Cerca e trova immobili
Prestito interbibliotecario: «Perché quell'aumento?»

CANTONEPrestito interbibliotecario: «Perché quell'aumento?»

25.01.21 - 08:36
L'incremento delle tariffe ha fatto scattare un'interrogazione del Partito comunista
Depositphotos (archivio)
Prestito interbibliotecario: «Perché quell'aumento?»
L'incremento delle tariffe ha fatto scattare un'interrogazione del Partito comunista

BELLINZONA - Il Partito comunista interroga il Consiglio di Stato ticinese sull'aumento del costo del prestito interbibliotecario, gratuito fino ad alcuni decenni fa.

«È una misura che penalizza ulteriormente un settore già duramente provato dalla pandemia», scrivono i deputati Massimiliano Ay e Lea Ferrari, che chiedono al Governo cantonale di motivare l'aumento della tariffa e di chiarire se prima di procedere sono stati consultati lavoratori delle biblioteche, studenti e docenti.

Inoltre, i deputati comunisti chiedono pure all'esecutivo se, in futuro, la spesa per l'intera tariffa possa essere coperta dal Cantone, «così da rendere il servizio gratuito per tutti gli utenti del Sistema Bibliotecario Ticinese».

Le domande dell'interrogazione

    1. A cosa è dovuto l'aumento della tariffa dei prestiti interbibliotecari (per libri provenienti da biblioteche di altri Cantoni) da 5 a 10 franchi per documento? Ci risulta che il prestito fuori Cantone da tempo costa 12 franchi ma che fino allo scorso anno il Cantone offriva la differenza (cioè 7 franchi), come mai si è smessa questa prassi? A quanto ammontava il sussidio complessivo del Cantone per questo servizio?
    2. Sono stati consultati i lavoratori delle biblioteche, gli studenti, i docenti, ecc. prima di procedere a questo aumento tariffario? E come mai gli utenti delle biblioteche cantonali a inizio gennaio ancora non avevano ricevuto un avvertimento nonostante, a quanto ci risulta, la risoluzione (n. 454) sia stata approvata già lo scorso 9 dicembre?
    3. Il CdS non ritiene che un tale aumento, a maggior ragione in un periodo di accresciute difficoltà economiche per i singoli cittadini come quello che stiamo vivendo, possa risultare poco sociale e altamente controproducente per chi necessita per lavoro, studi e ricerche di documenti provenienti da fuori Cantone? Non sarebbe opportuno un dietrofront in questo ambito e reintrodurre perlomeno la precedente tariffa di 5 franchi?
    4. Il CdS ritiene possibile, in futuro, coprire le spese dell'intera tariffa, così da rendere il servizio gratuito per tutti gli utenti del Sistema Bibliotecario Ticinese?
    5. A livello svizzero è stato introdotto il nuovo sistema bibliotecario SLSP. In Ticino, soltanto le biblioteche universitarie dell'USI hanno aderito a tale sistema. Per quale motivo le altre biblioteche ticinesi, in particolar modo quelle cantonali, non hanno aderito a questa iniziativa?
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE