Cerca e trova immobili

LOCARNO«Lo stand di tiro di Ponte Brolla deve essere dismesso»

22.12.20 - 16:18
Il Partito Socialista di dice pronto al referendum
tipress (archivio)
«Lo stand di tiro di Ponte Brolla deve essere dismesso»
Il Partito Socialista di dice pronto al referendum

LOCARNO - «O si trovano soluzioni adeguate e definitive o saremo pronti al referendum contro nuovi crediti». Torna d’attualità il tema dello stand di tiro di Ponte Brolla dopo che, lunedì, il Consiglio comunale di Locarno ha votato un credito di 400'000 franchi riguardante alcune misure di risanamento e di manutenzione straordinaria dello Stand e, la stessa sera, anche il Consiglio
comunale delle Terre di Pedemonte si è espresso favorevolmente in merito.

«Le discussioni sono state un momento importante per fare il punto su questa annosa questione che da troppo tempo non viene adeguatamente affrontata - sottolinea il PS in una nota -. È infatti noto a tutti come la convivenza fra l’attività dello stand di tiro e le caratteristiche paesaggistiche, residenziali e turistiche dell’area di Ponte Brolla, risulti essere assai problematica: in particolare a causa dei disagi provocati a livello fonico».

Secondo i socialisti «occorre attivare immediatamente la ricerca - a livello regionale o cantonale - di una soluzione definitiva, che consideri come prioritario e inderogabile il rispetto dei limiti fissati dall’Ordinanza federale sull’inquinamento fonico».

Stando alle direttive cantonali una soluzione in proposito va trovata entro il 2024. Per questo motivo, il PS annuncia che «in assenza di un progetto vincolante di dismissione, saremo pronti al referendum contro nuovi crediti di “risanamento”, che non farebbero altro che continuare ad avallare una situazione divenuta ormai insostenibile».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

vulpus 3 anni fa su tio
Questa volta è ampiamente condivisibile la richiesta di chiudere questo anacronistico impianto. Se pensiamo che si trova in mezzo ad una delle zone più apprezzate del Ticino, sia dai residenti che dagli ospiti, non è più tollerabile questo utilizzo del sedime per sparare con fucili e pistole. Chiaro la soluzione non è dietro l'angolo. Gobbi e compagni preferiscono apparire sui media che operare in modo sollecito e deciso. Il problema è sul tavolo da oltre 10 anni,ma la soluzione Ceneri è non è ancora all'orizzonte. Che anche i militari riducano l'obbligo del tiro fintanto che non ci sarà l'alternativa ., mezzo sicuramente di pressione su un governo troppo latitante.

Meck1970 3 anni fa su tio
Per la sinistra l'importante è sempre fare chiudere tutto ..... non trovare soluzioni per tenere aperto delle attività che ci sono già da tanti anni. Se i soldi andavano per le loro cose ..... allora tutto andava bene .......

don lurio 3 anni fa su tio
Ma é solo dato dagli stand di tiro l'inquinamento fonico: Provate ad abitare in vicinanza di 7 campi da tennis esterni d'estate (dalla mattina alla sera ore 2200 rumore delle palle, grida ecc.. ecc.Provate ad abitare vicino agli stadi di calcio ,Provate ad abitare vicino alla ferrovia, mi domando perchè hanno messo i ripari fonici lungo le autostrade e strade primcipali. L'autorità ha anche il dovere di dare la possibilità di praticare tutti gli sport riconosciuti.Hanno fatto il centro sportivo a Tenero ( a livello Federale ) quanti sport non hanno dato la possibilità di parteciparvi. Per quanto a mia saputa gli orari di apertura degli stand di tiro (tutto il Ticino) sono di poche ore settimanali.

Galium 3 anni fa su tio
Il PS ha completamente ragione. Le regole sull'inquinamento devono essere rispettate. È assurdo poi chiedere alla gente di andare ad abitare altrove. Si tratta di inaccettabile arroganza

pardo54 3 anni fa su tio
Mi chiedo perché certa gente prima di mettersi alla tastiera non verifica i collegamenti con il cervello. Eviterebbero di scrivere panzane su argomenti che non conoscono.

LHOST 3 anni fa su tio
Se il problema è il rumore cè da sottolineare quanti appartamenti sfitti ha il ticino e in quanto poco tempo la gente possa andarsene da li dato che il “problema” sicuramente sapevano esistesse. È come andare a vivere in centro a bellinzona e lamentarsi del rabadan troppo chiassoso, troppo facile lamentarsi al posto di conviverci

Güglielmo 3 anni fa su tio
stranamente sempre loro.... rossi come il mantello di lucifero
NOTIZIE PIÙ LETTE