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CANTONELa Polizia cantonale: «I disagi per i luganesi saranno limitati al minimo»

20.06.22 - 11:36
Il comandante Matteo Cocchi è intervenuto durante la presentazione della conferenza sull'Ucraina.
TiPress
La Polizia cantonale: «I disagi per i luganesi saranno limitati al minimo»
Il comandante Matteo Cocchi è intervenuto durante la presentazione della conferenza sull'Ucraina.
«Accogliere l'URC è il nostro contributo per la pace» ha ribadito il consigliere di Stato Norman Gobbi.

BELLINZONA - Il presidente della Confederazione Ignazio Cassis e il Consiglio di Stato ticinese hanno illustrato oggi i punti fondamentali della conferenza sull'Ucraina, che si terrà a Lugano ai primi di luglio. L’incontro si è svolto a Bellinzona presso l’aula del Gran Consiglio ticinese. Cassis ha spiegato il perché di questa conferenza: «Giungerà il momento della ricostruzione in Ucraina. Occorre iniziare a discuterne al più presto. Definiremo quando, cosa e chi, ma soprattutto come preparare il piano di ricostruzione».

Citando il piano Marshall Cassis parla di un «processo politico e diplomatico di ampio respiro». «La Svizzera ha una lunga tradizione di azione umanitaria. Non intende tirarsi indietro neanche in questo caso. Lo dimostra l'accoglienza dei profughi ucraini in numeri superiori a quella che è la quota prestabilita».

In seguito, il consigliere di Stato ticinese Norma Gobbi ha preso la parola spiegando l’orgoglio per il cantone nell'ospitare un evento di questa portata. Gobbi si è soffermato anche sulla questione della sicurezza «che sarà garantita con il supporto della Città, del Canton Ticino, ma anche di tutti gli altri Cantoni».

L'ambasciatore speciale responsabile della URC2022 Simon Pidoux ha poi spiegato il significato della conferenza. «Lugano sarà qualcosa di nuovo. È un calcio d'inizio. È troppo presto per parlare di cosa e quando, ma possiamo parlare del come si ricostruirà. Lugano fornirà il quadro, la bussola per iniziare questo percorso. Questo processo di ricostruzione andrà avanti assieme alle riforme. È l'occasione per l'Ucraino di trasformarsi. Lugano vuole cristallizzare e concretizzare la volontà di procedere in questa direzione». L'ambasciatore ha poi ricordato che la l'intero evento sarà visibile in diretta streaming dal sito della Confederazione.

Programma culturale - L’evento sarà accompagnato da una serie di attività culturali per promuovere e fare conoscere la cultura ucraina alla popolazione ticinese. In particolar modo verranno presentati i legami che uniscono i due paesi attraverso un’esposizione fotografica degli edifici storici di Odessa progettati da architetti ticinesi. «La cultura ci fa sperare e ci permette di guardare con prospettiva al futuro» spiega Cassis. Oltre alla mostra saranno organizzati concerti di musica classica al LAC e di musica jazz all'aperto. 

La sicurezza - Matteo Cocchi, Comandante della Polizia del Cantone Ticino ha invece voluto sottolineare l'impegno delle autorità per garantire la sicurezza: «Un compito ricevuto alla fine dell'anno scorso. Ci eravamo preparati da tempo, ma l'evoluzione, con la guerra in corso, ci ha portati a dover garantire la sicurezza in un contesto ben più delicato. Per questo abbiamo bisogno di partner e la collaborazione tra le varie entità è stata ottima».

Valutare l'evolversi della situazione e delle minacce senza creare troppi problemi alla città di Lugano. Questo dispositivo quindi potrà evolversi a seconda delle necessità. Avremo zone "rosse" per chi è accreditato alla conferenza e "zone blu", dove ci sarà una presenza maggiorata di agenti di polizia. Qui si potrà transitare liberamente, ma saranno possibili controlli. Anche nel golfo di Lugano è stato deciso un divieto di navigazione nel raggio di 300 metri. 

Per agevolare la comunicazione tra le autorità e la popolazione ticinese, Cocchi ha annunciato che sarà disponibile un servizio hotline telefonico attivo dalle 6 alle 22 dal 28 giugno fino al 5 luglio. Tutte le informazioni necessarie saranno in seguito pubblicate nel sito cantonale per la conferenza UCR2022.

La leadership resta dell'Ucraina - La conferenza stampa si è conclusa con le domande dei giornalisti. Rispondendo a una domanda Cassis ha voluto ricordare la centralità del popolo ucraino nelle discussioni. «Niente sarà imposto, l'Ucraina stessa deve essere il motore della sua ricostruzione». Al presidente della Confederazione è stato in seguito chiesto se l'impegno del Governo nel processo di ricostruzione è compatibile con il principio di neutralità svizzera. Cassis ha ricordato che la Confederazione si impegna nella ricostruzione dell'Ucraina ben prima dello scoppio del conflitto. «Tutto il Governo ha assunto con entusiasmo questo evento. La recente evoluzione della situazione non ha modificato l'obbligo preso.Tutti i dipartimenti mi hanno confermato il loro sostegno». 

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