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CANTONEPoche donne nei trasporti, i numeri lo confermano

08.11.19 - 11:14
Raoul Ghisletta è deluso dallo «scarso mordente del Consiglio di Stato per aumentare la parità di genere in questo settore»
Depositphotos - foto d'archivio
Poche donne nei trasporti, i numeri lo confermano
Raoul Ghisletta è deluso dallo «scarso mordente del Consiglio di Stato per aumentare la parità di genere in questo settore»

BELLINZONA - Nelle aziende di trasporto sovvenzionate dal Cantone scarseggiano le donne. Per questo motivo Raoul Ghisletta ha presentato un’interpellanza a cui il Consiglio di Stato risponde con i numeri. Presso FART, FLP e Tilo sono 125 le donne impiegate su un totale di 1’285 dipendenti (9.73%). Settanta nelle funzioni amministrative (su 85), 5 nelle funzioni tecniche (su 122) e 50 come conducenti (su 953). Solo due sono le apprendiste (su 10).

Il Consiglio di Stato, però, sottolinea che «il personale è selezionato e assunto direttamente dalle imprese di trasporto nei cui confronti il Cantone è unicamente committente delle prestazioni di trasporto». Nonostante questo, «il Cantone ha segnalato alla loro attenzione 231 dossier, tra cui quelli di 42 donne». Questo in considerazione del potenziamento dell’offerta del trasporto pubblico previsto da dicembre 2020 per la quale saranno formati e assunti oltre 250 nuovi conducenti. «Si stanno selezionando decine di persone tra disoccupati, persone in invalidità o assistenza, per far loro svolgere il percorso formativo atto a conseguire l’abilitazione al trasporto professionale di persone».

Per il governo, «un eventuale margine di intervento può essere dato nella fase delle scelte di orientamento delle giovani ragazze, laddove rimane comunque problematico stabilire se e come tentare di sovvertire una consolidata tendenza a optare per differenti percorsi professionali».

Una risposta che non soddisfa il granconsigliere socialista che ha presentato l’interpellanza. Così come è «deludente lo scarso mordente del Consiglio di Stato per aumentare la parità di genere in questo settore». Per Ghisletta, quindi, «spetterà alle aziende dei trasporti darsi una mossa per rendere più attrattivi i loro posti di lavoro al personale femminile e per favorire la conciliazione famiglia-lavoro».

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COMMENTI
 

Nicklugano 4 anni fa su tio
Se è solo questo il problema del Raouletto…. non ci sono neppure Imam (ovviamente targati CH) a guidare i bus...

Evry 4 anni fa su tio
Rauletto quello dalla naturalizzazioni facili di persone affidabili ..... ???

volabas 4 anni fa su tio
Da quando esiste il ticino, questa del Rauletto è una delle piu' importanti interpellanze mai fatte, una mente cosi deve essere clonata per il bene comune; lo vedrei come presidente PS al posto dell'altro fenomeno Levrat. Instancabili lavoratori

don lurio 4 anni fa su tio
Vergogna al governo che da una risposta a Raoul G persona senza cervello.

Evry 4 anni fa su tio
Risposta a don lurio
Ma chi sono Raul e Pronzini

Mattiatr 4 anni fa su tio
Evidentemente il sig. Ghisletta è una di quelle molte persone che in Ticino sono sottoccupate. Questi pensieri non possono che essere frutto del poco lavoro e della molta fantasia. Ci sono alcuni mestieri che, malgrado il gentil sesso abbia ogni qualsivoglia libertà lavorativa, non è interessato a fare. E badate bene che ne conosco e ne ho conosciute di meccaniche, giardiniere, ... solo che come a molti uomini non attirano alcune mansioni, lo stesso vale per le donne.

Zico 4 anni fa su tio
poche donne nell'edilizia e pochi uomini che fanno la levatrice
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