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«Ecco come aiuteremo chi si trova in difficoltà»

CANTONE«Ecco come aiuteremo chi si trova in difficoltà»

17.10.19 - 12:00
Il consigliere di Stato e direttore del DSS Raffaele De Rosa ha presentato le molte misure contenute nella Riforma sociale cantonale
Ti Press
«Ecco come aiuteremo chi si trova in difficoltà»
Il consigliere di Stato e direttore del DSS Raffaele De Rosa ha presentato le molte misure contenute nella Riforma sociale cantonale

BELLINZONA - Rafforzare le prestazioni a favore delle famiglie che beneficiano degli assegni integrativi e di prima infanzia, sostenere gli sforzi di coloro che percepiscono prestazioni sociali e che con il proprio lavoro si impegnano per diventare autosufficienti, snellire le procedure amministrative. Al contempo potenziare i sussidi di cassa malati a chi già li riceve, ed estendere la cerchia di chi ne ha diritto. Sono queste le principali misure contenute nell’importante messaggio approvato dal Consiglio di Stato, su proposta del Dipartimento della sanità e della socialità (DSS), nell’ambito dell’accordo politico che concerne fiscalità, socialità e scuola.

Con l’approvazione della riforma sociale cantonale, presentata oggi in conferenza stampa, il Consiglio di Stato «dimostra di credere fermamente nella necessità di sostenere le fasce della popolazione economicamente più deboli, intervenendo nel contempo anche a favore del ceto medio». Il Governo si è detto convinto della bontà di queste misure, che vanno ad aggiungersi alle diverse politiche pubbliche già in vigore a sostegno delle famiglie.

Premi di cassa malati - Da diversi anni, una delle principali preoccupazioni della popolazione ticinese è il costante aumento dei premi delle casse malati. Con il messaggio ora sottoposto all’attenzione del Gran Consiglio, il Governo intende fornire una «concreta e sostanziale» risposta ai cittadini grazie a due interventi mirati che permettono di sostenere sia le persone sole, sia le coppie senza figli, sia le famiglie con figli. Da un lato, si propone di incrementare il sussidio per i premi di cassa malati per chi ne è già beneficiario tramite l’aumento del coefficiente cantonale di finanziamento (al 76,5%). Dall’altro si vuole estendere la cerchia dei beneficiari grazie all'aumento del reddito disponibile massimo (cioè quella soglia che stabilisce il diritto alla riduzione del premio).

Meno burocrazia - Si è inoltre ritenuto opportuno cogliere l’occasione per ridurre la mole burocratica che rallenta il sistema, semplificando le procedure per chi, oltre ai sussidi di cassa malati, beneficia di altre prestazioni ai sensi della Legge sull’armonizzazione e il coordinamento delle prestazioni sociali (Laps).

Assegni di prima infanzia e integrativi - Il Consiglio di Stato intende inoltre rafforzare le prestazioni a favore delle famiglie beneficiarie degli assegni di prima infanzia (API) e integrativi (AFI), con un importante investimento dedicato a questo strumento della politica famigliare ticinese. Per quanto attiene agli API, oggi il diritto all’assegno viene meno se il figlio più piccolo accede alla scuola dell’infanzia durante l’anno facoltativo. Si propone di togliere questo vincolo, estendendo il diritto alla fine del mese di agosto dell’anno in cui il figlio minore compie i 4 anni. Quanto all’AFI, il Governo prospetta un aumento dell’importo massimo pari a 2'400 franchi l’anno per ogni figlio.  

Inserimento socio-professionale - Da ultimo, con le modifiche di legge proposte, si introduce e si estende la franchigia sul reddito da lavoro per tutte le prestazioni Laps, così da sostenere gli sforzi dei beneficiari di aiuti che con il proprio lavoro si impegnano per diventare autosufficienti. Questa misura viene rafforzata anche per gli apprendisti beneficiari del sostegno sociale, stimolandoli così ulteriormente a proseguire e completare la loro formazione. Questi incentivi affiancano e completano la strategia, messa in atto da Governo e Parlamento, di rafforzamento delle misure d’inserimento socio-professionale.

Decine di migliaia di beneficiari - Complessivamente le persone interessate dalla riforma sociale sono decine di migliaia. L’intervento sui sussidi di cassa malati porterà a un aumento di duemila beneficiari e a un miglioramento delle prestazioni per i circa 60mila che già oggi ne beneficiano. Il potenziamento di AFI e API gioverà a circa 600 famiglie (480 + 100) e l’estensione della franchigia sul reddito coinvolgerà 1'430 nuclei familiari, oltre ad alcune centinaia di apprendisti.

Costi - La portata finanziaria della riforma sociale è complessivamente di 17,4 milioni di franchi (10,5 per i premi di cassa malati, 8,3 gli AFI, 0,2 per gli API e un risparmio di 1,6 milioni per quanto riguarda l'Assistenza), con un investimento da parte del Cantone di 15,4 milioni. Contemporaneamente, risultano effetti positivi dalla semplificazione amministrativa e dall’aumento dei redditi da lavoro a seguito dell’introduzione della franchigia, per un totale di 4 milioni. Per i Comuni, è prevista una minor spesa di 2 milioni di franchi.

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COMMENTI
 

vulpus 4 anni fa su tio
De Rosa è sulla buona strada. Per primo per un fatto di intuizione: la sinistra ha detto subito che non va bene: ciò significa che invece va bene , e a qualcuno invece dà fastidio che non lo hanno proposto loro. In seconda analisi , in Ticino si fa quello che si può, e in questo frangente questa è al momento l'unica strada. I problemi dei costi cassa malati ci sono, ma non sono risolvibili a livello cantonale. Bravo De Rosa, avanti cosÌ.

MrBlack 4 anni fa su tio
In altre parole...va bene che gli stipendi in Ticino siano diventati da fame, fa comodo a tanti seduti a Bellinzona. E quello che risparmiano le aziende con gli stipendi bassi lo paga lo Stato e quindi tutti quanti. E passano pure per benefattori. Furbacchioni...

Nmemo 4 anni fa su tio
I compagni ancora lamentano altre prestazioni per la socialità e altri interventi per i premi della cassa malati? Se non si è fatto di più, significa che la misura praticabile non consentiva altro. Qualcuno questi soldi li versano con le imposte, senza ricevere nemmeno i servizi che dovrebbero essere garantiti dallo Stato.

Petito Sbazzeguti 4 anni fa su tio
Iniziare anche ad assumere indigeni e inchieste nelle aziende che non lo fanno....

Fran 4 anni fa su tio
Ma si Anche il De Rosa parla tanto per combinare niente. Ganassada prima di votaziòn... bleah. Del tipo 4 settimane fa: "un aumento della cassa malati è inammissibile " E cosa abbiamo ricevuto? L'aumento più alto della CH... in Ticino ovviamente. Ma per piasé.

MaoRK 4 anni fa su tio
Quante belle parole sotto elezioni, io sto avendo parecchi problemi e nessune risposte dalle assicurazioni che paghi per una vita e fin quando lavori e stai bene non c'è problema, ma non azzardarti a stare male che trovano qualunque pretesto per non pagarti quello che ti spetta e anche se poi dopo i (vari) ricorsi lo fanno, finite le indennità ti buttano fuori e ti lasciano senza copertura !!!!

Qwerty 4 anni fa su tio
Se non sbaglio, la sanità è l'industria più grande in Svizzera, genera troppi costi e ne abbiamo perso il controllo. Troppi conflitti d'interesse anche tra politici e parolai vari, troppe cure, troppi lussi, troppi accanimenti terapeutici, ecc... ecc... C'è da fare ? ...

Gimmi 4 anni fa su tio
Concordo al 100% !!

Gimmi 4 anni fa su tio
Basta bla bla bla,ma fatti concreti!

Marta 4 anni fa su tio
Forse dimenticano troppo spesso che chi è in difficoltà è grazie ad una mal gestione dello stato dove al potere si "poltronano" le lobby che mirano solo al proprio portafoglio

Marta 4 anni fa su tio
Non sono d'accordo. Bisogna avere il coraggio di cambiare le leggi sbagliate. Non di aiutare economicamente! così si formano le classi povere e ingrassano i già ricchi! La legge LaMal è da sotterrare ed è inutile che i partiti gridano che le cose devono cambiare: si vogliono vedere i fatti.. Sì ad una cassa malati pubblica in base al reddito. Basta con le caramelle.

Tato50 4 anni fa su tio
Risposta a Marta
Condivido in toto la parte finale, peccato che qualche anno fa il popolo "solidale" l'ha rimandata al mittente. Solidali con gli altri ma a farci male tra di noi siamo (sono) dei maestri.

biofa 4 anni fa su tio
descrizione perfetta della situazione .....

matteo2006 4 anni fa su tio
Siamo uno stato preso nella morsa delle Casse malati che fanno il bello e il brutto come gli pare, non passa settimana che non se ne parli, situazione estenuante che andrebbe sanata alla base. Non capisco come i cantoni sottostanno ancora a questo fare prepotente facendo ben poco e accettando sempre ogni richiesta, i sussidi sono soldi nostri che da una parte o dall'altra finisco nelle tasche degli assicuratori malattia. Oltre al premio mensile paghiamo ancora altro e questo è assurdo. Non è assurdo gli aiuti è assurdo chi si va a pagare e cosa ci fanno con questi soldi. È un sistema che va cambiato è inutile star qui a metterci una pezza ogni 6 mesi. Il popolo ha potuto votare ma personalmente è stato ingannato e spaventato dal cambiamento così si è scelto di lasciare le cose come stanno e continuare il teatrino politico. Quando troppe volte ci dicono non votate così o casca la terra la gente quindi preferisce rimanere come sta che va "sicura", certo la via sicuro per prenderla in quel posto con il consenso del voto.

klich69 4 anni fa su tio
BLA BLA BLA, stranamente per coincidenza prima delle votazioni, tanto qualche sprovveduto abbocca.

Zarco 4 anni fa su tio
Aiutare chi merita ! Purtroppo invece si aiuta anche palesi lazzaroni , mentre chi ha lavorato e spaccato il .....la casa x anziani lo spolpa! Sono schifato e peccato che non rinascerò un’altra volta , perché saprei cosa fare (nullafacente)!!!!
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