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CANTONEL’UDC difende i ticinesi per la sanità cantonale

29.05.20 - 19:02
«Veglieremo che misure e potenziamenti di posti di formazione e di impieghi supplementari siano destinati ai residenti»
TiPress - foto d'archivio
L’UDC difende i ticinesi per la sanità cantonale
«Veglieremo che misure e potenziamenti di posti di formazione e di impieghi supplementari siano destinati ai residenti»

MONTEGGIO - L'Udc ticinese chiede al Cantone di potenziare l'organico autoctono all'interno dell'Ente ospedaliero cantonale. Investendo sulla formazione di personale locale. Lo ha fatto anche a metà aprile con un’interpellanza firmata da Tiziano Galeazzi. A cui il Consiglio di Stato ha risposto.

Dall'annuncio fatto pubblicamente dall'EOC per l'assunzione di personale extra, quasi 800 persone si sono annunciate per operare durante la crisi pandemica. «Il concorso era stato riservato ai soli residenti - scrive l’UDC in una presa di posizione -. Nonostante ciò, un centinaio di candidature sono entrate dall’estero, tutte scartate».

La pandemia di coronavirus ha evidenziato la dipendenza del nostro cantone dal personale transfrontaliero, soprattutto nel settore sanitario. All’interpellanza il Governo ha risposto pure che «negli ultimi anni, il numero di personale infermieristico formato in Ticino è raddoppiato da 100 a 200, grazie al potenziamento dei posti di stage offerti dalle strutture ospedaliere». E «il Consiglio di Stato sta implementando una serie di misure (facilitazioni amministrative, semplificazione dei regolamenti scolastici, calcolo del potenziale formativo) per incrementare ancora i posti di stage e recuperare le persone formate uscite dal circuito lavorativo, ma ancora in età attiva».

Dal canto suo i democentristi assicurano che «veglieranno con attenzione a che queste misure e potenziamenti di posti di formazione e di impieghi supplementari siano esclusivamente destinati ai giovani residenti in Ticino e alle persone in cerca di lavoro che vivono in Svizzera italiana». 

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