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CANTONEI verdi chiedono al Governo di contrastare l'esodo dei giovani

03.02.20 - 15:11
«Come intende affrontare il Consiglio di Stato questa problematica?», si legge tra le dieci domande dell'interrogazione
TiPress - foto d'archivio
I verdi chiedono al Governo di contrastare l'esodo dei giovani
«Come intende affrontare il Consiglio di Stato questa problematica?», si legge tra le dieci domande dell'interrogazione

BELLINZONA - Giovani tra i 20 e i 39 anni lasciano il Ticino per recarsi in altri cantoni o all’estero in misura di quasi 800 all’anno. Negli ultimi 20 anni in totale quasi 8mila giovani hanno lasciato il nostro cantone. «Qualcosa dev’essere fatto» scrivono i Verdi del Ticino che, insieme ai Giovani, hanno inoltrato un’interrogazione al Consiglio di Stato.

Al Governo viene chiaramente chiesto di fare qualcosa affinché «i giovani ticinesi possano trovare nel loro cantone d’origine un posto stimolante dove poter tornare a vivere, trovare un lavoro dignitosamente retribuito e confacente alle loro aspirazioni professionali, dove poter sentirsi valorizzati e incoraggiati a mettere al servizio del territorio e del benessere di tutte e tutti le proprie esperienze e la propria formazione».

Sono dieci le domande poste al Consiglio di Stato, per capire se intenda mobilitarsi per «arginare il fenomeno dell’emigrazione dei giovani oltralpe e all’estero»:

- Se conferma le cifre che sono state menzionate nell’approfondimento de la Regione e la tendenza all’aumento delle partenze?
- Se è a conoscenza delle principali ragioni per cui questo fenomeno esiste? Se invece non lo è, intende il Consiglio di Stato commissionare uno studio per confermare le varie motivazioni suggerite?
- Se intende mobilitarsi per arginare il fenomeno dell’emigrazione delle e dei giovani ticinesi oltralpe e all’estero;
- Se sì, in che modo intende farlo?
- Ammesso che una delle probabili principali cause dell’emigrazione di giovani ticinesi oltralpe sia la ricerca di un posto di lavoro con una retribuzione maggiore rispetto a quella offerta dal mercato del lavoro ticinese. Come intende affrontare il Governo ticinese questa problematica?
- Un’altra possibile ragione dell’esodo giovanile potrebbe essere l’incompatibilità delle professioni acquisite con l’offerta del mercato del lavoro ticinese. Potrebbe il Consiglio di Stato prendere in considerazione l’idea di potenziare/incentivare in modo dinamico e mirato alcuni settori economici piuttosto che altri sulla base della formazione acquisita dai giovani come soluzione a corto termine?
Esempio: se durante gli ultimi 5 anni sono state formate molte persone in ambito sociale/artistico ma in misura minore in ambito tecnico/ingegneristico, sarebbe possibile concentrare maggiormente le risorse finanziarie per incentivare l’offerta di professioni in tale settore piuttosto che in quello tecnico/ingegneristico? Ad esempio, sostenere maggiormente start-up dal carattere sociale/artistico piuttosto che ad alto valore tecnologico per adattarsi alle forze a disposizione in un determinato momento;
- Visto il contesto di crisi climatico-ambientale che stiamo vivendo e l’interesse sempre maggiore che le giovani e i giovani nutrono nella sostenibilità, anche in ambito formativo/professionale, potrebbe il Consiglio di Stato considerare la possibilità di incentivare maggiormente lo sviluppo di attività economiche/di ricerca legate alla sostenibilità e allo sviluppo di soluzioni per far fronte al problema del cambiamento climatico? Magari promovendo lo sviluppo di un centro di competenze ad hoc?
- Sul lungo termine sarà indubbiamente necessario trovare delle strategie per convogliare le giovani e i giovani ticinesi verso professioni in settori indispensabili al benessere della società (sanitario, di cura, scolastico...) che richiederanno sempre più personale. Come intende procedere in questo senso il Governo? Come si riuscirà a garantire un equilibrio tra le necessità del mondo del lavoro e la vocazione/passione personale?
- Quali sono attualmente i programmi cantonali/federali che permettono di facilitare l’inserimento professionale delle giovani e dei giovani ticinesi? Quanti di questi programmi sono accessibili senza doversi iscrivere ad un ufficio regionale di collocamento? Il Consiglio di Stato potrebbe considerare la possibilità di aumentare l’offerta di soluzioni per facilitare l’ottenimento di un primo impiego senza che l’iscrizione a un ufficio regionale di collocamento sia necessaria?
- Dal 2017 è in funzione una piattaforma in cui sono presentati stages formativi offerti in Ticino durante le pause semestrali e rivolti soprattutto alle studentesse e agli studenti in formazione oltre i confini ticinesi. Quali sono i risultati delle edizioni passate? Quante studentesse e quanti studenti hanno potuto effettivamente trovare lavoro in Ticino dopo gli studi grazie a questa offerta? Il Governo intende investire ancora nel progetto aumentando il numero si stages all'interno del cantone e/o posti fissi?

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COMMENTI
 

don lurio 4 anni fa su tio
To guarda i verdi fanno solo domande e spero che propongono delle idee in merito alle loro domande . I giovani partono all'esterno ad imparare le lingue ed a perfezionarsi e non da ultimo il salario che si deve guadagnare lavorando all'esterno ed in Ticino. Non da ultimo sentito dire che mancano operai specializzati e si deve acquisirli all'esterno. Ripeto fate voi verdi delle proposte lavorare la terra capito….

Dioneus 4 anni fa su tio
Il Ticino è un cimitero. Ed i giovani raramente frequentano i cimiteri

Iron 883 4 anni fa su tio
Stimoli economici a parte, forse vanno fuori cantone perché altrove acquisiscono esperienza? Vogliamo mettere le possibilità d’impiego oltre Gottardo o fuori dai confini CH?

fromrussiawith<3 4 anni fa su tio
Partiti "progressisti" di sinistra non hanno niente di diverso da altri partiti: Il discorso economico rimane centrale in ogni loro argomento e di aspetto sociale/umano capiscono ben poco; I giovani (e meno giovani) sono spiriti liberi, cercano la sfida, la trasgressione, l'eccitamento, l'adrenalina, la gioia e voglia di vivere, la libertà. Certo che il Ticino fallisce a livello economico nel trattenere i giovani, ma fallisce ancor di più a livello sociale; se pensate cari verdi di trattenere i giovani con allegre giornate dedicate alla raccolta di rifiuti, e giornate informative da suicidio sulla politica corretta, etc., allora buona fortuna, mostrate una grande ingenuità sull'essere umano (come pure su voi stessi)

Equalizer 4 anni fa su tio
Se vuoi delle vere opportunità queste sono oltre Gottardo, oltre Gottardo sanno dirti bravo quando lo meriti, qui no, oltre Gottardo ti valutano per quello che TU sai fare, alla fine del mese hai qualcosa da contare, e se proprio ti manca il Ticino prendi il treno e in due ore sei qua, il tempo di viaggio più o meno è il doppio di un Lugano - Chiasso in auto alla sera. E alla fine mettiamoci il cuore in pace, il Ticino è un botteghino di periferia con regole assurde sia per Milano che per Zurigo.

Bayron 4 anni fa su tio
Cari Verdi la soluzione c’è. Basta votare Lega-UDC, chiudere le frontiere, applicare la politica del “prima i nostri”, basta a nuove tasse (ecologiche comprese) e vedrete che i giovani rimarranno in Ticino.

Canis Majoris 4 anni fa su tio
Risposta a Bayron
Purtroppo la politica prima i nostri è incostituzionale a causa degli accordi bilaterali. Bisogna prima stralciare quelli.. io ho votato a centrodestra negli ultimi 25 anni... ormai sono deluso anche da loro e quindi da qualche anno voto scheda bianca

Dioneus 4 anni fa su tio
Risposta a Bayron
Ahahahah

Bayron 4 anni fa su tio
Risposta a Canis Majoris
Volere è potere! Gli inglesi insegnano.

Frankeat 4 anni fa su tio
Qualcosa non mi torna. Parlano di 800 giovani all'anno ma poi dicono 8000 in ventanni, che in realtà fa 400 all'anno. E poi, definire ancora "giovani" persone di 40 anni mi sembra decisamente esagerato. E' vero che l'aspettativa di vita cresce, ma sentir parlare di "giovani 40enni" a me fa un po ridere. Infine, leggendo lo scritto dei Verdi, non leggo di nessuno proposta CONCRETA. Solo fumo e aria fritta.

GI 4 anni fa su tio
Ticino terra "d'esodo" da oltre 150 anni.....quando ancora di "Verdi & co" non v'era traccia.....
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