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CANTONE«Anche per me l'influencer non è una professione»

17.02.20 - 18:12
Manuele Bertoli ha risposto all'interpellanza del PC sull'evento organizzato alla città dei mestieri di Bellinzona
Ti Press
«Anche per me l'influencer non è una professione»
Manuele Bertoli ha risposto all'interpellanza del PC sull'evento organizzato alla città dei mestieri di Bellinzona

BELLINZONA - Manuele Bertoli è d'accordo con il Partito comunista: l'influencer non è una professione.

Fra i vari atti parlamentari evasi oggi in Parlamento, il consigliere di Manuele Bertoli ha risposto all'interpellanza del Partito comunista sull'evento "Professione influencer" organizzato alla Città dei mestieri di Bellinzona. «La serata non era volta a promuovere l’attività di influencer, che non è una professione e non può definirsi tale, ma per affrontare con sguardo critico qualcosa che fa parte della realtà attuale, piaccia o non piaccia», ha sottolineato il direttore del DECS. 

Lea Ferrari e Massimiliano Ay - ricordiamo - avevano sottoposto una serie di domande al Governo, che andavano dall'opportunità o meno di «illudere i giovani che cercano uno sbocco professionale solido con proposte fumose», al fatto che con questo evento si promuovesse «la nefasta cultura dei soldi facili». Critiche che Bertoli ha rispedito al mittente.

E ha assicurato che no, non è prevista alcuna serata "diventare rockstar".

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COMMENTI
 

4cerchi 4 anni fa su tio
Mi scusi perché non la racconti bene cara calotta che dai del nazzista al sottoscritto. Questa è una offesa verso quelli che hanno scritto riguardo ad un articolo. Ripeto io non mi son mai permesso di giudicare i commenti altrui e ne leggo di parole offensive. Poi rispondo anche a quello altro dicendo è stato votato. Si è vero ma di preferenze non è che ha brillato. In breve siamo come alla storia della deputata in Emilia con maggiori voti ma quasi tutte le regioni sono della lega di Salvini. Ritengo che l ipocrisia è ben nota. Lo sappia bene che il ticinese quando c'è da dire qualcosa se ne sta zitto zitto poi al bar avanti teorie. Cordiali saluti e a mai più rileggerla.

Calotta Polare 4 anni fa su tio
Infatti, è stato cancellato anche il mio, in risposta a 4cerchi. Invece la sua affermazione "arroganza da down" è stata lasciata. Immagino la redazione avvalli l'idea che sia concesso usare la sindrome di down come "difetto" per apostrofare qualcuno. Mi potete spiegare invece cosa c'era di degno di censura nella mia, di risposta?

Calotta Polare 4 anni fa su tio
Risposta a Calotta Polare
Risposta per miba e 4cerchi qui sotto

miba 4 anni fa su tio
Risposta a Calotta Polare
Ecco, vedo che ora è stato cancellato tutto (meglio così...)

Disà 4 anni fa su tio
mi raccomando alle 22 tutti a letto e in autostrada 80 all' ora

comp61 4 anni fa su tio
capiamoci, professione: attività esercitata in modo continuativo a scopo di guadagno. Si deduce che l`influencer può essere ed è una professione. Se poi alla gente non piacciono questi nuovi mestieri, le roncole e le falci sono sempre là ad aspettarli. Fosse per me questi influencer farebbero tutti la fame, ma non per questo dico che non possono avere il loro spazio. In realtà hanno fatto breccia in un nuovo mercato e io dico loro: bravi.

MIM 4 anni fa su tio
Risposta a comp61
Non sono mestieri, sono meteoriti che passano. Molti influencer (o meglio molti "voglia di farne saltami addosso"), finito il periodo di notorietà finiscono in depressione. Non è un lavoro, è un mezzo di marketing utilizzato dalle aziende, nulla di più. La superficialità a pagamento, e masse di pecore che belano contente.

sedelin 4 anni fa su tio
Risposta a MIM
bravo, cosa è!

comp61 4 anni fa su tio
Risposta a MIM
mestiere: "Qualsiasi attività specifica, di carattere prevalentemente manuale, appresa per lo più con la pratica e il tirocinio ed esercitata quotidianamente e a scopo di guadagno". Infatti l`influencer non é un mestiere sotto quest`ottica, ma una professione lo é di sicuro.

Mattiatr 4 anni fa su tio
Risposta a MIM
In realtà è tutta una questione di marketing. Se sono bravi ad analizzare il mercato persistono, altrimenti scompaiono. Dire che chi diventa virale per un anno è un ''influencer professionista'' è come dire che io sono un capo cantiere perché ho rifatto il muro in giardino. Le leggi del mercato sono chiare, se la tua offerta non asseconda una domanda non vendi, quindi tutti i mestieri possono generare un anno di guadagno per poi scomparire. Inoltre a contrario delle varie televisioni loro non hanno un'entrata costante data da un canone.

sedelin 4 anni fa su tio
Risposta a sedelin
*così é!

sedelin 4 anni fa su tio
certo che no! che chiunque possa influenzare è opinabilissimo, ma fa parte della libertà individuale. peró una professione appresa a scuola differisce alquanto dal faidate facile facile. no, l’influenzatore è una cosa a sè, non una professione che si inpara tramite una formazione.

sedelin 4 anni fa su tio
Risposta a sedelin
*impara

Mattiatr 4 anni fa su tio
Risposta a sedelin
Difatti come 50 anni fa non ci sono formazioni specifiche e la gente impara strada facendo. Mio nonno non ha imparato a scuola come si fa la malta, pensa te che ha fatto il muratore per tutta la vita.

gigipippa 4 anni fa su tio
Viene fatta eccezione per coloro che propagano le idee del partito Ti-Cinese.

miba 4 anni fa su tio
Ho capito. Nel nostro bel Ticino (sempre immancabilmente all'avanguardia sui tempi, sulle situazioni e sui cambiamenti che ci ruotano attorno...) il concetto di professione rimane solo quello dei comunisti, dei sinistri, dei sinistrati e dei sinistroidi, alias solo se il presupposto è il salario AVS... Poveri giovani, oltre alla situazione di zona di confine ed ai frontalieri ora ci si mettono anche i politici di sinistra a precludere loro qualsiasi senso/idea di imprenditorialità ed a spianare loro la strada quali probabili nuovi working poor's....

miba 4 anni fa su tio
Risposta a miba
Ah, prima di postare ho cercato di informarmi cosa fa un influencer, quali sono i suoi guadagni e in quali Bambi ti e operativo
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