Il vicedirettore della Banca nazionale elogia i colori e il disegno del nuovo biglietto, svelando come più dei precedenti ne sia stato conquistato
ZURIGO - «Voilà, la nuova banconota da dieci». Presentazione non convenzionale per il terzo biglietto della serie che va a sostituire quella in corso dal 1997: dopo il taglio da 50 e quello da 20, fra aprile 2016 e maggio 2017, ecco il 10, in circolazione a partire da mercoledì prossimo. Più piccolo e maneggevole, giallo e accattivante, sulla carta difficile da falsificare, più dei precedenti ha forse conquistato il vicedirettore della Banca nazionale svizzera Fritz Zurbrügg, che ieri ne ha elogiato il colore e il disegno. La mano di un direttore d'orchestra e il globo con i fusi orari da un lato, la rete ferroviaria elvetica e il meccanismo di un orologio sull'altro, a declinare il tema del tempo che in fondo, si sa, è denaro.
Direttore, dica: quanto le piacciono i nuovi 10 franchi?
«Mi piacciono in maniera incredibile. Sono entusiasta dei colori, dell'innovazione che sta in questa banconota».
Che cos'ha di tanto speciale?
«Gli “Elementi”. Non ci sono più volti di persone, come ancora accade sul nuovo biglietto da cinquanta franchi. E il tema, il tempo cronologico, è presentato in maniera davvero diversa, originale».
A proposito... perché mettere in circolazione una banconota per volta? Perché non tutte insieme?
«Sappiamo per esperienza che ogni nuova banconota è una sfida logistica – non solo per noi, ma anche per i nostri partner. Se vengono emesse poco alla volta, è più facile per tutti portarle sul mercato in maniera seria ed efficiente».