Raoul Ghisletta è deluso dallo «scarso mordente del Consiglio di Stato per aumentare la parità di genere in questo settore»
BELLINZONA - Nelle aziende di trasporto sovvenzionate dal Cantone scarseggiano le donne. Per questo motivo Raoul Ghisletta ha presentato un’interpellanza a cui il Consiglio di Stato risponde con i numeri. Presso FART, FLP e Tilo sono 125 le donne impiegate su un totale di 1’285 dipendenti (9.73%). Settanta nelle funzioni amministrative (su 85), 5 nelle funzioni tecniche (su 122) e 50 come conducenti (su 953). Solo due sono le apprendiste (su 10).
Il Consiglio di Stato, però, sottolinea che «il personale è selezionato e assunto direttamente dalle imprese di trasporto nei cui confronti il Cantone è unicamente committente delle prestazioni di trasporto». Nonostante questo, «il Cantone ha segnalato alla loro attenzione 231 dossier, tra cui quelli di 42 donne». Questo in considerazione del potenziamento dell’offerta del trasporto pubblico previsto da dicembre 2020 per la quale saranno formati e assunti oltre 250 nuovi conducenti. «Si stanno selezionando decine di persone tra disoccupati, persone in invalidità o assistenza, per far loro svolgere il percorso formativo atto a conseguire l’abilitazione al trasporto professionale di persone».
Per il governo, «un eventuale margine di intervento può essere dato nella fase delle scelte di orientamento delle giovani ragazze, laddove rimane comunque problematico stabilire se e come tentare di sovvertire una consolidata tendenza a optare per differenti percorsi professionali».
Una risposta che non soddisfa il granconsigliere socialista che ha presentato l’interpellanza. Così come è «deludente lo scarso mordente del Consiglio di Stato per aumentare la parità di genere in questo settore». Per Ghisletta, quindi, «spetterà alle aziende dei trasporti darsi una mossa per rendere più attrattivi i loro posti di lavoro al personale femminile e per favorire la conciliazione famiglia-lavoro».