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CANTONE«Atti inqualificabili frutto di egoismo e perversione», otto anni per il pedofilo del Locarnese

04.10.22 - 15:37
«Gli abusi sessuali emersi sono probabilmente solo la punta di un iceberg», così il giudice Mauro Ermani.
Tipress (simbolica)
«Atti inqualificabili frutto di egoismo e perversione», otto anni per il pedofilo del Locarnese
«Gli abusi sessuali emersi sono probabilmente solo la punta di un iceberg», così il giudice Mauro Ermani.

LUGANO - Otto anni di carcere. Più l'interdizione a vita di prendere parte ad attività che vedono partecipi minori. È questa la pena decisa e annunciata oggi alla Corte delle Assise criminali di Lugano per il 77enne pedofilo seriale del Locarnese.

L'uomo, che ha agito sull'arco di un ventennio tra Ticino e Thailandia abusando sessualmente di sette bambini, è stato riconosciuto colpevole di tutti i capi d'accusa: atti sessuali con fanciulli, atti sessuali con persone incapaci di discernimento o inette a resistere, pornografia e rappresentazione di atti di cruda violenza. 

Un anno dedotto per l'anzianità - L'accusa aveva chiesto nove anni, mentre la difesa si era limitata a chiedere una non meglio precisata sostanziale riduzione della pena richiesta. L'unica attenuante concessa è stata quella dell'età, ormai avanzata, che rende l'esperienza detentiva più dura.

Ammissioni forzate da foto e video - «Dal punto di vista oggettivo la colpa dell'imputato è senz'altro grave», così il giudice Mauro Ermani. «Le vittime sono tante, almeno quelle che sono emerse, perché da questo punto di vista l'imputato non si è mostrato collaborativo e non ha fornito una singola informazione spontanea». Quando il 77enne ha ammesso i fatti l'ha fatto inoltre «unicamente perché gli inquirenti già possedevano le prove di quanto successo (foto e video ndr.)».

«Molestie sminuite» - L'anziano, aggiunge il giudice, «ha poi sempre cercato di sminuire gli abusi, sia rispetto ai bambini violati in Thailandia, che a suo dire provenivano da un ambiente già di per sé poco salubre, sia rispetto alle due vittime facenti parte della sua cerchia familiare, che dichiara di aver abusato solo "per curiosità"».

La punta dell'iceberg - Da un profilo soggettivo la colpa è ancora più grave, continua Ermani, dato che l'imputato ha agito sull'onda delle sue pulsioni in un numero impressionante di volte. «Atti inqualificabili, questi, frutto di egoismo e perversione», sottolinea il giudice, specificando che «gli atti sessuali emersi sono probabilmente solo la punta di un iceberg».

Ha inoltre particolarmente colpito la Corte «il fatto che l'uomo ambisca ancora al perdono» nonostante le enormi sofferenze inferte alle vittime.

Torto morale - Accordati, per la prima vittima del 77enne, 14'000 franchi di risarcimento per torto morale. Per quanto concerne invece i due bambini facenti parte della cerchia familiare dell'imputato «dagli atti non si può evincere con precisione l'entità della loro sofferenza, in quanto non hanno ancora riconosciuto i fatti». «Non è perciò stato possibile, per il momento, riconoscere un'indennità per torto morale», spiega Ermani, specificando «che entrambi potranno far valere i loro diritti, in futuro, affidandosi alla giustizia civile».

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