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CANTONEUn «masso nelle torbide acque delle commissioni paritetiche»

23.01.23 - 07:58
Una nuova proposta di legge dell'UDC chiede maggiore trasparenza e tutela per le buste paga dei lavoratori sotto CCL
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Paolo Pamini, UDC.
Paolo Pamini, UDC.
Un «masso nelle torbide acque delle commissioni paritetiche»
Una nuova proposta di legge dell'UDC chiede maggiore trasparenza e tutela per le buste paga dei lavoratori sotto CCL

BELLINZONA - Regolare l’operato delle commissioni paritetiche in modo da tutelare meglio la busta paga dei lavoratori sotto contratto collettivo. È questo l'obiettivo della proposta di legge depositata questa mattina in Gran Consiglio, per l'UDC, dal deputato Paolo Pamini. Un, citando testualmente, «masso nelle torbide acque delle commissioni paritetiche».

Le suddette commissioni paritetiche servono ad attuare e verificare il rispetto dei contratti collettivi di lavoro e «incassano decine di milioni di franchi dalle trattenute obbligatorie prelevate sulle buste paghe dei lavoratori», si legge in un comunicato dell'UDC Ticino, che mediante l'iniziativa presentata oggi - nella forma elaborata - intende «offrire alle parti sociali una maggiore trasparenza e coinvolgimento su cosa accade con i mezzi finanziari delle paritetiche».

Nel dettaglio, «si chiede che i conti siano condivisi annualmente con i salariati e datori di lavoro toccati, che questi li approvino - pena il divieto di prelevare i contributi in busta paga -, e che siano vietati riversamenti di contributi dalla rispettiva paritetica ai sindacati. Infine, se la paritetica desiderasse delegare a terzi sue funzioni, servirebbe la doppia maggioranza di salariati e datori di lavoro favorevoli».

Tre sono quindi gli «elementi chiave» che l'iniziativa propone: l'obbligo di allestire i conti della relativa commissione, garantendone la pubblicità nei confronti di tutti i salariati e i datori di lavoro toccati dal relativo CCL; l'approvazione, entro sei mesi, della chiusura dei conti annuali mediante doppia maggioranza; il divieto di riversare ai sindacati parte del prelievo in busta paga, a garanzia dell'indipendenza e della neutralità della commissione paritetica.

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COMMENTI
 

Lux Von Alchemy 1 anno fa su tio
Questo concetto sulla trasparenza dovrebbe essere esteso ad ogni organo sociale, para-sociale, Cantonale, Comunale, con revisori cambiati a ruota ogni 2 anni ed una Commissione formata da almeno 5 individui rigorosamente non coinvolti in partiti, amministrazioni, avvocati, ma persone istruite di classe media prive di interessi o “concussioni”. Difficile? Sì. Un utopia? Forse. Ma se si volesse affermare che ci si trova in uno Stato Democratico, questo è lo scenario che dovrebbe esistere. Dove siamo ora? Nell’autocrazia gestita da pochi per l’interesse di pochi. E poi, da buoni ipocriti con la coscienza sporca, inveiamo verso gli altri nel tentativo di distogliere l’attenzione dai nostri misfatti.

F/A-19 1 anno fa su tio
Direi che questa trasparenza dovrebbe già essere un obbligo, forse oggigiorno si preleva più del dovuto? Qualcuno ha qualcosa da nascondere? Se no ben venga una totale chiarezza dei conti.

Evry 1 anno fa su tio
Risposta a F/A-19
Certo. ma tra di loro (molti lazzaroni) sussiste il protezionismo a vicenda

Alex 1 anno fa su tio
Ottimo!
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