Matteo Pronzini ha inoltrato un'interpellanza per far luce sulle dichiarazioni di Bixio Caprara in merito alla nomina dei membri del Consiglio di amministrazione
BELLINZONA - Le affermazioni di Bixio Caprara fatte lo scorso 15 ottobre davanti al Gran Consiglio hanno fatto storcere il naso a Matteo Pronzini, che ha deciso di inoltrare un’interpellanza.
Il nodo della questione sta nell’articolo 13 della legge sull’Ente Ospedaliero Cantonale, che recita: «I membri del Consiglio di amministrazione di tale ente sono nominati dal Gran Consiglio su proposta del Consiglio di Stato».
Tuttavia, stando a quanto si legge nel testo dell’interpellanza, dalle affermazioni di Caprara «parrebbe di capire che le cose non stiano proprio così, e che la scelta dei membri del CdA dell’EOC spetterebbe almeno per due dei sette seggi, al PLRT. Il presidente del PLRT afferma: “Il nostro partito … era nella condizione di dover sostituire un rappresentante, dato che un proprio membro del CdA non era più disponibile. Abbiamo proposto un profilo, l’avvocato Andrea Bersani… Un profilo che accompagna e completa il secondo nostro rappresentante, un medico di indubbia esperienza, il dottor Mariani…”».
«Siccome non siamo caduti dal seggiolone da piccoli, sappiamo benissimo che le cose in questo Cantone vanno, da sempre oseremmo dire, in questo modo e che i partiti politici che gestiscono questo paese hanno sempre applicato questi metodi di spartizione (lo schema 2-2-1 ha imperato per decenni). Si abbia allora il coraggio di dirlo e di formalizzarlo» prosegue Pronzini. Inutile sarebbe dunque il riferimento all’indipendenza e alla competenza dei consiglieri di amministrazione «quando tutti sanno e tutti vedono che si tratta di rappresentanti dei partiti».
Questa procedura porrebbe anche «un problema di funzionamento delle istituzioni parlamentari. Infatti l’attuale legge riserva il “diritto di proposta” per l’elezione dei membri del CdA dell’EOC al solo Consiglio di Stato. Ai sensi della lettera dell’art. 13 i membri del Gran Consiglio non hanno diritto di proporre un consigliere di amministrazione non presente nella lista presentata dal governo».
Per Pronzini appare discutibile che il governo “appalti” questa sua prerogativa ai partiti. «E non a tutti: alcuni non sono stati coinvolti in questa procedura di scelta dei candidati».
Ecco le domande contenute nell’interpellanza:
Cofirmatari: Simona Arigoni e Angelica Lepori