
BELLINZONA - Il Consiglio di Stato ha deciso di sospendere il progetto legato al nodo intermodale di Locarno-Muralto. «Occorre infatti più chiarezza a livello locale e regionale», si legge sul comunicato stampa.
Nel 2019 - ricordiamo - l'esecutivo cantonale, i Municipi di Muralto e Locarno, la Commissione intercomunale dei trasporti del Locarnese e Vallemaggia (CIT) e le FFS avevano sottoscritto una dichiarazione di impegno concernente la realizzazione del nodo di interscambio della stazione di Locarno-Muralto, opera centrale del Programma d’agglomerato (PALoc). Un progetto che si inseriva in un concetto urbanistico e di riqualifica del comparto, sviluppato nel 2016 tramite una procedura di mandati di studio in parallelo.
Gli impegni di Cantone e Comune - Con la convenzione e sulla base del progetto preliminare elaborato congiuntamente, il Cantone si era impegnato a progettare e realizzare le componenti viabilistiche e trasportistiche del nodo intermodale (riassetto della strada cantonale, nuova conduzione trasporti pubblici e viabilità locale, terminale bus, riqualifica piazzale della stazione, posteggi per biciclette, conduzione mobilità pedonale e ciclabile). Il Municipio di Muralto, da parte sua, si era invece impegnato a concretizzare le basi pianificatorie complementari per sviluppare gli altri contenuti del comparto (spazi commerciali e lavorativi all’interno del terminal bus, nuovo autosilo P+R e per i bisogni di corta durata, ala residenziale e parco a monte della stazione).
Mancato consenso - Il Consiglio di Stato ha così proceduto ad allestire il progetto stradale per le parti di sua competenza e a richiedere al Parlamento il credito di realizzazione (CHF 15 milioni). Quest’ultimo è parte del Messaggio governativo n. 7927 dell’11.11.2020 relativo a investimenti per complessivi CHF 32 milioni. Parallelamente, il Municipio di Muralto ha sottoposto al Consiglio comunale la proposta di modifica del Piano regolatore e la richiesta di credito per le proprie parti d’opera. Le decisioni prese dal Consiglio comunale sono state oggetto di tre ricorsi e di una raccolta di firme per richiedere il referendum. Il Governo ha recentemente accolto i ricorsi e annullato le decisioni del Consiglio comunale.
Non ci sono più le premesse - Constatando come il lavoro congiunto degli scorsi anni non possa più essere considerato condiviso, tanto che a livello locale è emersa l’intenzione di rimettere in discussione pure elementi importanti del nodo di interscambio, ciò che costituisce un unicum a livello cantonale per questo genere di opere, per il Cantone non sono quindi date le premesse per procedere con il progetto.
Un nuovo messaggio senza il nodo intermodale - Per questa ragione il Consiglio di Stato nella seduta odierna ha deciso di ritirare il messaggio governativo n. 7927 previsto all’ordine del giorno della seduta della prossima settimana e chiedere al Dipartimento del territorio di preparare un nuovo messaggio con i medesimi contenuti del messaggio n. 7927, ad eccezione dei crediti per il nodo intermodale di Locarno-Muralto. Con questo secondo messaggio il Governo intende procedere senza indugio con le altre 12 misure del PALoc2 e PALoc3 e con le progettazioni previste che non sono oggetto di contestazione.
Un nuovo credito quando verrà trovato un consenso - Il Consiglio di Stato ripresenterà la richiesta di credito per il nodo intermodale quando Enti locali e CIT avranno chiarito i propri intendimenti e trovato, analogamente a quanto avvenuto negli altri agglomerati del Cantone, un adeguato consenso su questa imprescindibile misura del PALoc.