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LUGANOQuadri: «Il Municipio ha ceduto al ricatto PLR»

07.10.21 - 17:36
È Roberto Badaracco il nuovo vicesindaco di Lugano: «La scelta non leghista era dovuta»
Tipress
Quadri: «Il Municipio ha ceduto al ricatto PLR»
È Roberto Badaracco il nuovo vicesindaco di Lugano: «La scelta non leghista era dovuta»

LUGANO - Alle elezioni comunali dello scorso 18 aprile, il leghista Lorenzo Quadri aveva ottenuto 10'046 preferenze. Il PLR Roberto Badaracco si era invece fermato a 7'676. Eppure oggi la carica di vicesindaco è andato al secondo. «Non ne faccio una questione di orgoglio ferito, ma è chiaro che c'è qualcosa che stona» ci dice Quadri a poche ore dalla decisione del Municipio, unendosi così alle critiche avanzate dal suo movimento.

 «Siamo in una democrazia e contano i voti: da sempre il secondo candidato più votato ottiene il vicesindacato, non vedo motivi particolari per discostarsi da questa prassi». È andata così in occasione delle ultime elezioni comunali, quando la carica è stata assegnata a Michele Foletti. «Nel frattempo non è cambiato nulla dal punto di vista della forza elettorale».

Eppure stavolta è andata diversamente: «Il Municipio ha ceduto al ricatto del PLR, che minacciava di non collaborare se non avesse ottenuto il vicesindacato» afferma ancora Quadri. «Mi riesce difficile immaginare che questo comportamento possa essere l'alba di una collaborazione pacifica».

Badaracco: «Un segno di più condivisione» - La vede diversamente il nuovo vicesindaco Roberto Badaracco, secondo cui la scelta di un municipale non leghista era dovuta. «La decisione è stata presa dalla maggioranza dell'Esecutivo, penso che i partiti che lo compongono abbiano voluto dare un segno di più condivisione e suddivisione delle responsabilità» ci dice. Insomma, assegnare il vicesindacato alla seconda forza politica «significa unità e coesione, voglia di lavorare insieme». Inoltre, sottolinea ancora Badaracco, funziona così in tutti i Comuni ticinesi.

La Lega «ha perso un seggio» - Non solo: Badaracco osserva anche che le dinamiche in seno all'Esecutivo cittadino di Lugano sono cambiate. «Con l'entrata in Municipio di un UDC (Tiziano Galeazzi, ndr), la Lega - che lo voglia o no - ha perso un seggio, anche se era sulla stessa lista. Concentrare le cariche di sindaco e di vicesindaco su due leghisti in un Municipio formato da sette persone sarebbe stato, a mio modo di vedere, completamente sproporzionato». Secondo Badaracco, lo avrebbero percepito anche i colleghi degli altri partiti. «E hanno voluto dare un segnale antitetico, in cui tutti sono qui per lavorare».

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