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GRAVESANO / BEDANOMedio Vedeggio: «Un’aggregazione che non s’ha (ancora) da fare»

21.09.20 - 09:12
La Lega dei Ticinesi di Gravesano è perplessa, sia per ragioni finanziarie, sia per l'assetto organizzativo.
Ti Press
Medio Vedeggio: «Un’aggregazione che non s’ha (ancora) da fare»
La Lega dei Ticinesi di Gravesano è perplessa, sia per ragioni finanziarie, sia per l'assetto organizzativo.
«Tutto verrebbe centralizzato a Bedano, Gravesano perderebbe la propria identità», lamentano.

GRAVESANO - Per la Lega dei Ticinesi di Gravesano unirsi in questo momento a Bedano è prematuro. Già contrari durante la votazione dello scorso 16 giugno in Consiglio comunale, gli esponenti della Lega tornano ora alla carica con una presa di posizione in cui precisano gli argomenti del loro dissenso.

A generare perplessità sono soprattutto ragioni di ordine finanziario, a cominciare dal moltiplicatore d’imposta. Il progetto cantonale - affermano - ipotizza per il nuovo Comune di Medio Vedeggio il 75%: «un’utopia», secondo gli oppositori, alla luce delle incertezze che regnano in campo economico in seguito alla pandemia.

Tanto più che il gettito fiscale di Bedano dipende nella misura del 40-45% proprio dalle persone giuridiche, ossia dalle aziende. A Gravesano invece le imposte provengono per l’85% dalle persone fisiche. E con le scuole in costruzione a Bedano, per le quali è stimato un investimento di 11 milioni di franchi, il 75% di moltiplicatore «è poco realistico», aggiungono gli oppositori del progetto aggregativo.

Del nuovo Comune preoccupa poi l’assetto organizzativo proposto: istituzioni, servizi finanziari, amministrazione, ufficio tecnico, ecc… che verrebbero centralizzati a Bedano.

A detta della Lega dei Ticinesi ciò provocherebbe uno «snaturamento di Gravesano, che perderebbe la propria identità e i propri servizi, trovandosi relegato a semplice “aggregato” di Bedano». Quello degli oppositori non è però un “NO” di principio. In effetti suggeriscono il coinvolgimento delle altre località limitrofe del Vedeggio «facendo l’esercizio una sola volta e creando un nuovo Comune realmente più forte e competitivo». 

Ora il progetto è nelle mani dei cittadini di Gravesano e Bedano, chiamati il 18 ottobre ad esprimersi sull’opportunità di questo matrimonio a due.

Come quello pronunciato il 16 giugno scorso dai Consigli comunali – 19 favorevoli e 1 astenuto a Bedano, 11 “sì”, 7 “no” e 1 “astenuto” a Gravesano – anche quello popolare sarà un voto consultivo. Che avrà comunque un peso nelle valutazioni che il Consiglio di Stato farà prima di eventualmente sottoporre il progetto al Gran Consiglio.

Il prossimo 18 ottobre si capirà in definitiva se questo matrimonio s’ha o non s’ha da fare.

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