L'Associazione Traffico e Ambiente è critica: «Una pratica che disincentiva il trasporto pubblico e aumenta il traffico in città»
LUGANO - La questione dei parcheggi gratuiti nel centro di Lugano rimane d’attualità. Già finito sotto la lente dei gruppi Verdi e PS/PC del Legislativo luganese lo scorso dicembre, il caso è stato ora ripreso anche dall’Associazione Traffico e Ambiente che in una lettera aperta «denuncia la maniera con cui il Municipio di Lugano affronta il problema del traffico».
Il caso - lo ricordiamo - riguarda l’autorizzazione conferita ai commercianti del centro cittadino di offrire alla clientela il posteggio gratuito, sovvenzionando inoltre tale offerta attraverso fondi pubblici. «Una mossa veramente poco comprensibile», secondo l’ATA che sottolinea come la misura vada «decisamente contro il principio, sacrosanto e da tutti proclamato, di disincentivare l’ingresso in città con l’automobile ma di promuovere il trasporto pubblico e la mobilità dolce».
Quello dell’Esecutivo, secondo l’ATA, è un trattamento diseguale nei confronti dei cittadini che «vanifica la politica dei posteggi di interscambio» che la città afferma di voler perseguire e potrebbe «persino penalizzare il prossimo Programma d’agglomerato». Municipio che l’ATA invita quindi a fare un passo indietro, studiando misure più consone agli obiettivi di sostenibilità della città.
Riportiamo in calce la versione integrale della lettera.
LETTERA APERTA
Parcheggi gratuiti per i clienti dei commerci del centro, una pratica che disincentiva l’uso dei trasporti pubblici e che contribuisce ad aumentare il traffico in città.
L’Associazione Traffico e Ambiente della Svizzera Italiana denuncia la maniera con cui il Municipio di Lugano affronta il problema del traffico.
L’ATA è particolarmente qualificata per esprimersi in merito, in ragione del fatto che nel lontano 2001 (17 anni fa!) ha ritirato il ricorso contro la galleria Vedeggio-Cassarate in cambio dall’assicurazione che sarebbero state attuate una serie di misure fiancheggiatrici atte a trasferire una parte degli spostamenti dal mezzo individuale motorizzato a quello pubblico, alla bicicletta e ad altri modi poco inquinanti (venne proprio stipulato un accordo in tal senso). Ora, a 17 anni di distanza, la situazione è più grave che mai: traffico in aumento, quota di utilizzo dei mezzi pubblici ferma a un misero 10% e percorsi ciclabili (malgrado l’accettazione da parte del Consiglio comunale di un’iniziativa, promossa dall’ATA, che ne impone la realizzazione) frammentari e insufficienti.
L’ultima mossa veramente poco comprensibile da parte del Municipio è stata quella di autorizzare i commercianti del centro a offrire ai loro clienti il posteggio gratuito e, in sovrappiù, di sovvenzionare tale offerta con fondi pubblici.
Questo va decisamente contro il principio, sacrosanto e da tutti proclamato (in particolare dai programmi d’agglomerato, ma anche implicitamente dal Piano di risanamento dell’aria), di disincentivare l’ingresso in città con l’automobile ma di promuovere il trasporto pubblico e la mobilità dolce.
La misura potrebbe persino penalizzare il prossimo Programma d’agglomerato.
La situazione viaria tutt’ora caotica del Centro di Lugano merita misure ben diverse per ridurre l’eccessivo traffico motorizzato dando più spazio a mobilità dolce migliorando l’immagine, la qualità e la fruibilità degli spazi rendendolo più attrattivo anche per visitatori e acquisti.
D’altro lato ci si domanda perché mai i cittadini di Lugano, con le loro imposte, dovrebbero sovvenzionare i clienti motorizzati dei negozi, mentre se loro si recano, per esempio, dal medico, devono pagare regolarmente il parcheggio.
In questo modo si vanifica pure la politica dei posteggi di interscambio, che il Municipio afferma di voler perseguire. Non spetta all’ATA esprimersi sulla questione a sapere se con le imposte si debbano sussidiare i commercianti, che sono pur sempre dei privati, ma come sarebbe stato diverso il messaggio se si fosse deciso di offrire, anziché buoni-posteggio, biglietti omaggio della TPL!
Eppure, una diminuzione del traffico porterebbe automaticamente individui e famiglie a decidere di vivere in città, rafforzando quel ceto moderno e urbano che è naturalmente spinto a servirsi nei negozi in loco: è ciò che succede in genere nelle città, in Svizzera e nel mondo.
L’ATA chiede al Municipio di recedere dalla sua decisione e di studiare altre misure, più consone con gli obiettivi di città sostenibile che proclama di voler perseguire. Suggerisce pure ai commercianti di prestare più attenzione a quelli fra i loro clienti, residenti o turisti, che vorrebbero una città più vivibile e che per questo non vedono di buon occhio i parcheggi gratuiti, ma apprezzerebbero, da parte dei negozianti, una maggiore attenzione alle loro legittime esigenze.
Ringraziandovi della cortese attenzione, ci è grata l’occasione per porgervi cordiali saluti.
Bruno Storni
Presidente ATA sezione Svizzera italiana