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CANTONE«La presa a carico dei pazienti con problemi psico-sociali è sempre garantita?»

24.12.20 - 13:28
Raoul Ghisletta chiede lumi al Governo su questa tematica sensibile tramite un'interrogazione.
Ti-Press (archivio)
«La presa a carico dei pazienti con problemi psico-sociali è sempre garantita?»
Raoul Ghisletta chiede lumi al Governo su questa tematica sensibile tramite un'interrogazione.

LUGANO - «È sempre garantita la presa a carico territoriale dei pazienti con problematiche psico-sociali?». È la domanda centrale di un'interrogazione inviata al Governo da Raoul Ghisletta che chiede lumi su questa tematica sensibile. «Dal punto di vista della salute pubblica e della LASP, una presa a carico esclusivamente territoriale è certamente auspicabile. Non per tutti però. Alcuni pazienti necessiteranno sempre e comunque un temporaneo ricovero in una struttura acuta psichiatrica», sottolineava la Commissione speciale sanitaria sulla pianificazione socio-psichiatrica cantonale una decina di anni fa.

Ciò significa - ricorda Ghisletta nel suo atto parlamentare - che il paziente nel limite del possibile, dovrebbe essere seguito sul territorio e solamente se necessario ricoverato in Clinica. E significa anche che dopo essere stato dimesso dalla Clinica il paziente deve essere seguito nuovamente dai servizi presenti sul territorio. «Appare evidente - precisa Ghisletta - il ruolo centrale dei SPS e delle altre realtà lavorative sviluppatesi in questi anni, come l’Home Treatment nel Sopraceneri e/o l’équipe dei Progetti complessi. È fondamentale - continua il deputato socialista - un forte coordinamento fra queste diverse entità, sia prima del ricovero, sia dopo il ricovero del paziente. Come pure è fondamentale la continuità terapeutica garantita dalle équipe territoriali».

A fronte di queste «segnalazioni di criticità rispetto all’applicazione sistematica del modello descritto» Ghisletta pone cinque domande al Governo.

    1. Conferma che il personale socio-sanitario degli SPS deve recarsi a domicilio su richiesta dei familiari di persone con problemi psico-sociali, in modo che esso possa, nel limite del possibile, prenderlo a carico sul territorio ed evitare un ricovero in Clinica? In che misura e perché ciò non avviene sempre? Quali sono i protocolli in vigore?
       
    2. Conferma che prima di un ricovero alla CPC un paziente in linea di massima deve essere stato preso in carico dal personale degli SPS? In che misura e perché ciò non avviene sempre?

    3. Conferma che occorre fare in modo che il paziente ricoverato in Clinica mantenga il contatto con il personale degli SPS? Come viene favorito questo contatto tra il paziente e gli SPS? In che misura e perché ciò non avviene sempre?
       
    4. Conferma che al momento della dimissione del paziente dalla CPC la Clinica deve informare i SPS per garantire la continuità terapeutica? In che misura e perché ciò non avviene sempre? Quali sono i protocolli in vigore?
       
    5. Esiste un coordinamento sistematico fra CPC, SPS, Home Treatment e Progetti complessi? In che misura e perché il coordinamento non avviene sempre? È auspicabile creare un’unità di coordinamento per migliorare la presa a carico territoriale dei pazienti con problematiche psico-sociali?

 

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COMMENTI
 

matrix61 3 anni fa su tio
Caro occhiaperti ma non troppo! sai cosa vuol dire depressione? Io si perché ci convivo ogni giorno e non lo auguro a nessuno, pensa bene prima di parlare di cose che non sai

occhiaperti 3 anni fa su tio
Risposta a matrix61
welcome to the club !!!

Tato50 3 anni fa su tio
Risposta a matrix61
È la "cosa" più schifosa che ti possa capitare che ti condiziona la vita in un modo terribile. Io ho toccato il fondo e piano piano sono risalito ma liberarsene del tutto è quasi impossibile. Ho avuto un pregio però; ho affrontato quattro cancri e relativi interventi con una tranquillità che quasi mi ha spaventato ( non ho bevuto neh ? ). Per me erano meno peggio di quello che l'altra comportava. Ora, grazie a uno competente che molti criticano e lo si vede in un Blog che c'è adesso, ne sono uscito ma ogni tanto il dolore al petto e il nodo in gola fanno ancora la loro apparizione. Da pochi mesi, in un incidente stradale, ho perso il bambino di 13 mesi di mia figlia. Se fossi stato ancora nelle condizioni che ti ho descritto sopra non credo che sarei qui a scriverti . Auguri, se ne esce ma non da soli ;-))

occhiaperti 3 anni fa su tio
Forse vuole essere sicuro di essere lui stesso curato alle spese della comunità?
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