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MondoVacanza: quando lo siamo davvero?

06.07.11 - 20:32
La vacanza puo' essere una trappola
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Vacanza: quando lo siamo davvero?
La vacanza puo' essere una trappola

Con la momentanea fine del periodo scolastico e lavorativo un numero decisamente consistente di persone accoglie la discutibile libertà a braccia aperte, cercando, con profonde boccate, di assaporarne ogni momento.

L'aggettivo ,discutibile, attribuito a questo tipo di libertà é stato da me volutamente usato per sottointendere alcune sfumature di essa che possono sfuggire agli occhi di chi ,preso dalla frenesia vacanziera, a mo' di supereroe, getta i panni dell'impiegato e si trasforma nel  prototipo ideale di villeggiante.
Queste sfumature a parer mio si manifestano nella tipologia di vacanza che la maggior parte delle persone sceglie: spesso si fugge da una routine frenetica per finire in affollati centri balneari o villaggi vacanze in balia di animatori iperattivi e programmi ricreativi di stampo militare.
Questo avviene, sempre secondo la mia modesta opinione, poiché entra in gioco il forte bisogno di appartenere ad una collettività: manifestare e condividere la propria libertà é senza dubbio corroborante, ma nocivo proprio per la  libertà stessa. 
A questo bisogno si aggiunge l'influenza del modello di vacanziere cool proposto a scopi lucrativi dalla società, ma questo é un aspetto talmente banale da indurmi ad evitare di soffermarmici.
Con questa repentina trasformazione da umile Clark Kant a macho man del bagnasciuga ci si ritrova quindi proiettati in una comunità che ha dinamiche simili a quelle da cui si cercava di sfuggire, la spontaneità e la tranquillità personale vengono soggiogate dalla spesso forzata necessità di esprimere collettivamente la capacità di sapersi divertire a dispetto del poco tempo disponibile.
Non voglio generalizzare, ci sono persone, seppur una minoranza, che prediligono sfruttare il periodo di vacanza per staccare davvero la spina dalla routine, e non si limitano a cambiare presa.
Sarebbe quindi oppurtuno smembrare il concetto comune di vacanza e demolire i modelli ideali che ci vengono, eufemisticamente parlando, suggeriti .Sono cosciente della difficoltà di quest' impresa ma credo che far prevalere la propria individualità, anche se l'ambito puo' sembrare futile,  costituisca l'unico modo per non avere in bocca quell' aspro retrogusto di costrizione che spesso impregna le nostre vacanze.
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