Secondo l'MpS l’esonero dal pagamento del premio per l’assicurazione infortuni non professionali sarebbe illecito e quindi ingiustificato
BELLINZONA - L'MpS torna alla carica contro i «privilegi del Governo», per la precisione contro l’esonero dal pagamento del premio per l’assicurazione infortuni non professionali. Uno sgravio, questo, che non appartiene invece a tutti gli altri dipendenti dello Stato, magistrati compresi.
Secondo il gruppo rappresentato in Parlamento da Matteo Pronzini, Simona Arigoni e Angelica Lepori, lo stesso Governo avrebbe dato mandato di svolgere approfondite ricerche al fine di «trovare uno straccio di giustificazione per questo privilegio». Sembrerebbe tuttavia che tale ricerca non abbia dato frutto alcuno.
Sempre secondo l'MpS, il Consiglio di Stato avrebbe volutamente deciso di «tener nascosto questo ennesimo illegale privilegio (il caso è già stato nominato Infortunopoli n.d.r.) escludendolo dalle risoluzioni governative pubblicate sul sito del Cantone e valide dal 1° gennaio 2019». La sottocommissione finanze, inoltre, sarebbe stata messa al corrente di questa situazione. «La stessa - si legge ancora nell'atto parlamentare inviato oggi a tutti i fuochi -, venendo meno al suo ruolo d’Alta Vigilanza non ha informato il Parlamento di questo comportamento non conforme al quadro legislativo».
Per l'MpS, questo mostrerebbe un «atteggiamento arrogante e irresponsabile da parte del CdS». Pronzini, Arigoni e Lepori, a questo punto si interrogano retoricamente chiedendo quali giustificazioni il CdS sia in grado di fornire a sostegno di tale esenzione e se siano stati fatti approfondimenti giuridici sulla questione. «Fintanto non vi è una relativa base legale l’attuale situazione è da considerare illegale», prosegue l'atto parlamentare.
I membri del Consiglio di Stato presenti e passati vengono quindi invitati a «restituire quanto illecitamente risparmiato a seguito della messa a carico delle casse cantonali del premio LAINF per gli infortuni non professionali pari a circa 1000 franchi annui».
L'MpS chiede infine al Gran Consiglio di sottoscrivere la richiesta nei confronti dei Consiglieri di Stato in carica ed ex (dunque Paolo Beltraminelli, Manuele Bertoli, Marco Borradori, Raffaele De Rosa, Norman Gobbi, Laura Sadis, Christian Vitta e Claudio Zali) di risarcire al Cantone il mancato pagamento dal 2011 ad oggi.