Doris Leuthard si è espressa oggi sulla successione di Burkhalter: «Il Parlamento non può permettersi di formare un Governo con una sola donna». Anche le donne PLR sosterranno Moret
BERNA - Non vi sono state sorprese dell'ultima ora. Le persone ufficialmente in corsa per il PLR per sostituire Didier Burkhalter in governo sono il consigliere nazione ticinese e capogruppo Ignazio Cassis, la collega vodese Isabelle Moret e il consigliere di Stato ginevrino Pierre Maudet.
Con un tweet, il Partito liberale radicale ha confermato nella notte tra venerdì e sabato di aver ricevuto solo tre candidature entro i termini lasciati alle sezioni cantonali per proporre dei nominativi. Il partito si rallegra che "tre personalità particolarmente competenti e con una lunga esperienza" in importanti funzioni politiche siano disponibili, viene precisato in una nota.
La palla passa ora nelle mani del PLR nazionale: il 21 agosto il comitato direttivo formulerà una raccomandazione al Gruppo parlamentare. Quest'ultimo si riunirà il 1° settembre a Neuchâtel. Dopo aver sentito gli interessati sceglierà il o i candidati che saranno sottoposti all'Assemblea federale. Il successore del consigliere federale Didier Burkhalter sarà eletto il 20 settembre.
Fin d'ora è chiaro che l'aspetto femminile sarà uno dei temi al centro delle discussioni delle prossime settimane, soprattutto perché la consigliera federale Doris Leuthard ha già annunciato che questa è la sua ultima legislatura.
La stessa Presidente della Confederazione ha rilevato oggi sulle colonne della NZZ am Sonntag che «gli strateghi dei partiti sanno da tempo che per quanto riguarda il Consiglio federale c'è la questione femminile». Ha quindi aggiunto di ritenere che «il Parlamento non può permettersi di formare un governo con una sola donna» e rileva che «se parto subito, tra uno o due anni la costellazione resta la stessa».
Isabelle Moret potrà contare sull'appoggio delle Donne PLR. È importante che la sostengano «con fermezza», ha affermato la loro presidente Doris Fiala alla radio di lingua tedesca SRF. La consigliera nazionale zurighese era inizialmente favorevole ad una candidatura ticinese, ma l'annuncio della partenza di Doris Leuthard ha cambiato la situazione. Questo annunciato ritiro ha rilanciato la questione femminile, ha aggiunto.
Spiegando le ragioni che l'hanno portata a ritirarsi e a sostenere la collega di partito Isabelle Moret, la consigliere di Stato vodese Jacqueline de Quattro (PLR) ha indicato in un'intervista accordata ieri al 24 Heures due motivi: «Rompere con il leitmotiv di 'Ticino First'» e «profilare donne competenti e con esperienza» in seno al PLR. Ritiene che l'uguaglianza prevalga su considerazioni di tipo regionali. Sulle colonne della "Schweiz am Wochenende", la vodese aggiunge che dovrebbero sempre esserci almeno tre donne in Consiglio federale. Nel 2017, non se ne dovrebbe nemmeno discutere, afferma.
"D'altronde, se la sezione ticinese avesse presentato Laura Sadis insieme ad Ignazio Cassis, avrei ritirato la mia candidatura", afferma de Quattro. Anche "Isabelle Moret e Pierre Maudet hanno fatto sapere che non si sarebbero candidati. E il Ticino avrebbe il suo seggio!" conclude.
Il presidente del PBD Martin Landolt voterà Moret, ha affermato sulle colonne del Blick. Per lui un partito con due seggi in governo deve avere almeno una donna. Le pretese ticinesi sono certo giustificate, ma il Consigliere nazionale glaronese ritiene incomprensibile che il PLR ticinese non abbia nominato una donna nel suo ticket.
Dal canto suo la presidente del PLR Petra Gössi ha affermato durante la trasmissione "Samstagsrundschau" della radio svizzero-tedesca SRF che il suo partito è molto forte nella Svizzera latina, ciò che giustifica un seggio PLR "latino". Il Ticino non è presente in governo dal 1999. In base alla Costituzione federale «le diverse regioni e le componenti linguistiche del Paese devono essere equamente rappresentate» nel Consiglio federale. Adesso spetta al gruppo decidere come posizionarsi. Anche Gössi è per una donna in Consiglio federale, ma vista la situazione attuale resta da vedere come ciò possa avvenire.
Al telegiornale della SRF, la presidente del partito ha poi detto di ritenere personalmente che sul ticket che il gruppo parlamentare PLR deve presentare all'Assemblea federale dovrebbe esserci una candidatura ticinese.
Il responsabile del Dipartimento federale degli affari esteri Didier Burkhalter lascerà il governo alla fine di ottobre dopo averne fatto parte per otto anni.