparti speciali, non certo quelli normali) che al TG dicono nome e cognome e la via, e come ciliegina anche fotografie e filmati a gogò del poliziotto di turno. In Ticino (Grazie a Dio e alla polizia) la situazione è certo migliore, ma in altri cantoni sembra il sud Italia, altro che da noi non ci sono questi rischi, basta leggere TIO per capirlo. Mentre la sciura si nasconde, ma nascondere da cosa? Visto che segue i dettami del corano coprendosi da capo a piedi! Questa altro che voler aiutare le donne islamiche, questa fa solo propaganda al suo film (E giù soldi in cassa) alla faccia delle donne islamiche.

Meno 6 anni fa su tio
Risposta a Thor61
Quindi affermi che non fa nulla contro la sottomissione delle donne e anni di impegno per la causa sono solo un modo per farsi pubblicità? Bene...cosa non si dice pur di arrampicarsi sui vetri. Un vero leone da tastiera. Prova tu a dedicarti ad una causa (possibilmente non contro gli stranieri visto che il gregge è già molto grande).

Thor61 6 anni fa su tio
Risposta a Meno
Allora!!! Essendo un essere singolo e pensante non mi serve un gregge e nemmeno farne parte per dire la mia, personalmente dopo aver letto le informazioni di tutti ne traggo una MIA conclusione, tu invece puoi dire lo stesso??? Parli esattamente come quelli di sinistra!!!È chiaro e lampante che si stia facendo solo propaganda, il resto è solo il mezzo che usa (Spregevolmente a mio modo di vedere) per farlo, perchè se REALMENTE volesse aiutare la causa delle donne islamiche NON avrebbe dovuto coprirsi e DOVEVA metterci la faccia in quello che dice di credere, mentre se ti NASCONDI fai solo il gioco di coloro che dice di "Combattere". Non sono un "Leone" da tastiera, ma solo uno che esprime LA SUA OPINIONE PERSONALE (Mi ripeto, tu puoi dire lo stesso?), IO non rischierei MAI la vita dei miei cari (La mia senza nessun problema) senza un motivo valido e reale, per cui mi farei e mi faccio gli "Affari miei" e non mi occupo attivamente nemmeno di politica, ogni tanto esprimo solo la mia opinione (E sempre meno) su questo blog nel modo più imparziale possibile e in sintonia al MIO modo di vedere le cose che accadono nel mondo. E siccome sembri un dispaccio di partito quando scrivi, ti ringrazio per aver dato un incentivo ad usare sempre meno questo blog e quì la chiudo.

Meno 6 anni fa su tio
Risposta a Thor61
Ti sei arrabbiato?

Sarà 6 anni fa su tio
Vista la motivazione ed il contesto non starei a disquisire più di tanto sul caso in questione; sono però d'accordo per la proibizione del velo. Vorrei comunque far notare che nel civilissimo Ticino ogni giorno in media più di 2 donne sono vittime di violenza, che queste donne stanno molto probabilmente peggio di quelle costrette a portare il velo, che questi casi sono probabilmente solo la punta dell'iceber e che sono coinvolti anche bambini. Non sentiamoci troppo superiori perché anche la nostra cultura spesso giustifica il responsabile della violenza e colpevolizza la vittima.

F.Netri 6 anni fa su tio
Risposta a Sarà
Dimentichi di inserire nella "loro" cultura, anche il diritto degli uomini di usare violenza sulle donne disubbidienti. Non si tratta della presunta superiorità della nostra cultura, bensì il palese sottosviluppo della loro.

Sarà 6 anni fa su tio
Risposta a F.Netri
D'accordo... Ora stiamo parlando del Ticino, dove per il burqa si infiammano gli animi, si sono sprecati fiumi d'inchiostro e si continua a sprecarne, mentre del fenomeno della violenza sulle donne, che si stima colpisca il 25 % di esse almeno una volta nella vita, non se ne parla mai.

pulp 6 anni fa su tio
Interessante questa situazione.... da un punto di vista umano, morale ed ovviamente legale. Per quanto riguarda la legge, devo dire che sposo abbastanza la teoria che siccome si sapeva chi era, siccome si era presentata a volto scoperto prima e siccome non rappresentava nessuna minaccia, potenzialmente non vedo perchè sanzionarla. Dal punto di vista umano, faccio invece fatica a capire come "assecondando le tradizioni" si possa modificare la condizione delle donne arabe - la storia mi dice che tutte le rivoluzioni sono arrivate ribellandosi alle imposizioni e non facendo il contrario. Da ultimo c'é il problema morale e qui mi sento di dire che alla faccia di quanto predicato da certi intelletualoidi nostrani, la signora é stata lapidaria: portare questo pastrano é un imposizione.... altro che quelli che criticavano il voto ticinese..... dove per intenderci, non si parla di situazioni "anomale" come questa ma dei classici viaggi che arrivano da oriente, con donne manifestamente obbligate a fare quello che dice loro il marito. Quindi cari sinistrosi, mettetevi l'anima in pace che questa é la dimostrazione conclamata di come la ragione era dalla parte di chi voleva proprio combattere questa imposizione frustrante e sminuitiva delle donne.

F.Netri 6 anni fa su tio
Risposta a pulp
I sinistri, visto che sono amiconi dei maomettani, si batteranno sempre per tenere le donne insaccate. E, paradossalmente, si spacciano pure come progressisti.

YouAreWhatWeEat 6 anni fa su tio
Risposta a pulp
Credo che già il fatto di esporsi e parlarne sia un gesto abbastanza "rivoluzionario" e "ribelle", sicuramente coraggioso. Immagino avrà ritenuto saggio fare piccoli passi alla volta, ritenendo inopportuno e probabilmente dannoso alla causa se si fosse comportata e vestita (o meglio svestita) come farebbero le femministe occidentali. In fondo di donne del genere ce ne sono poche, e potrebbe anche darsi che molte vivano l'obbligo di coprirsi più come un dovere morale e religioso prima che come imposizione. Qui nasce il dilemma etico: il velo è imposizione e non ci piove. Ma anche vietare di indossarlo è imposizione! In tutta questa faccenda non c'è ragione o torto tra le parti, solo strade diverse per arrivare alla stessa meta. Chi sceglie di combattere le imposizioni con altre imposizioni e chi preferisce rispettare i tempi e investire sulla cultura e sul dibattito. Chi vuole cambiare le leggi e chi la mentalità. Chi pensa che cambiando le leggi si avrà anche un cambio di mentalità e chi pensa che prima di cambiare le leggi debba avvenire un cambio di mentalità. Questa signora mi pare più propensa alla seconda strada.

Meno 6 anni fa su tio
Risposta a pulp
Poteva fare l'eroina e mostrare il volto (noterai da una ricerca in internet come siano quasi inesistenti le sue foto a viso scopero, cosa che le permette una certa privacy). Dire che asseconda le tradizioni quando lei stessa dice che detesta il burqa e lotta per le donne che sono sottomesse, e quando contestualizza le sue motivazioni del perché porta il velo (non dimentichiamo della giornalista conservatrice iraniana che ha tanti problemi nel suo paese perché in Svizzera beveva birra a volto scoperto). Certo poteva fregarsene di tutto e magari tornata nel suo paese, gli facevano la pelle in quanto da internet si può risalire a tutto oggi. In questo caso sarebbe stata un'eroina, un eroina che non può più combattere il sistema, utile no? È anche triste come Ghiringhelli abbia tentato di prendere l'attenzione del pubblico per temi politici in una serata del genere, a mio parere fuori luogo. Fuori luogo specialmente dal momento che se Ghiringhelli davvero vuole combattere la sottomissione delle donne, magari poteva concentrarsi più sul contenuto del messaggio della poetessa, del problema delle donne musulmane e non compiacersi della sua legge e far notare come non viene rispettata, che superficialità. PS. Io sono il primo ad essere contro il burqa se imposto. Quando vedo un marito vestito da rapper o non so come e la moglie in burqa, mi verrebbe da insultare l'uomo (se lei è obbligata a portare il velo, anche tu devi vestirti in modo almeno impeccabile). Detto questo invito Ghiringhelli ad andare a berna al 1° maggio o a grandi eventi sportivi per costruire un simile caso politico per ogni residente che si copre il volto. Ma lo sappiamo ormai che una donna in burqa inoffensiva sia un problema più grave dei teppisti che distruggono vetrine, auto, incendiano le cose o spaccano le ossa per divertimento. Poi si dice che non è razzismo.... sarà.... ma permettimi di avere qualche dubbio sul fatto che fra quelli contro il burqa nessuno è razzista.

Thor61 6 anni fa su tio
Risposta a YouAreWhatWeEat
La reale imposizione vi sarebbe se io vado a casa loro e impongo qualcosa, mentre se tu vieni a CASA MIA a quel punto segui le MIE leggi e costumi, altrimenti il tuo modo di vivere lo fai a casa tua, a rigor di logica la cosa funziona così e non certo il contrario, in fondo nessuno l'ha obbligata a venire da noi a raccontare le sue vicende.

YouAreWhatWeEat 6 anni fa su tio
Risposta a Thor61
Impedire a una donna di indossare il velo è un'imposizione tanto quanto lo è obbligarla a farlo. Ti faccio notare che la forma mentis del "a casa mia segui le leggi mie" è la stessa che giustifica uomini Wahhabiti a imporre alla donna il velo e a schiavizzarla. Come vedi non sono solo i "sinistri" ad avere contraddizioni.

Thor61 6 anni fa su tio
Risposta a YouAreWhatWeEat
Apri la mente! Chiunque si sposta dalla propria nazione è soggetta all'adeguamento del proprio comportamento, andresti mai in giro in una nazione musulmana con un gigantesco crocefisso esposto sul petto? IO NO! A casa loro è normale il burqua, SI, da noi NO! Questo è il principio. Quelli che a dir loro violano le loro leggi (Nel loro paese) finiscono molto, ma molto male, (L'ultima è la giornalista tedesca), quindi parlare di schiavizzazione invece che di far rispettare le leggi è solo ideologia politica coi paraocchi e basta. Poi che la sinistra abbia mille contraddizioni è sicuro, una l'ho esposta appena sotto a Netri, questo non toglie mica il fatto che anche gli altri non ne abbiano sia chiaro.

YouAreWhatWeEat 6 anni fa su tio
Risposta a Thor61
La dissimulazione del volto in Ticino è proibita per motivi di sicurezza, non per motivi ideologici-identitari. Questo quindi comprende tante eccezioni, come le maschere di carnevale o i caschi integrali. Nel caso specifico, come ha giustamente sottolineato Pulp, non c'erano i presupposti per contestare alla donna il fatto che a un certo punto abbia indossato il velo. Questo per dire che non è rilevante se una cosa per noi non è normale, da un punto di vista giuridico e costituzionale siamo tenuti a rispettare anche usi e costumi che non sono nostri finché rientrano nei termini di legge (come in questo caso)i. Inutile esaltare la nostra presunta superiorità morale se poi ci si ritrova a pensarla esattamente come loro, ti pare? Oltre al fatto che pare evidente che dei diritti della donna passano del tutto in secondo piano, l'importante sono le nostre tradizioni! ripeto: stessa forma mentis

Thor61 6 anni fa su tio
Risposta a YouAreWhatWeEat
Vedo che hai problemi nel comprendere cosa scrivono gli altri, (Poi interpreti come vuoi) per cui suonatela e cantatela come vuoi, pertanto è inutile andare oltre, buon prosequo.

YouAreWhatWeEat 6 anni fa su tio
Risposta a Thor61
Lascio giudicare a chi legge chi dei due è più propenso all' incapacità di seguire un discorso, chi argomenta in modo fazioso (magari ripetendo i soliti slogan invece di costruire un ragionamento) e chi è di mente poco aperta. Ti assicuro però che quegli unici due concetti che sai solo esprimere sono molto semplici da capire, perché chi li ha pensati, a fini propagandistici, ha pensato anche alle facoltà mentali del suo pubblico/elettorato di riferimento... E sono d'accordo, inutile andare oltre. Salam

Thor61 6 anni fa su tio
Risposta a F.Netri
I paradossi della sinistra sono un oceano, non un mare. Tanto per citarne uno, sono pro islam e nel contempo "Difendono" i diritti dei gay, proprio quelli che gli islamici buttano giù dai palazzi, e questo è uno solo! Saluti ;o))

madras 6 anni fa su tio
Scusate ha girato il film, tutti sanno chi è, come si chiama e dove vive e quindi l'avranno anche vista in volto. Vuole denunciare con il suo film come vengono trattate le donne nel mondo arabo e poi è la prima che si presenta con il volto coperto. Questa mi sembra propaganda per il suo film. perchè se la vogliono levare di mezzo lo fanno anche se porta il velo. Sarò ingnorante ma questa è la realta. Sanzione o non sanzione il suo comportamento è scorrtto. Se facessimo qualche cosa di sbagliato nel loro paese, ci metterebbero in galera e butterebbero via le chiavi e chi se visto se visto.

limortaccituoi 6 anni fa su tio
Mi sembra che nell'articolo venga spiegato bene il perché ha deciso di coprirsi il volto. E ha senso. Lo stolto però, non ama discutere, non ascolta, non si confronta. "La legge è uguale per tutti" è uno slogan facile da ricordare, e piuttosto semplice da capire. Così anche il leghista medio può sentirsi parte di un dibattito che non ha compreso. Ma poi, di cosa si lamentano? È dal 1986 che un leghista non va più al Festival del Film. Troppo intellettuale, molto meglio il rally e l'ambri piotta (con tutto il rispetto).

Thor61 6 anni fa su tio
Risposta a limortaccituoi
Faccio solo notare che a casa loro per MOLTO MENO si finisce in galera e buttano via la chiave, vedasi giornalista tedesca, ultima di questa serie e ancora nelle loro galere.

maocr 6 anni fa su tio
Risposta a limortaccituoi
Le mussulmane devono portare il velo (e in Svizzera lo possono fare liberamente) non coprirsi il viso (questione leggermente diversa che molti non hanno ancora capito beata ignoranza) Oggi ci sono paesi mussulmani che hanno proibito la copertura totale del viso (causa attentati,chi mi dice che sotto le vesti ci sia un o una pazza imbottita di esplosivi),ma forse per questi "umanissimi " cittadini deve esplodere ancora qualche bomba. Naturalmente non c'é miglior sordo di chi non vuol sentire.

limortaccituoi 6 anni fa su tio
Risposta a Thor61
Quindi fammi capire. Ammiri il loro sistema giudiziario e intransigente tanto che vorresti essere come loro o preferisci il nostro buonista e sinistroide?

Thor61 6 anni fa su tio
Risposta a limortaccituoi
Diifficoltà di comprensione donuta dal caldo? Il riferimento è alle LEGGI da rispettare, se rispettano quelle di casa loro, rispettino anche le NOSTRE, null'altro di tutte le fantasie che ti sei fatto!

cerea 6 anni fa su tio
Aveva ragione Ghirighelli. La poetessa visto che si è presentata col suo vero nome poteva benissimo rispettare le nostre leggi e levarsi il Burqua. Non rischia un bel niente, diversamente da tante sue colleghe che al contrario rischiano pesantemente per opporsi seriamente a questo barbaro costume.

daniele77 6 anni fa su tio
Risposta a cerea
si certo, non rischia un bel niente. fai girare la sua faccia su internet e la trovi morta il giorno dopo. anche se sai il nome, non sai chi è. cerca in internet una sua foto e vediamo se la trovi. cosi si garantisce un minimo di sicurezza. poi inizialmente si è fatta vedere a volto scoperto, si è coperta dopo, quindi tutti i presenti sapevano chi era, se si è coperta dopo non ha più importanza. la legge dice che non si può stare a volto coperto per motivi di sicurezza, perché non puoi sapere chi c'è dietro, ma se ti fai vedere prima il problema cade.

Thor61 6 anni fa su tio
Risposta a daniele77
Rimane comunque il controsenso, visto che hai esposto il tuo volto ai presenti che senso ha coprirsi, se fai quanto dicono gli islamici non vai contro, ma al contrario dimostri solo che loro rimangoono quelli che comandano e impongono le cose, altro che aiutare le donne ect...

BarryMc 6 anni fa su tio
Risposta a daniele77
E no! La legge non dice assolutamente che se prima non sei coperto e poi lo sei, la rispetti! La legge dice che è proibita la dissimulazione del volto. Non vi sono deroghe a questo.

daniele77 6 anni fa su tio
Risposta a BarryMc
Art. 4 Il divieto di cui all’art. 2 non si applica se la tenuta mediante la quale è dissimulato il volto è prescritta dalla legge o da regolamenti, se è giustificata da motivi di salute, di sicurezza, professionali o di pratica sportiva oppure se è usata nell’ambito e per gli scopi di manifestazioni religiose, tradizionali, artistiche o ricreative. teoricamente per lei è un motivo di sicurezza, per la sua vita. quindi... la legge va rispettata è vero (anche se non si è d'accordo), ma accanirsi su un caso simile è pura intolleranza.

daniele77 6 anni fa su tio
Risposta a Thor61
no, nessun controsenso, farti vedere brevemente quando nessuno ti può fotografare va bene, ma poi durante il resto aveva il rischio di essere fotografata, quindi rimane coperta. poi è vero che sembra un paradosso, combatti per non coprirti ma devi coprirti per poter lottare a fare l'opposto.

Thor61 6 anni fa su tio
Risposta a daniele77
In ITALIANO questo si chiama CONTROSENSO e non sembra, lo è ;o)))

BarryMc 6 anni fa su tio
Risposta a Thor61
Inoltre, se quello è il suo vero nome e gira anche film.....vuoi dire che nessuno sa chi sia?

lo spiaggiato 6 anni fa su tio
Povero Ghiro, che figura da ciculatee... aha aha aha aha aha aha Contro una che è stata minacciata di morte più volte per la sua battaglia contro l'integralismo arriva lui con la sua minaccia di multe perché in ticino non si può portare ivelo (messo su un palco)... Che pirlon... aha aha aha aha aha aha aha

roma 6 anni fa su tio
Ghiringhelli in CF subito.

BarryMc 6 anni fa su tio
Il volto coperto è proibito PUNTO! Per la dissimulazione del volto vi è una sanzione pecuniaria da pagare!

Meno 6 anni fa su tio
Risposta a BarryMc
E sicuramente sapremo se verrà sanzionata dalle autorità preposte e guidate dal Gobbi, infatti come dici tu è la legge. Detto questo sarebbe interessante sapere se ti sei soffermato sulle motivazioni di questo gesto, o se, da perfetto leone da tastiera, l'unica cosa che ti interessava era giudicare e basta (senza sentire l'altra campana).

limortaccituoi 6 anni fa su tio
Risposta a BarryMc
Sarebbe davvero troppo chiederti di leggere l'articolo e formulare un pensiero su quello? Capisco che la tiritera della legge è uguale per tutti è un bellissimo slogan, facile da imparare e da usare quando non sai cosa dire. Ma davvero, mettile assieme due frasi su cui ragioni sul tema, ti poni delle domande e poi argomenti le risposte. Te lo dico per te..sennò fai la figura del leghista ignorante che so che non sei...

BarryMc 6 anni fa su tio
Risposta a limortaccituoi
Uaooo, se ci vai giù duro. Scusa, ma per me i "concetti" sono semplici: le donne vano giustamente difese e rispettate (in tutto il mondo). Le leggi PURE!!!! Guarda che se non la pensi così è triste. In quanto agli ignoranti, hai detto bene: non sono leghista, ma neanche socialista, conservatore o liberale e nemmeno radicale, men che meno voto udc. Semplicemente sto dalla parte di chi prova a fare cose che sembrano giuste, poi chissà....

BarryMc 6 anni fa su tio
Risposta a Meno
Ho semplicemente detto che la dissimulazione del volto è punibile per legge! Non ho aggiunto altro, quindi trovo scorretta la tua osservazione. Comunque, visto che chiedi un parere, mi inchino alle motivazioni della poetessa e la rispetto per tutto quello che sta facendo a favore delle donne, oltretutto in un paese dove sono trattate peggio delle bestie. Tutto il mio rispetto. Ma le leggi, pure, vanno rispettate.

bobà 6 anni fa su tio
Risposta a Meno
Le leggi son leggi e vanno rispettate, anche se sono a volte strane. Un po' come quando ti danno la multa per le cinture: Se ti soffermi sulle motivazioni della multa, se vai a dire al poliziotto che non stai mettendo in pericolo la vita d'altri ma solo la tua, che è una legge voluta dai capitalisti a capo delle assicurazioni, ecc.... la multa è da pagare. Punto e basta. Non sei d'accordo con le multe per la cintura: non andare in auto Non sei d'accordo sul volto coperto: stai a casa tua Io quando vado nei paesi musulmani rispetto la loro legge ed i loro costumi Pretendo che loro facciano altrettanto quando vengono da noi

BarryMc 6 anni fa su tio
Risposta a bobà
Bravo, ma per alcuni capire questo semplice concetto è davvero difficile

Meno 6 anni fa su tio
Risposta a BarryMc
Perché scorretta? Una buona parte dell'articolo era incentrato sulle motivazioni del gesto, il neanche spendere una parola a riguardo a mio parere era un po strano. Certo dovrà pagare la multa, però è anche il caso di chiedersi se davvero la legge debba essere applicata in modo sistematico (come gli automobilisti, che non possono far valere nessuna motivazione) o se forse debbano essere distinti casi da casi, questa è una sana applicazione di una legge. Via Sicura insegna come un legge può essere applicata in modo sbagliato.

Thor61 6 anni fa su tio
Risposta a Meno
Certo che per essere una persona che vuol difendere questo e quello , e poi alla fine che fà?! Si copre esattamente come vogliono coloro da cui si "Vorrebbe" difendere, sottomettendosi a quello che dice di combattere questa si chiama ipocrisia, altro che cercare le motivazioni del gesto! Se vuoi passare per l'eroina di turno ne affronti anche le conseguenze, questa invece sembra più portata alla recita che alla ricerca di aiutare le donne del suo paese. Poi la legge va rispettata e fatta rispettare piaccia o meno, altrimenti ognuno fa quello che vuole.

F.Netri 6 anni fa su tio
Mi sembra piuttosto normale che, in quel covo di intellettualoidi, si levino dei fischi contro colui che ha solo tentato di affrontare l'argomento.

Meno 6 anni fa su tio
Risposta a F.Netri
Forse però bisogna ponderare la situazione e valutare anche le ragioni portate dalla poetessa, ragioni che non mi sembrano da poco. Una volta sentite, e se davvero a Giringhelli stia a cuore il tema delle donne sottomesse nei paesi arabi (come più volte da lui affermato) forse non era proprio il caso adatto per fare polemica perché era per proteggerla. Lo so che la legge dice altrimenti, ma un po di buon senso, intelligenza ed umanità possono in questo caso specifico a tollerare il fatto. Ghiringhelli si dimostra invece un estremista del no velo per non comprendere che questo fatto è un modo per tutelare Hissa Hilal da attacchi, minacce e rappresaglie. La premessa che ha fatto infatti dimostra bene l'intenzione... chiaramente chi ha poco sale in zucca non per forza ci arriva sempre...

limortaccituoi 6 anni fa su tio
Risposta a F.Netri
Ghiringhelli dovrebbe essere premiato dai gruppi femministi di tutto il mondo per la grande battaglia a favore dei diritti di tutte le donne del pianeta. Sono d'accordo.

maocr 6 anni fa su tio
Risposta a F.Netri
chissa quanti di coloro che fischiavano erano Svizzeri o Ticinesi?

SuperGigio 6 anni fa su tio
Finalmente Ghiringhelli & co (tra cui i 3 che commentano in suo sostegno) hanno avuto occasione di vedere una donna in niqab. Per vederla si é dovuta invitarla..

madras 6 anni fa su tio
Risposta a SuperGigio
Gira per Lugano e ne vedi in giro spesso, senza invitarle. Se ne sbattono della nostre leggi.

interceptors 6 anni fa su tio
Grande Ghiro!

MIM 6 anni fa su tio
Incondizionata solidarietà a Ghiringhelli. Con i soldi che guadagna questa signora dovrebbe vergognarsi: arriva a viso scoperto (vivrà normalmente a viso scoperto) e poi lo indossa per fare la piccola commedia e pubblicizzare il suo film. Non è così che da voce alle donne del suo paese, ma è così che riempie il suo portafoglio.

Meno 6 anni fa su tio
Risposta a MIM
Ti sei almeno chinato a riflettere sulle sue motivazioni? Oppure la sottomissione della donna e le violenze che ricevono nei paesi arabi è un argomento da utilizzare solo per far votare alcune leggi e si dimenticano quando ci sono situazioni non normali come questa? Mamma mia..... Che poi sia illegale va bene.... d'altronde è noto che i ticinesi non prendono mai neanche una multa quindi è noto come una trasgressione così grande della legge susciti tanti polemiche nei ticinesi frustrati che non riconoscono più le priorità della vita e non sono più in grado di distinguere una situazione dall'altra.

BarryMc 6 anni fa su tio
Risposta a Meno
Carissima, condivido molte tue osservazioni. Permettimi però di dissentire totalmente da quest'ultima parte: i ticinesi sanno scegliere e anche bene. Quello che succede fuori dai confini nazionali ne è la piena dimostrazione. Poi nessuno è perfetto...e comunque la legge va rispettata e non commentata. A proposito: mi risulta che molti ticinesi pagano multe, anche per dissimulazioni del volto. Ed è giusto così!

maocr 6 anni fa su tio
Risposta a Meno
Poteva presentarsi con un normale velo che copre la testa e non tutto il viso ed é accetteto dalla maggioranza dei muslim ,quindi le motivazioni che citi non reggono. Grande Giringhelli.

MIM 6 anni fa su tio
Risposta a Meno
Certo che mi sono soffermato sulle sue motivazioni: pubblicizzare il suo film

Meno 6 anni fa su tio
Risposta a MIM
E le altre? Quella al massimo è la motivazione per cui ha presentato il film, non del perché indossava il burqa.

Meno 6 anni fa su tio
Risposta a maocr
Se non hai capito la sua intenzione era proprio coprire il viso per evitare ripercussioni visto che aveva già subito minacce. Quindi le motivazioni reggono.

MIM 6 anni fa su tio
Risposta a Meno
Sei serio? Pensi che non sappiano chi è e che il velo 30 secondi prima non l'aveva??

Meno 6 anni fa su tio
Risposta a BarryMc
Veramente sono maschio. In ogni caso chi ha detto che la legge non si possa commentare? Nei paesi democratici le leggi vengono discusse, approvate, ma anche ridiscusse e talvolta abrogate. Ticinesi che pagano multe per dissimulazione del volto? Spero di si, non so se gli hooligan o i comunisti al 1° maggio vengono beccati e pagano multe per la dissimulazione del volto, ma ci sta. Detto questo, dubito che un ticinese multato per la dissimulazione del volto faccia un clamore paragonabile a quello descritto nell'articolo...e questo fatto dovrebbe far riflettere.

BarryMc 6 anni fa su tio
Risposta a Meno
Questo è giusto! Finalmente un punto in comune. Buona giornata

GI 6 anni fa su tio
Tutto bene ma, sotto il velo chi c'era ????
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