Un'interrogazione di Massimiliano Ay e Lea Ferrari chiede al Consiglio di Stato di prendere di posizione sulle parole del direttore del DI
BELLINZONA - Le parole di apertura di Norman Gobbi verso una possibile annessione dell’enclave di Campione d’Italia al Ticino - pronunciate al termine dell’assemblea generale della Regio Insubrica - «nel caso in cui l’Italia non riuscisse a risolvere la crisi» hanno fatto scattare un’interrogazione dei deputati comunisti Massimiliano Ay e Lea Ferrari, che chiedono al Governo se condivida o meno la posizione espressa dal direttore del Dipartimento delle istituzioni.
«Non ritiene il Consiglio di Stato che una tale dichiarazione possa essere considerata lesiva della sovranità nazionale di uno Stato estero e dunque inopportuna pronunciata da un Consigliere di Stato?», scrivono i due esponenti comunisti, chiedendo inoltre se Gobbi si sia «consultato con l'autorità federale prima di una tale dichiarazione».
Le domande dell'interrogazione
1. Il Consiglio di Stato condivide la posizione espressa dal Consigliere Norman Gobbi?
2. Il Consigliere di Stato Norman Gobbi si è consultato con l'autorità federale prima di una tale dichiarazione che riguarda le relazioni fra due Stati sovrani quali la Confederazione Svizzera e la Repubblica Italiana?
3. Tenendo presente del fatto che la Costituzione della Repubblica Italiana sancisce che l'Italia è una e indivisibile, ci sono forse stati preliminari contatti con Roma sull'ipotesi dell'annessione dell'enclave?
4. Non ritiene il Consiglio di Stato che una tale dichiarazione possa essere considerata lesiva della sovranità nazionale di uno Stato estero e dunque inopportuna pronunciata da un Consigliere di Stato?