Partirà a luglio un progetto pilota per fornire un’assistenza adeguata ai più giovani
LOSONE - È in costante aumento il numero dei profughi minorenni non accompagnati che arrivano in Svizzera. Ecco che a partire dal prossimo 11 luglio, la Segreteria di Stato della migrazione (SEM) avvierà un progetto pilota per offrire un’assistenza adeguata. Tra i luoghi prescelti per il progetto, anche Losone (oltre a Basilea e Zurigo), come spiega il portavoce del SEM Lukas Rieder alla trasmissione SRF “HeuteMorgen”.
Di cosa si tratta? Per ogni quindici minori, è previsto l’impiego di un assistente sociale che per otto ore al giorno proporrà attività adeguate alla loro età. Nel limite del possibile, i profughi minorenni saranno in comunità separate da quelle degli adulti.
Il progetto è ben visto dall’Osservatorio svizzero sul diritto d’asilo e degli stranieri, anche se non mancano le perplessità. La responsabile Eleonora Heim, interpellata da SRF, ritiene infatti che i centri per richiedenti l’asilo non siano luoghi adatti ai giovani profughi: «È possibile fornire un’assistenza migliore all’interno di piccole comunità o famiglie». Questo per evitare il rischio che i minori vengano sfruttati.