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STABIO-ARCISATE«I posteggi per frontalieri? Finanziarli coi ristorni»

08.01.18 - 17:44
La proposta di sei grancosiglieri della Destra è stata presentata oggi in una mozione al Consiglio di Stato. «Il problema del traffico non è risolto con la nuova tratta Stabio-Arcisate»
«I posteggi per frontalieri? Finanziarli coi ristorni»
La proposta di sei grancosiglieri della Destra è stata presentata oggi in una mozione al Consiglio di Stato. «Il problema del traffico non è risolto con la nuova tratta Stabio-Arcisate»

BELLINZONA - Finanziare la realizzazione di posteggi in prossimità delle stazioni ferroviarie - Arcisate in Primis - con i soldi dei ristorni dei frontalieri. È la proposta presentata al Consiglio di stato da sei deputati de La Destra in una mozione inoltrata oggi, in occasione del "decollo" della Mendrisio-Varese.

«I problemi di certo non sono risolti, nemmeno con la nuova tratta» sottolinea il primo firmatario Tiziano Galeazzi (Udc). Di qui, l'idea di «chiedere più incisività al Governo ticinese nei confronti dei comuni italiani di confine, tramite i canali istituzionali, affinchè adottino e progettino concretamente maggior spazi park&ride per i frontalieri che ogni giorno entrano nel nostro Cantone».

In dettaglio, la proposta è di «vincolare, mediante accordo tra le parti, l’elargizione di parte dei ristorni dei frontalieri in investimenti per la creazione di posteggi ad hoc». I firmatari si spingono fino a immaginare «un anticipo di una parte del versamento» da concedere ai Comuni italiani che «dimostrano con fatti concreti di voler utilizzare il ristorno per finanziare queste opere».

Il testo completo della mozione:

Il tema del traffico in Ticino è un problema serio, non solo dal punto di vista ambientale e della salute, ma anche da quello infrastrutturale (strade e servizi). Come oramai risaputo e più volte confermato, una gran parte del problema è generato dall’enorme traffico veicolare (mobilità privata) proveniente da oltre confine. Pochi Comuni italiani di frontiera hanno investito in opere atte a favorire l’utilizzo del trasporto pubblico mediante realizzazione di stalli sul proprio suolo, a beneficio dei cittadini che varcano il confine per venire a lavorare in Svizzera utilizzando i mezzi pubblici.

In questi giorni anche i nostri media ne hanno ampiamente discusso (vedi link in calce) con riferimento in particolare alla nuova tratta ferroviaria Stabio-Arcisate.

Sul fronte italiano vi sono carenze di spazio e non solo, per far fronte alla realizzazione di parcheggi, (P&R) affinché si possa invertire in parte la tendenza dell’utilizzo dell’automobile e sostituendola con il mezzo pubblico. Le zone fortemente deficitarie sembrano essere, oltre il confine con il Malcantone, (Lavena Ponte Tresa, Luino), Chiasso e Stabio come pure l’accesso nel luganese attraverso il valico di Gandria.

Se da una parte si vogliono raggiungere degli obiettivi concreti di spostare il pendolarismo dalla strada alla ferrovia, ci vogliono però anche delle infrastrutture adeguate alla situazione. Dalla parte Svizzera sono stati eseguiti importanti investimenti nel trasporto pubblico (ferrovia Stabio direzione Arcisate) e altri sono in procinto di essere potenziati (ferrovia Lugano Ponte Tresa). È tempo e ora che i comuni italiani di frontiera utilizzino i ristorni annuali dei frontalieri per favorire l’utilizzo del mezzo pubblico dei lavoratori pendolari in territorio ticinese, contribuendo così a sgravare la situazione del traffico, che nel nostro Cantone è divenuta oramai insostenibile.

E’ per questo che alcune richieste di collaborazione dovrebbero essere poste tramite le normali vie istituzionali, anche alle Autorità d’oltre confine e in particolare ai comuni italiani di fascia, che beneficiano in gran parte dei ristorni delle imposte che il nostro Cantone versa annualmente. Ristorni che potrebbero servire per realizzare queste strutture a beneficio di entrambi i Paesi, come del resto è definito nell’accordo fiscale degli anni ’70 e ancora in vigore oggi.

Per queste ragioni si chiede al Lodevole Consiglio di Stato di: 

- Vincolare, mediante accordo tra le parti l’elargizione di parte dei ristorni dei frontalieri in investimenti per la creazione di P&R sulle zone di confine;

- È concesso un anticipo di una parte del versamento direttamente ai Comuni italiani che dimostrano con fatti concreti di voler utilizzare il ristorno per finanziare queste opere, importo che sarà da dedurre dal versamento globale dell’anno in corso.

 


Tiziano Galeazzi, UDC (primo firmatario)

Gabriele Pinoja, UDC (capogruppo)

Lara Filippini, UDC

Sergio Morisoli, AL

Paolo Pamini, AL

Cleto Ferrari, indipendente

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