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CHIASSOIl tramonto di un'era? «Noi continueremo a combattere»

16.11.19 - 11:08
Un'interrogazione chiede al Municipio di Chiasso cosa intenda fare per convincere le FFS a far sostare i treni internazionali
Ti Press
Carlo Coen, uno dei tre interroganti
Carlo Coen, uno dei tre interroganti
Il tramonto di un'era? «Noi continueremo a combattere»
Un'interrogazione chiede al Municipio di Chiasso cosa intenda fare per convincere le FFS a far sostare i treni internazionali

CHIASSO - La storia di Chiasso è inseparabilmente legata alla specificità della sua posizione geografica a ridosso dell’estremo confine meridionale della Svizzera. E anche alla stazione ferroviaria internazionale, che insieme al punto franco hanno determinato l’eccezionale crescita demografica e urbanistica deIl’insediamento. 

Oggi, a distanza di tempo, il destino della stazione ferroviaria sembra essere ormai segnato, almeno per quanto riguarda la sosta dei convogli a lunga percorrenza. Chiasso vedrà fermare gli Eurocity (a scopi commerciali e non tecnici) fino al cambio d’orario del dicembre 2021. Da quel momento, la fermata sarà servita unicamente dal traffico regionale, in virtù del suo potenziamento in seguito all’apertura della galleria di base del Monte Ceneri a dicembre 2020. Così come confermato dal portavoce delle Ffs Patrick Walser.

In questi ultimi anni la politica, ma anche la società civile, ci ha provato in tutti i modi a fermare i treni internazionali a Chiasso. Si sono scritte missive, raccolte firme (oltre 2’500 solo nel 2018). Senza dimenticare che ai tempi del Cisalpino (nell’anno 2009) si erano anche occupati i binari.

«Anche se non si è ottenuto molto, o comunque non a sufficienza, non ci arrenderemo, continueremo a combattere». È questo il monito lanciato dai consiglieri comunali del PLR Carlo Coen, Luca Bacciarini e Davide Capoferri, che hanno presentato un'interrogazione al Municipio. I tre sottolineano come tutto ormai venga spostato a Lugano. La fermata di AlpTransit, gli uffici doganali, le fermate dei treni internazionali, con il Mendrisiotto che viene «tagliato fuori da tutto».

Per questo chiedono all'esecutivo cosa intenda fare per difendere la stazione internazionale e se sia intenzionato a coinvolgere anche gli altri Comuni del distretto. «Siamo sempre più convinti che una fermata a Chiasso non pregiudica l’obiettivo finale di ridurre i tempi di percorrenza fra Zurigo e Milano a poco più di 3 ore», rilevano i tre consiglieri comunali. I 15 minuti necessari alla sosta, secondo loro, «sono accettabili». Anche perché, altrimenti, non comprendono gli investimenti fatti negli ultimi anni sulle stazioni di Chiasso e Mendrisio.

 

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COMMENTI
 

marco17 4 anni fa su tio
E perché non chiedere anche che gli aerei che decollano da Agno facciano scalo a Chiasso. A Chiasso hanno vissuto per decenni di rendite di posizione: le dogane, il contrabbando, le banche. La pacchia è finita e dovrebbero svegliarsi.

Nicklugano 4 anni fa su tio
I tempi cambiano, questo è ineluttabile. Se ne renderanno finalmente conto anche a Chiasso ?
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