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CANTONEL'ASPCC sta con la scuola che verrà

04.07.18 - 15:45
L’Associazione per la Scuola pubblica del Cantone e dei Comuni invita a votare SÌ il 23 settembre
Ti Press
L'ASPCC sta con la scuola che verrà
L’Associazione per la Scuola pubblica del Cantone e dei Comuni invita a votare SÌ il 23 settembre

MENDRISIO - L’Associazione per la Scuola pubblica del Cantone e dei Comuni (ASPCC) si esprime favorevolmente sulla sperimentazione del progetto di riforma scolastica del settore obbligatorio “La scuola che verrà”, il cui credito verrà votato dalla popolazione il prossimo 23 sttembre.

L’ASPCC sostiene il SÌ, con la convinzione che la sperimentazione dei due modelli proposti meriti di essere applicata ed in seguito valutata in ogni suo aspetto.

Il bilancio che ne scaturirà – valutato da un gruppo esterno composto da esperti del settore universitario svizzero - consentirà di individuare eventuali correttivi e proporre la giusta via attraverso la quale migliorare la scuola. «L’obiettivo di tutti è quello di garantire, attraverso nuove risorse, una maggiore vicinanza ad ogni singolo allievo che consenta di valorizzarne le potenzialità e di favorirne la crescita curiosa del sapere», sostiene l'ASPCC, che conclude dicendo che «la nostra scuola merita un rinnovamento e verificarne l’effettiva applicazione attraverso la sperimentazione proposta è un segno di responsabilità».

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COMMENTI
 

VISIO 5 anni fa su tio
Gli avvicendamenti in merito agli esami finali, dimnostrano tanto ed altro, semplicementze vergognoso, ma l'autorità competente si guarda bene di prendere le misure adatte contro quei docenti... responsdabili.

VISIO 5 anni fa su tio
I principali responsabili in seno al nostro Cantone stanno inventando l'acqua calda ! Possibile che i metodi e sistemi adottati dagli altri Cantoni non valgono niente ? Perchè a livello Svizzero i nosatri studenti e/o allievi, nei diversi test risultano in coda alla classifica ? Colpo dei nostri giovani ; certamente NO. In primis si tratta di preparare seriamente e approfonditamernmte i nostri docenti al loro compito, non dico mandato ma compito. Grazie
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