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CANTONEMarcello Censi: «No alla diminuzione del numero delle guardie di confine»

01.09.17 - 10:06
Marcello Censi: «No alla diminuzione del numero delle guardie di confine»

BELLINZONA - Marcello Censi (PLR) si dice preoccupato per la situazione del Corpo delle guardie di confine, che probabilmente «sarà interessato da una riduzione degli effettivi». Ciò avviene «in un momento in cui i flussi migratori da sud aumentano, la situazione in Medio Oriente è delicata, gli attacchi terroristici sembrano all’ordine del giorno, la criminalità transfrontaliera non diminuisce e le esigenze di sicurezza della popolazione crescono, senza dimenticare la sempre più difficile attività di filtro al confine finalizzata alla scoperta di persone ricercate e/o pericolose all’interno del sempre più crescente movimento di persone dettato dalla libera circolazione» si legge nel testo dell’iniziativa cantonale.

Pertanto il deputato ritiene opportuno e necessario non effettuare ulteriori tagli al Corpo delle guardie di confine che, anzi, deve vivere un aumento dell’attuale effettivo.

Marcello Censi chiede che, per quanto riguarda il Ticino, in sede di assegnazione delle risorse vengano considerate le specificità del territorio, «che confinando con la Lombardia è più esposto ai fenomeni migratori, dei passatori, alla criminalità organizzata e transfrontaliera rispetto ad altro Cantoni della Svizzera».

Per queste ragioni il deputato invita l’Assemblea federale «a dotare il Corpo delle guardie di confine di risorse sufficienti in termini di personale in tutte le Regioni, affinché possa adempiere ai propri compiti in base alla specifica situazione di sicurezza e in maniera corrispondente alle esigenze di sicurezza della popolazione», e a «non effettuare alcun taglio, bensì aumentare il personale affinché il Corpo delle guardie di confine possa affrontare in maniera soddisfacente le sfide odierne e future nel settore dei suoi compiti doganali e di sicurezza nonché del settore dell’immigrazione clandestina».

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