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CANTONE«Conclusioni opposte» sull'ex-funzionario DSS. Ed è interpellanza

30.03.23 - 16:34
L'MpS confronta l'esito dell'inchiesta amministrativa con quello dell'audit esterno. E chiede lumi al Governo sugli aspetti discordanti
TiPress
«Conclusioni opposte» sull'ex-funzionario DSS. Ed è interpellanza
L'MpS confronta l'esito dell'inchiesta amministrativa con quello dell'audit esterno. E chiede lumi al Governo sugli aspetti discordanti

BELLINZONA - «Come spiega il Consiglio di Stato le conclusioni diametralmente opposte tra l’inchiesta amministrativa svolta dal Cancelliere e dal consulente giuridico e l’audit esterno?». L'MpS torna con un'interpellanza sul caso del funzionario del DSS.

Oggetto dell'atto parlamentare è la conclusione dell'audit secondo cui vi furono «errori specifici nella gestione del caso individuale dell’ex funzionario ed errori generali commessi dall’amministrazione cantonale rispetto alla gestione del personale».

Sempre secondo l'audit esterno risulta inoltre la possibilità di adottare provvedimenti individuali nei confronti di chi, avendo delle responsabilità all’interno dell’amministrazione cantonale, ha commesso errori nella gestione di questo caso. «La competenza sarebbe del Gran Consiglio e del Consiglio di Stato» sottolinea l'MpS. «Indicazioni chiare e inequivocabili che contraddicono quanto invece aveva affermato dal Consiglio di Stato», aggiunge.

Rispondendo all’interrogazione 65.21 del 23 giugno 2021 e all’interpellanza 2244 del 3 dicembre 2021 il Governo spiegava: «Preso atto della sentenza pronunciata il 29 gennaio 2019 … il 27 febbraio 2019 il Consiglio di Stato ha incaricato il Cancelliere dello Stato Arnoldo Coduri e il Consulente giuridico del Consiglio di Stato Francesco Cadenazzi di esaminare gli atti dell’inchiesta penale nei confronti dell’ex funzionario e di procedere con degli accertamenti sulla gestione del caso all’interno dell’Amministrazione cantonale (AC). Gli accertamenti non hanno preso il nome formale di “inchiesta amministrativa”, perché tutti i superiori dell’ex funzionario dell’epoca non erano più alle dipendenze dell’AC…Non potendo aver accesso alle motivazioni della sentenza penale, gli approfondimenti (audizione e raccolta di documentazione) si sono potuti svolgere solo dopo la ricezione, a fine novembre 2019, di un estratto anonimizzato della stessa. Le risultanze di detti approfondimenti ci portano a ritenere corretto l’agire dell’AC nella gestione del caso dell’ex funzionario. I provvedimenti di natura organizzativa adottati sono ritenuti proporzionati alle informazioni di cui l’AC disponeva».

Qui di seguito le domande poste al Governo

    • Su che base ha potuto affermare che l’agire dell’AC è stato corretto e che i provvedimenti di natura organizzativa adottati erano stati proporzionati alle informazioni di cui l’AC disponeva quando ora le conclusioni dell’audit affermano che l’AC ha commesso errori generali ed errori specifici alla gestione del caso individuale dell’ex funzionario?
    • Pensa di sottoporre ad un esame critico la gestione dell’inchiesta amministrativa, che oggi appare perlomeno superficiale se non negligente, da parte del Cancelliere e del Consulente giuridico?
    • Come intende dar seguito alle conclusioni dell’audit laddove indicano che sarebbe possibile adottare provvedimenti individuali nei confronti di chi all’interno dell’amministrazione cantonale ha commesso errori nella gestione di questo caso?
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COMMENTI
 

Evry 12 mesi fa su tio
Facenda veramente VERGOGNOSA e risultato della gestione di certi Consiglieri di Stato....... e (s)parlamentari

bic66 12 mesi fa su tio
Pronzini.. Basta! 🤬🤬🤬 Ne abbiamo pieni gli amenicoli delle tue interpellanze inutili, costose e pensate solo per farti vedere in campagna elettorale.

F/A-19 12 mesi fa su tio
Risposta a bic66
Perché inutili, ha solo detto che ci sono stati due risultati diametralmente opposti tra le inchieste e chiede se qualcuno debba rispondere di questo. A me sembra doveroso sottolinearlo, vergognoso invece che si insabbia tutto malgrado l’evidenza dei fatti ma si sa che in Ticino questa è la prassi, bastonare le minoranze che rallentano l’intrallazzo.
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