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VAUDUn centinaio di persone manifestano contro Tamedia

15.12.17 - 12:14
Criticati i licenziamenti e la decisione di non più diffondere il quotidiano Le Matin in versione cartacea. Il gruppo editoriale si difende: «Cinque testate sono nelle cifre rosse in Romandia»
Un centinaio di persone manifestano contro Tamedia
Criticati i licenziamenti e la decisione di non più diffondere il quotidiano Le Matin in versione cartacea. Il gruppo editoriale si difende: «Cinque testate sono nelle cifre rosse in Romandia»

LOSANNA - Un centinaio di manifestanti, in gran parte giornalisti, ha protestato stamani a Losanna contro la politica del gruppo editoriale Tamedia. Denunciano in particolare lo smantellamento della stampa attraverso licenziamenti e la decisione di non più diffondere il quotidiano Le Matin in versione cartacea. L'editore respinge le critiche.

"Tamedia uccide i vostri media", "Fake News: il futuro della stampa è radioso" si poteva leggere sugli striscioni dei dimostranti. «Stop al disprezzo, stop al cinismo», ha detto il giornalista Fabiano Citroni a nome delle redazioni di Le Matin e le Matin Dimanche. Tamedia è in buona salute, ha aggiunto ricordando che i risultati del gruppo sono in aumento (+37,1% nel primo semestre, ossia 76 milioni). I giornali invece soffrono e subiscono continue ristrutturazioni.

I sindacati Impressum e Syndicom hanno chiesto una moratoria di due anni sui licenziamenti. Tamedia deve assumere le proprie responsabilità sociali, quando i suoi introiti aumentano sulle piattaforme digitali, hanno fatto valere. L'edizione cartacea del Matin, con i suoi 50 collaboratori, deve essere mantenuta e non devono essere dimenticati gli impieghi nelle tipografie.

Tamedia respinge queste critiche, affermando di non volere lo smantellamento della stampa. «Cinque testate sono nelle cifre rosse nella Svizzera romanda, fra le quali la Tribune de Genève e Le Matin. L'editore assume le proprie responsabilità, ma dal 2016 gli introiti pubblicitari sono diminuiti di 100 milioni di franchi sul territorio nazionale», ha dichiarato all'ats il portavoce romando di Tamedia Patrick Matthey.

«Confrontato a questa situazione, Tamedia ha deciso di raggruppare da gennaio le sue forze editoriali. Si tratta di una riorganizzazione senza licenziamenti: ogni giornalista avrà il suo posto», ha assicurato. In gennaio, l'80% dei giornalisti della Tribune de Genève e di 24 heures «lavorerà come in passato nelle rispettive redazioni. La redazione centrale di Tamedia a Losanna per le pagine comuni alle due testate - economia, mondo, svizzera e sport - conterà 60 dipendenti», ha aggiunto.

In Facebook, il caporedattore di Le Matin Grégoire Nappey ha precisato di aver indicato alle redazioni che «la strategia di Tamedia è di disporre di un Matin digitale fra circa due anni, ma che non sono state prese decisioni, né stabilita una data al riguardo». I dimostranti, dal canto loro, hanno chiesto che sia garantita la perennità del giornale.

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