Dopo la bocciatura del TRAM per la fornitura dei generi alimentari, la Lega dei Ticinesi punta il dito contro il Municipio della capitale
BELLINZONA - Dopo la gestione dei castelli, giudicata «approssimativa» e «superficiale», anche quella delle case per anziani di Bellinzona da parte del Municipio sembra non essere esente da problemi. Attraverso un comunicato stampa, la Lega dei Ticinesi della capitale esprime il proprio disappunto - oltre che per «l’ennesimo PLR alla direzione delle quattro strutture e la nomina alla direzione di una struttura di una frontaliera» - per la bocciatura del TRAM per la fornitura di generi alimentari.
Il Tribunale cantonale amministrativo ha infatti definito l'aggiudicazione della fornitura «manifestamente inammissibile, lesiva delle prescrizioni di gara e del principio dell’impiego parsimonioso delle risorse pubbliche, nonché della parità di trattamento dei concorrenti». E ancora il Municipio «ha effettuato delle aggiudicazioni parziali a diversi concorrenti, senza nemmeno assegnar loro soltanto la fornitura dei prodotti più economici offerti». Il TRAM ha poi ulteriormente rincarato la dose: «Altrimenti detto, non si può saltare da una procedura all’altra, come se nulla fosse. Men che meno si può affermare di aver conferito incarichi diretti per giustificare delibere insostenibili, volte ad accomodare errate impostazioni del capitolato di appalto».
In sostanza, per la Lega, il Municipio «ha fatto quello che voleva, favorito chi voleva, speso più del dovuto e cercato di "insabbiare" tutto». Lega che, in conclusione, si dice stufa delle continue scuse del Municipio: «Nevica ci si scusa, cantieri in parallelo ci si scusa, manca il verbale in Consiglio comunale ci si scusa, rifiuti ovunque questo fine settimana ... neppure le scuse. La lista ovviamente potrebbe continuare».