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CONFINE/CANTONETragedia in Valle di Blenio: «Ringrazio chi ha provato a salvare mio figlio»

12.09.22 - 09:33
Il padre della seconda vittima del sentiero per la capanna Scaletta rompe il silenzio.
tipress
Tragedia in Valle di Blenio: «Ringrazio chi ha provato a salvare mio figlio»
Il padre della seconda vittima del sentiero per la capanna Scaletta rompe il silenzio.
Le sue sono parole che esprimono gratitudine. In particolare per il lavoro e l'umanità del personale del Civico che ha provato a salvare il suo bambino

LUGANO - A una settimana dalla tragedia in Valle di Blenio, anche il padre della seconda vittima sceglie di rompere il silenzio. E lo fa per dire grazie. «Io e la mamma di C. desideriamo esprimere profonda gratitudine verso il reparto cure intense dell’ospedale Civico di Lugano». I ringraziamenti vengono distribuiti a ogni singolo collaboratore: «Dal vice primario dott. Conti, passando per tutti i medici, gli infermieri e tutto il personale del reparto».

Insomma, quelle che si leggono sul portale Varese News non sono parole che lasciano intendere del rancore, anzi. «Per come hanno provato a salvare C. e per il rispetto e l’amore con cui lo hanno accudito fino alla fine gli saremo grati in eterno. Hanno trattato noi genitori con un livello di umanità fuori dal comune. Grazie di cuore».

In attesa del nulla osta per i funerali dell'altro quattordicenne, proseguono le indagini che, attraverso i rilievi e le ricostruzioni degli inquirenti, puntano a rintracciare eventuali responsabilità.

Del 13enne ticinese ancora ricoverato a Lugano, non si hanno nuove notizie. Sul ragazzino che aveva cercato di aiutare i due coetanei precipitati, vige il più stretto riserbo sia da parte delle Autorità che dei familiari.

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